Formigoni: pubblico e privato inconciliabili

 Mi dispiace che nell’ottimo editoriale di Travaglio di oggi, 23 febbraio, centrato sulle imprese del “celeste Formigoni”, con tutti i dettagli in cifre rubate e complici (che consiglio vivamente di leggere), manchi una qualsiasi osservazione sul fatto che queste ruberie (diffuse in tutta Italia) al Servizio Sanitario Nazionale sarebbero impossibili e annullate se semplicemente si abolissero le famose CONVENZIONI tra pubblico e privato.

Il peso di un giudizio di Travaglio sul “che fare” di fronte al cancro nazionale delle Convenzioni aiuterebbe molti ad aprire gli occhi, anche quelli dell’attuale governo, innestando la riflessione sul caso Formigoni e valutando quanto denaro pubblico si risparmierebbe evitando le ruberie.

In uno Stato serio pubblico e privato devono essere nettamente separati, in quanto il primo eroga un servizio ai cittadini che lo pagano con le tasse, mentre il privato investe per fare profitti e l’attività sanitaria può dare profitti in quanto vi è un segmento di mercato che la richiede. Se l’attività sanitaria privata non si regge sulle sue gambe deve fallire, come tutte le imprese private che hanno sbagliato a valutare le possibilità del mercato.