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Filippine, accuse di evasione fiscale per zittire una giornalista scomoda

Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha un conto aperto con la stampa indipendente che, malgrado minacce e intimidazioni, continua a denunciare l’orrore della “guerra alla droga”, che ha causato migliaia di uccisioni illegali di persone povere ed appartenenti ai gruppi sociali più svantaggiati.

Maria Ressa, vincitrice di premi giornalistici internazionali, presidente del gruppo editoriale Rappler e direttrice dell’omonima rivista, è uno dei principali obiettivi dell’offensiva contro la stampa. Da mesi le è impedito di assistere alle conferenze stampa all’interno del palazzo presidenziale.

Ora deve rispondere di evasione fiscale. Secondo l’accusa, avrebbe violato la legge in relazione a fondi ricevuti attraverso il Philippine Depositary Receipts, uno strumento finanziario che consente a finanziatori esteri di investire in aziende del paese.

Il 3 dicembre, Maria Ressa ha pagato la cauzione imposta per la libertà provvisoria e ora attende il processo.

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