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Forse per Pompei c’è ancora speranza

Giovedì 17 luglio il Commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio saranno a Pompei, uno dei più importanti siti del patrimonio culturale europeo, dove è prevista la firma di un Piano d’azione congiunto tra la Commissione europea e il Governo italiano per accelerare i lavori del grande progetto volto a preservare Pompei con l’aiuto del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

Il Piano d’azione - che prevede una serie di obiettivi e scadenze specifiche – verrà reso noto alla stampa a partire dalle ore 12 presso l’Auditorium del sito archeologico di Pompei.

Nel progetto sono stati investiti circa 105 milioni di euro, una combinazione di contributi UE e nazionali, per la sicurezza, il consolidamento, e il restauro del sito archeologico di Pompei.

Il contributo dell’UE a questo progetto è pari a 78 milioni di euro. L’investimento globale ammonta a 105 milioni di euro.

Il progetto di restauro per Pompei ricorre ad alcune tra le tecnologie più sofisticate e avanzate disponibili per preservare questo sito UNESCO di fama mondiale, che nel corso degli ultimi anni ha subito gravi danni.

Gli obiettivi:

  • Consolidare le strutture del sito archeologico, iniziando dalle zone classificate a «rischio elevato» in base alla mappa dei rischi archeologici;
  • Costruire un sistema di canalizzazione e drenaggio nella zona di proprietà statale non scavata che si estende al di sopra degli edifici storici;
  • Attuare il lavoro di consolidamento, restauro e miglioramento delle opere in linea con il metodo di conservazione programmata
  • Migliorare la formazione del personale che lavora nel sito per la Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Pompei Ercolano Stabia.

Il progetto sta inoltre adottando una serie di misure per tutelarsi contro l’influenza della criminalità organizzata - la Camorra - che si estende su molte parti della regione. In stretta collaborazione con la Commissione europea, le autorità italiane hanno nominato uno speciale Prefetto del Ministero dell’Interno per controllare gli aspetti giuridici e di sicurezza del progetto, dall’inizio alla fine.

 

Foto: Carlo Mirante/ Flickr

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