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Fino a quando non ci sarà il vaccino la fase 2 potrebbe durare a lungo

Il mondo ha fretta di ritornare alla normalità. Poi si può discutere su cosa si intenda normalità. Sicuramente il mondo del prima coronavirus è stato la causa di tante di quelle problematiche che hanno favorito una strage micidiale di cittadini e lavoratori. Ma il mondo di prima non è stato distrutto. C'è, sopravvive e sopravviverà. Il dopo coronavirus sarà la più grande prova che dovrà affrontare la democrazia. Già messa duramente alla prova in Occidente durante questa emergenza, diventata oramai strutturale.

Diventata cosa di tutti i giorni. E lo stesso discorso vale per le libertà civili. Quello che continuano a ripetere è che cambieranno parecchie cose, ma non dicono cosa. E soprattutto che queste cose cambieranno il nostro modo di vivere che muterà fino a quando non ci sarà il vaccino che probabilmente verrà reso obbligatorio per le fasce più esposte. E la fase 2, quella della convivenza con il virus, potrebbe durare a lungo. Ci vorrà tempo. Parecchio tempo. Forse anni per averlo diffuso su tutto il territorio nazionale. L'economia è a pezzi. Gli italiani si stanno indebitando e non è da escludere che si ricorrerà ad una patrimoniale diffusa applicata a tutti i cittadini. Si appelleranno all'orgoglio nazionale.
 
Il distanziamento sociale sarà la norma, come sarà la regola uscire con il volto coperto da mascherine o altri sistemi di protezione. Si diventerà tutti un pò come le donne musulmane ed i cartelli ridicoli collocati da alcuni enti pubblici che vietavano l'ingresso nei propri uffici con il velo, in questo contesto saranno tanto ridicoli quanto inutili, perchè dovremmo tutti coprirci il volto. Ci saranno condizionamenti pesanti nella mobilità pubblica. Non sarà un diritto per tutti quello della mobilità pubblica. In questo momento si parla del fatto che l'inquinamento sta diminuendo, ma stante le misure che verranno adottate per garantire il distanziamento sociale, il traffico privato andrà alle stelle. Crescerà il prezzo della benzina e non solo. I viaggi in aereo potranno permetterseli solo le fasce sociali medio alte, perché i prezzi dei biglietti saliranno alle stelle visto che gli aerei non potranno più decollare pieni ma ci saranno delle distanze da garantire, lo stesso discorso vale per i treni, la metropolitana, e tutti gli altri mezzi pubblici. Sarà più difficile spostarsi.
Rimarranno i confini, i controlli alle frontiere saranno la normalità, per ragioni di sicurezza nazionale. Nelle fabbriche si lavorerà con protocolli di sicurezza di distanziamento sociale, lo stesso vale per chi opera nella Pubblica Amministrazione. Il lavoro da casa sarà la normalità per milioni di lavoratori ed il problema si porrà soprattutto con le scuole. Fino a quando non ci sarà il vaccino scordiamoci un ritorno alla normalità a scuola. Le soluzioni che verranno valutate non saranno molte. Come continuare con la didattica a distanza,con lo Stato che continuerà a fornire bonus per baby sitter, oppure si dovrà pensare ad una scuola aperta anche il pomeriggio.
Perché per garantire il distanziamento sociale in classe non ci potranno essere un numero tot di studenti per classe. Ad oggi non è dato sapere quanti, ma se la distanza da garantire è quella di un metro tra i vari studenti è facile intuire che si andrà incontro a delle classi dimezzate rispetto al numero attuale. Ciò significa che si rivedrà il tempo scuola con una diversa organizzazione? Possibile.
 
Il distanziamento sociale renderà impossibili eventi di massa come li abbiamo conosciuti ad oggi, ci saranno condizionamenti pesanti nel mondo dello sport, della cultura, dello spettacolo, ma anche nelle manifestazioni di piazza. Scordiamoci gli stadi pieni, i cinema pieni, scordiamoci i mercati come li abbiamo conosciuti sino ad oggi, fiere, sagre, ed eventi di vario tipo. Non è detto che il mondo che verrà fuori, sarà un mondo migliore.
 
Ci saranno problemi psicologici enormi, milioni di disoccupati in più, aumenterà la povertà, come aumenteranno i carichi di stress importanti. La gente sarà incattivita e diffidente e soprattutto aumenterà l'intolleranza verso i tutori del nuovo ordine. La solitudine sarà la grande bestia da sfidare. Una società dove le file saranno la normalità e la dipendenza dalla tecnologia sarà mostruosa, una dipendenza che minerà profondamente la libertà di ciascuno di noi. Poi, magari le cose andranno diversamente. Si faranno scelte diverse e nel giro di un niente si ritorna al mondo di prima. Tutto è possibile, ma una domanda bisogna farsela. Se continuano a ripetere come un nastro rotto, che dobbiamo prepararci a cambiare il nostro modo di vivere per lungo tempo, qualcosa ciò vorrà pur dire. E delle ipotesi dobbiamo iniziare a farle. Si sarà nelle mani di comitati tecnici, la tecnocrazia al potere di cui la democrazia rischierà di esserne succube. E la cosa peggiore è che poi rischi di farci l'abitudine a tutto ciò.

mb

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