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 Home page > Attualità > Cronaca > Francia, umiliata e picchiata la mamma di Daniele Franceschi

Francia, umiliata e picchiata la mamma di Daniele Franceschi

Umiliata, picchiata ed arrestata.

Francia , questa è la storia di una mamma italiana alla ricerca della c.d. giustizia.

Liberté, Égalité, Fraternité sarebbe il motto della Repubblica Francese.

La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1795) definiva la libertà in questo modo: «La libertà consiste nel potere di fare ciò che non nuoce ai diritti altrui», mentre la Fraternité, è definita così: «Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi; fate costantemente agli altri il bene che vorreste ricevere».

Una mamma chiede e pretende di avere la verità sulla morte del proprio figlio Daniele Franceschi deceduto nel carcere di Grasse il 25 agosto, dove si trovava in attesa di giudizio, a causa di una accusa relativa ad una presunta manomissione di una carta di credito.

La famiglia di Franceschi riceve una lettera da parte del detenuto, Abdel , compagno di cella di Daniele ed emerge che Daniele "si sentì malissimo il 23 agosto e che per tre giorni, nonostante le ripetute richieste di aiuto, non fu mai soccorso. Solo una volta lo portarono in infermeria e gli diedero delle pastiglie”.
Le cause della morte del giovane versiliese, ad oggi, non sono state ancora chiarite. Secondo le autorità francesi Daniele sarebbe morto semplicemente d’infarto e nella cella.

Ma sul corpo del ragazzo sono state trovate ecchimosi.

Ma per le autorità francesi si tratta di semplice morte d'infarto ed in cella.

Carcere, ovvero morte.

E' questa la giustizia vigente.

Ecco la mamma che chiede verità.

Protesta innanzi al carcere francese di Grasse. Protesta insieme alla cognata con dei cartelli al collo con scritto «Me lo avete ucciso due volte».

«Mi hanno picchiata, poi sbattuta in galera. Ho tre costole rotte, ma non mi piego. La mia unica colpa? Pretendere la verità sulla morte di mio figlio». Queste dichiarazioni rilasciate dalla donna spiegano il tutto. Accusata di vilipendio, per aver chiesto lumi sulla morte del proprio figlio.

Picchiata per aver chiesto la verità sulla morte del proprio figlio, umiliata per la giustizia.

Verrebbe da dire un tempo esisteva la Francia della libertà, fratellanza ed uguaglianza, oggi esiste una Francia in grave crisi identitaria.

Crisi che caratterizza la maggior parte dei paesi occidentali, crisi che si ripercuote direttamente sulle persone più deboli ed in cerca semplicemente di giustizia e verità.

Intanto una mamma piange due volte un figlio che non rivedrà più vivo.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.123) 14 ottobre 2010 11:41

    La Francia un tempo patria di tutte le libertà è diventata pegggiore dell’ Italia Non abbiamo speranze....

  • Di (---.---.---.230) 14 ottobre 2010 13:40

    sono uguali in tutti i paesi e quelli al servizio di quelli cosiddetti democratici sono i peggiori di tutti: si chiamano sbirri e sono pagati per reprimere le classi subalterne difendere la proprietà e massacrare e taglieggiare impunemente. sbirri...

  • Di (---.---.---.181) 14 ottobre 2010 15:03

    Questo fatto (e ce ne sono molti altri) serva di lezioni a quanti criticano l’italia per essere un paese razzista ,anitidemocratico,illiberale. Un figlio lasciato morire nel disinteresse totale ed una madre di 66(!!) anni picchiata e trattenuta come una delinquente comune. Con, in aggiunta, il solito corredo di ingiurie verbali contro gli italiani di merda. Neanche in un carcere birmano o nord coreano sarebbe avvenuto lo stesso! Prima di sputarci addosso invocando a modelli i "piu’ civili paesi europei" pensiamoci. Forse in materia di trasperenza e umanità abbiamo da insegnargli qualcosa.
    flavio

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.43) 14 ottobre 2010 20:38
    Paolo Praolini

    Sinceramente sono sconcertato per il fatto in se e per se, oltre che il maltrattamento ricevuto dalla mamma di Daniele.
    Oltremodo mi crea scompiglio che questo fatto sia accaduto in Francia, un paese che ritenevo culla di una delle democrazie e civiltà più alte che risiedono oggi in Europa.
    Ma anche qui ci sono le eccezioni, credo sia comunque un fatto isolato, pur rimanendo un accadimento grave ed inaccettabile, su cui ricercare la verità.

    • Di Luigi Iovino (---.---.---.44) 15 ottobre 2010 09:14
      Luigi Iovino

      Gent.mo Paolo, l’italia non è un’isola felice...

      www.luigiiovino.it

      Cominciando a protestare ho scoperto una marea di situazioni cime e peggio della mia... mentre le autorità semplicemente non rispondono, facendo finta di non cogliere gli appelli e i processi vengono palleggiati, quando non archiviati, in un gioco infernale tra magistrati e avvocati collusi..., tutti servi del sistema concentrico che sovrasta, governi, giustizia e noi cittadini... di cui solo ieri, per la prima volta ho sentito parlare...

      centinaia di magistrati sarebbero iscritti nella P3 e altri in consorterie ed arciconfraternite che nulla hanno a vedere con la giustizia... ti dice niente questo? 

  • Di Luigi Iovino (---.---.---.44) 15 ottobre 2010 09:07
    Luigi Iovino

    La Francia non è lontana..., e l’Italia non si comporta diversamente contro chi chiede giustizia e l’attenzione delle autorità

    Ci sono molti modi di usare violenza e uccidere le persone, la finta noncuranza complice delle pseudo-istituzioni è una di queste...


    http://www.youtube.com/watch?v=Iq9uBXoVo-0&feature=PlayList&p=0601618C6EE21B9B&index=0&playnext=1

    http://www.youtube.com/watch?v=szpE-O1JLA0


    www.luigiiovino.it

  • Di (---.---.---.29) 17 ottobre 2010 16:58

    Quale dolore! Per la mamma, per il figlio per i retroscena di questa storia.
    Un paese che non sopporta critiche, la Francia, dagli Italiani poi! E’ inaccettabile continuare a registrare questi luoghi comuni, valga per gli italiani, per i romeni, gli zingari, i neri, i meridionali.Fino a quando non riporteremo i VALORI in primo piano, in promozione, saremo dannati a passare da vittime a carnefici e viceversa. Riflettiamo tutti, serve una vera rivoluzione culturale.

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