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Francesco Finucci

Studente di Master in International Relations (Terrorism and Political Violence) presso l'Università di Birmingham. Ricercatore presso Terrorism and Political Violence Association (TAPVA). Interessato in terrorismo, violenza politica, conflitti e politica internazionale.

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  • Primo articolo giovedì 02 Febbraio 2010
  • Moderatore da sabato 03 Marzo 2010
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Ultimi commenti

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.220) 26 luglio 2013 10:09
    Francesco Finucci

    Concordo con chi ha commentato, ma già liberarsi di squali come Apple e soci sarebbe un grande passo avanti per l’umanità

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.220) 26 luglio 2013 10:09
    Francesco Finucci

    Ho idea che ormai il rapporto tra la Sicilia e le forze armate della Nato sia troppo consolidato. La sicilia è già stata il luogo scelto per gli euromissili, e se non sbaglio anche per i missili juppiter negli anni ’50. Chissà che non la considerino una loro colonia. E il peggio è che noi invece la consideriamo una discarica per arsenali

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.113) 25 luglio 2013 09:30
    Francesco Finucci

    Vero, anche se considererei il fatto che comunque quella bassa cifra non ci dovrebbe essere, e quindi acquisisce importanza alla luce del fatto che 1) il Kazakhstan in teoria dovrebbe avere difficoltà ad ottenere armi 2) comunque gliene servono poche se si tratta di sedare manifestazioni e non di portare avanti un vero e proprio scenario bellico. Sul dato minerario, direi che andrebbe approfondito, perché è uno di quelli più interessanti nel paese, e se ne parla poco.

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.206) 24 luglio 2013 11:10
    Francesco Finucci

    Impeccabile, al solito

  • Di Francesco Finucci (---.---.---.107) 20 luglio 2013 20:53
    Francesco Finucci

    Il punto è stato colto credo dal primo e quarto commento. Perché non vengono licenziati? Non solo perché hanno fatto da bacino elettorale per destra e sinistra, ma per un motivo più "sinistro", se si estende il ragionamento all’intero corpo di polizia (e dei carabinieri, anche se ufficialmente rappresentano le forze armate). Avere il pieno controllo delle forze dell’ordine - reparti mobili e sezioni investigative in primis - significa avere il controllo su centri vitali dello stato, dai rapporti con le mafie, a quello con l’antagonismo, a quello con l’eversione, fino al controllo dei funzionari diplomatici stranieri. E’ per questo che il ministero degli interni è tanto importante e delicato per una democrazia. Su alcuni aspetti non mi sbilancio, ma ho potuto vedere chiaramente quanto utili siano i reparti mobili nel controllo politico, sguinzagliati come si trattasse di cani da caccia quando serve dare una dimostrazione ai manifestanti (non certo quelli incappucciati, che qualcuno copre, ma quelli che non hanno neanche mai visto un fumogeno).

    Le forze dell’ordine non pagano principalmente per tre motivi:
    -in alcuni casi perché il picchiatore fa sempre comodo (i reparti mobili)
    -in alcuni casi perché un tuo uomo per orientare le indagini può sempre servire (caso Mori docet)
    -in alcuni casi, tra i quali quello della polizia, è triste dirlo ma si tratta di pura e semplice grettezza, di incapacità totale di gestire un lavoro che tanto - specie nel mondo cattolico - serve solo a sbarcare il lunario e quindi lo si cerca più comodo possibile, quello dove si lavora di meno. A questo servono alcuni corpi delle forze dell’ordine, almeno quando non si fa il lavoro bene. Quindi come fai poi se sali di grado a mandare via qualcuno se lavori esattamente alla sua maniera, oppure a selezionare bene i sottoposti? Diventa una forma mentis, un mantra che ripetuto alla noia diventa la verità. Come per le pecore di Orwell.


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