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Francesco Finucci

Studente di Master in International Relations (Terrorism and Political Violence) presso l'Università di Birmingham. Ricercatore presso Terrorism and Political Violence Association (TAPVA). Interessato in terrorismo, violenza politica, conflitti e politica internazionale.

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  • Primo articolo giovedì 02 Febbraio 2010
  • Moderatore da sabato 03 Marzo 2010
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Ultimi commenti

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.197) 17 settembre 2011 20:24
    Francesco Finucci

    Ci sarebbe parecchio da rispondere, quindi vedrò di organizzarlo evitando di cadere nella supponenza e l’irritazione mediocre e abbastanza confusa di quello che hai risposto a delle critiche, magari non condivisibili, ma perlomeno sensate, e, certo, non "reazionarie". Non ho mai chiamato Anonymous col termine "setta", non sarebbe il termine più appropriato, perché anonymous, come d’altro canto scientology, è di per sé anomalo. Come scientology possiede un organo di facciata globalmente accessibile, a differenza di movimenti settarici più chiusi. Differentemente da Scientology, inoltre, è anche un movimento politico (per quanto riguarda la facciata, ovviamente, nulla ci dice che anche scientology sia così, anzi la cosa è altamente probabile). Dici che un’idea libera non può essere una setta. Esatto, è proprio questa la questione. Un movimento politico classico, anche al di fuori degli schemi partitici (es. il movimento indipendentista indiano di Gandhi) riconosce la propria azione tramite una scelta democratica degli elettori, che scelgono un leader (questo idealmente, prima che fosse proposta l’aberrazione del voto per partito e non per leader del partito). Anonymous ha la sua grandezza (che nessuno ha messo in dubbio, anzi, quando ho visto la prima parte dell’appello ho pensato che necessitiamo proprio di questo "principio di responsabilità" che anonymous ha alla sua base) nella parcellizzazione dell’azione di rinnovamento. Ossia, esiste un sito, una comunità che è interamente virtuale, ma l’azione è individuale, nel mondo reale non esiste anonymous, esistono i suoi affiliati. Questo è geniale, ma potenzialmente devastante. Se si prende ad esempio la rivoluzione araba, l’apporto della rete è fondamentale, ma non è esclusivo, ci sono gli uomini e i leader. Possiamo stare a discutere ore su come questi leader hanno guadagnato il loro potere, sul ruolo dei servizi stranieri in questa rivoluzione, sulla sua effettiva democraticità. Ma il punto è che gli uomini tendono ad avere un nome e un cognome, e un nickname non è un valito sostituto. Se si sostituisce il nome col nickname non esiste altro che l’associazione, che diventa un corpo unico, senza alcuna possibilità di controllo sui suoi membri, sia da coloro che sono interessati a mantenere il loro potere illegale, ma anche da parte degli stessi membri. Anche perché, se anonymous volesse diventare davvero un movimento ad ampio respiro, non tutti sono hacker, quindi quella dei tecnici, degli specializzati assurgerebbe naturalmente e inevitabilmente come parte dominante.
    Questo riguardo a Scientology. Poi arrivi a dire "non trovi inquietanti i giornalisti di partito e trovi inquietanti Anonymous?".
    Io ho dato un’occhiata al movimento anonymous appena visto il video-appello, e il link che hai mandato l’avevo già visitato, e lo sto rivedendo ora, ma te, mi spiace, forse non controlli molto spesso la pagina principale di agoravox, il che non è peccato mortale, ma poi neanche ti impegno a leggere il mio profilo, prima di parlare. Se avessi fatto almeno una delle due cose, avresti letto questo mio articolo: http://www.agoravox.it/ecrire/?exec...
    Riguarda dei cables pubblicati da Wikileaks. Non mi sembra qualcosa di esattamente reazionario. So meglio di te come in realtà l’idea della democrazia post seconda guerra mondiale abbia più di qualche problema, probabilmetne andrebbe rivista alle radici. il problema è un tantinello più complicato della cattiva chiesa che non mette in galera i cattivi preti (tutti) pedofili che non permettono al mondo di essere libero ecc.ecc.ecc. bla bla bla.
    Vogliamo parlare di democrazia "vera"? Bene, io credo che sia qualcosa di più del "avrei potuto cancellare il tuo post", che più che di democrazia mi parla di messaggio vagamente mafioso. Puoi riportare un abuso, ma dubito qualcuno ci troverebbe nulla di offensivo. A meno che tu voglia lasciare tra le righe l’idea che potresti entrare nel sistema quando vuoi ed eliminarlo tu stesso, ma la cosa, mi dispiace, non mi turba affatto.
    Ti dico la mia idea di Democrazia. La democrazia implica un principio di responsabilità, il dire che TUTTO ciò che accade di sbagliato è un MIO problema. Questo significa che chi ha poco potere deve sentirsi responsabile di fermare chi ne ha molto e lo usa per fare del male ad altri. Ma anche che chi ne ha molto deve essere reperibile e muoversi alla luce del giorno, dichiarare i propri intenti e portarli a termine se e solo se la maggioranza è daccordo.
    Questa è la mia idea, e se il sistema non sa esprimerla, non significa che un organismo anti-sistemico possa farlo. Le mie perplessità rimangono, non credo tu possa farci nulla

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.146) 17 settembre 2011 06:31
    Francesco Finucci

    Trovo questo gruppo sinceramente piuttosto inquietante, per non dire pericoloso. L’idea di fondo è giusta, ma alcune note continuano a stonare:
    1) La "democraticità" della Chat IRC è piuttosto irrisoria, solo chi ha accesso a internet può intervenire, e per un gruppo di hacker limitare l’accesso sarebbe veramente qualcosa di fattibile in un secondo.
    2) La inconsistenza delle rete informativa globale, che come giustamente dice anonymous è utilizzata dai governi per eliminare le loro porcherie, è alla base stessa di anonymous, e non vedo in che modo potrebbero essere controllati i principali fautori di questo movimento. Certo, si dice che anonymous non conosca gerarchie, ma lo diceva anche il partito bolscevico di Lenin, o, per rimanere nell’attualità, organizzazioni come scientology e la massonieria. Esiste SEMPRE un’avanguardia che, come anonymous dichiara tranquillamente, sa perché sa interpretare il volere del popolo. Cosa succederà nella seconda fase? e nella terza? e perché non ce ne sarà una quarta? chi lo dice? il sito, sì, ma sul sito chi ha scritto, e chi ha deciso che fosse proprio quell’hacker "X" a scrivere?
    3) La resistenza tramite l’associazionismo segreto è una delle forme di resistenza della modernità, ma è anche una di quelle più pericolose ed endemicamente tendenti all’autoritarismo. Molte di queste "associazioni", o "movimenti", o "partiti" ricoprono se stesse di un ruolo messianico di portatori di pace, ma tendenzialmente la pace che portano è quella della censura.
    La domanda è "what is the plan?". Certo. Beh, voglio il piano, ora, dettagliato, firmato e controfrimato da chi è a capo di anonymous. Altrimenti possono scordarsi la mia solidarietà.
    Diceva Manzoni "col nuovo oppressore rimane l’antico". Io non voglio dare una mano.

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.146) 17 settembre 2011 05:58
    Francesco Finucci

    Ho trovato veramente inquietante l’idea che potessimo ritrovarci debitori della Cina, dopo il loro ben noto peso nel debito USA. Il problema che denoti, della stretta interdipendenza fiscale, purtroppo riguarda anche la politica energetica e quella monetaria. Il collasso di un sistema del genere non è solo possibile, ma prima o poi inevitabile. Basta pensare a come il collasso del maggior paese creditore, gli USA, abbia portato al crollo a catena in tutta l’europa. La condizione italiana poi è aggravata dall’alto tasso di corruzione, per cui la spesa pubblica non può essere diminuita per il semplice fatto che è soggetto di una forte dispersione, quindi più spesa pubblica a pari tasse = aumento del debito. Quindi ci troviamo debitori della Francia di Sarkozy, un individuo senza scrupoli, della Cina di Hu Jintao, che non ha bisogno di presentazioni, mentre siamo ormai indissolubilmetne dipendenti, energeticamente, alla Russia di Putin, una volta abbattuto Gheddafi, e Putin, si sa, avrebbe qualche piccolo scheletro nell’armadio in Cecenia, ma anche i russi in genere avrebbero qualcosina da dirgli.
    Credo ci sia qualcosa da rivedere...

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.146) 17 settembre 2011 05:45
    Francesco Finucci

    Il fatto che continuino ad uscire intercettazioni può rivelarsi un boomerang, a lungo termine, perché può essere utilizzato come arma politica, non tanto dalla magistratura, quanto dai giornali. Nel caso di berlusconi, ne fa talmente tante, che è impossibile bloccare tutti gli spifferi, però sarebbe molto pericoloso standardizzare questo tipo di pressione politica, potrebbe portarti grossi guai. Tra parentesi, che la Merkel sputerebbe volentieri in un occhio a B. ormai credo sia irrimediabilmente vero :D

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.146) 17 settembre 2011 05:25
    Francesco Finucci

    Mi viene in mente la parola che Kurtz, il Marlon Brando di Apocalypse Now continuava a ripetere. "l’orrore...l’orrore". Il razzismo non è auschwitz, non è l’apartheid, quelle non sono che le logiche conseguenze del vero orrore, quello comune, l’unico vero minimo comune multiplo del nostro paese, i discorsi di "romeni ubriaconi", "albanesi stupratori" e "neri che puzzano". Diceva Godel che gli uomini credono che le cose cambino perché confondono i dati con la realtà. Cambiano i dati, e allora credono che cambi la realtà. Non ci sono più i mezzi pubblici per i neri. pazienza, tanto i neri comunque stanno tutti assieme in fondo all’autobus comunque, perché "puzzano". nessuna legge vieta di "affittare ai meridionali", fatto sta che quando si affitta ad uno straniero un buco di garage a 500 euro, si ha anche il coraggio di dire che ci ruba la casa, se lo si compra a 3 euro l’ora ci ruba il lavoro, anche se si tratta di pulire il culo ad un anziano abbandonato in una casa-lager a marcire prima di tirare le cuoia. Bastano tre euro l’ora, almeno non lo troveremo in decomposizione dopo tre giorni.
    "Quanto è triste questa italietta, quanto è vecchio questo bel paese. Quanto è spietato."
    E’ triste, sì, anche se non si va più a caccia di neri, anche se qualcuno lo fa, ma pazienza l’importante è che la "brava gente" non fa niente, perché è onesta, lavoratrice e italianissima, ma non parlarle di romeni, men che mai ti azzardare a difenderli, a considerarli essere umani con il diritto di essere giudicati 1) come inidividui 2) secondo le leggi.
    Quanto è vecchio, una terra desolata, corrosa dall’ignoranza, avvizzita dalla corruzione, dal clientelarismo, dal dare secondo il proprio interesse e dall’avere secondo la volontà di qualche piccolo uomo ben inserito. Vecchio, feudale, arido e senza prospettive, questo paese.
    Spietato, soprattutto, nelle sfumature, nell’aria che tira, al di là delle stesse parole, quanta rabbia, quanta benzina che ha bisogno solo di un fiammifero per esplodere. Quanto è spietato questo paese che ancora a 70 anni dalla caduta del fascismo ripropone il piccolo militarismo degli uomini piccoli, che bisognano di una penna da piccolo scrittore per sentirsi patrioti come con quella degli alpini. Se la politica è vuota, è perché è vuoto il paese, vuoto il popolo che del paese è a guardia, che non ha solo il diritto ma soprattutto il dovere di permettere che il paese progredisca, lasciando alla loro sterile lotta gli uomini di parte, ai quali l’etica non si addisce.


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