Femminicidio| The Botticelli Killings, delitti a Firenze

La narrazione ci fa entrare subito in un’atmosfera angosciante, il ritmo è un crescendo di percezioni che non lasciano presagire nulla di positivo. La tensione si respira anche nel capitolo successivo dove si entra nel vivo delle botteghe della città medicea tra spezierie, negozi di colori e la piazza del mercato. E’ lì che Franceschetto, giovane garzone, si trova a comprare i materiali per il maestro Filippino Lippi, artista stimatissimo, e tra aromi e l’odore del pane appena sfornato, il rumore di una folla chiassosa lo distrae dai suoi compiti. Tutti parlano del cadavere della terza innocente straziata dal mostro di Firenze. E proprio mentre la città è sconvolta da queste brutture continue, la storia ci porta ad un altro personaggio importante, a Sandro Botticelli e alla sua opera ‘l’allegoria della primavera’. Nulla sembra essere casuale. Accanto alle vittime ci sono oggetti che richiamano al famoso dipinto, capolavoro del Rinascimento italiano, da sempre legato ad un’aurea di mistero per i tanti simboli nascosti. C’è una corrispondenza tra le figure del dipinto e le donne barbaramente ammazzate?

Qualcosa ci fa intuire che c’è molto di più. I personaggi si muovono guidati dall’abile penna dell’autrice, consapevole che ad ogni gesto, ad ogni azione ne deriva un significato ben preciso. Stella Stollo riesce a incuriosire il lettore, a dare precisi riferimenti storici, ad unire personaggi realmente esistiti ad altri di pura fantasia. E sembra che l’epoca di allora non sia poi così diversa da quella di oggi dove i fatti di cronaca ci parlano di omicidi ed efferati femminicidi. La storia si ripete con gli stessi errori e l’autrice vuole forse farci capire come l’umanità sia destinata a commettere sempre gli stessi errori, a farsi dominare dal male e dalla sofferenza. Così da un’attenta ricerca e da tanti approfondimenti prendono forma i caratteri di Filippino Lippi, Botticelli e la sua musa, la bellissima Simonetta Vespucci ed in un triangolo di sentimenti ed emozioni si intrecciano i destini dei tre protagonisti. E tra passioni, intrighi, amore e morte, si susseguono vicende misteriose che vedono entrare in scena osti, pittori, poeti, particolari alchimiste. E poi c’è Messer Manisante, altro personaggio ambiguo, a lasciare un segno decisivo nel racconto. La Stollo è riuscita a condurci nelle strade, nelle piazze di Firenze, a farci esplorare i luoghi, ma anche gli animi dei personaggi con una tale padronanza di linguaggio, che risulta difficile non venire coinvolti dal suo stile raffinato ed avvolgente. Sicuramente l’edizione in lingua inglese riuscirà a conquistare i lettori anglofoni.

 

The Botticelli Killings

di Stella Stollo

Graphofeel Edizioni

 

L’autrice

Stella Stollo nasce a Orvieto nel 1963. Si laurea in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università di Venezia e trascorre un anno accademico in Cina. Successivamente si trasferimento per tre anni in Germania, abitando per brevi periodi in diverse città. Quando rientra in Italia si stabilisce in Toscana e attualmente vive a Firenze con la sua famiglia. Se la lettura le è necessaria per mantenersi in vita, la scrittura la consiglia come mezzo per vivere più sani. Il suo romanzo d’esordio Io e i miei piedi tratta proprio del potere terapeutico della scrittura ed è edito da Graphofeel edizioni. Il suo secondo romanzo Algoritmi di Capodanno è edito da ARPANet. Un terzo romanzo, MALdiTERRA, si trova sulla piattaforma di self-publishingilmiolibro.it e su Amazon come ebook. “I delitti della Primavera” (ed. Graphofeel) è il suo quarto romanzo.