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Farmaci pericolosi in commercio: il caso dell’Arava

Diversi sono i farmaci in commercio la cui presunta tossicità spaventa molti malati e fa dubitare dell'efficacia dei trattamenti. Ma in alcuni casi gli effetti collaterali possono avere tragiche conseguenze in un numero troppo ampio di pazienti.

Le legislazioni dei vari paesi può essere notevolmente diversa in ambito farmaceutico e spesso le differenze vi sono sia a livello di singoli stati che fra comunità. In commercio ci sono diversi farmaci i cui effetti collaterali, a breve o lungo termine si rivelano troppo spesso essere piuttosto gravi. Chiaramente ogni farmaco può presentare tali effetti, persino una semplice aspirina può avere su alcuni soggetti gravi conseguenze.

Ma la differenza fondamentale fra un farmaco e l'altro risiede nel numero di ammalati su cui questi effetti si verificano e il rapporto fra essi gli effetti positivi. Un caso cui rivolgere particolare attenzione riguarda un farmaco utilizzato prr la cura dell'artrite reumatoide e psoriasica: l'Arava. Negli Stati Uniti questo farmaco è vietato per via dei terribili effetti collaterali, fra cui la necrosi del fegato. Negli Stati Uniti anche un altro farmaco molto comune, l'Aulin, era stato vietato per via degli stessi effetti. L'Italia è stato uno degli ultimi paesi dell'Unione Europea a ritirarlo dal mercato. Mentre sul principio attivo dell'Aulin, il nimesulide, i più non erano d'accordo soprattutto perché erano necessarie grandi quantità per arrivare a essere dannoso, con Arava la situazione è diversa. Il farmaco ha ottenuto nel 2009 la conferma dell'autorizzazione alla vendita, nonostante resti vietato negli Usa.

Arava presenta come principio attivo il leflunomide, un immunosoppressore necessario a tenere basso il numero di globuli bianchi nei malati di artrite reumatoide attiva e psoriasica attiva, due malattie autoimmune attiva che portano la prima infiammazioni delle articolazioni e la seconda in aggiunta la comparsa di chiazze rosse di desquamazione sulla pelle. I malati di tali malattie già sono impegnati in una battaglia contro il governo che avrebbe tagliato i fondi al sistema sanitario nazionale per l'acquisto di farmaci biologici (la loro campagna si definisce "curati a metà). Ma ora devono affrontare anche il rischio tossicità delle cure. Trattandosi purtroppo di malattie cui non vi è una cura certa e univoca per tutti i pazienti, e trattandosi fi una malattia che può colpire indistintamente giovanissimi e anziani, le cure si diversificano notevolmente fra gli ammalati.

Anche la riposta ai farmaci si diversifica, tuttavia sembra che i trattamenti per ridurla si rivelino nella maggior parte dei casi tutti piuttosto pesanti. Basti pensare che viene utilizzato fra gli altri un chemioterapico, il metotressato, per far regredire la malattia. Ad alcuni, soprattutto ai più giovani viene sempre più frequentemente assegnata la cura sperimentale col farmaco biologico, definita devastante da molti che l'hanno provata. Ma uno dei rimedi peggiori sembra proprio l'Arava. Viene erroneamente confuso con il farmaco biologico ma si tratta in realtà di un farmaco di supporto a esso o da utilizzare come farmaco curante.

Ad un numero rilevante di persone sembra causare necrosi al fegato portando ammalati di una malattia certamente potenzialmente invalidante, ma non mortale, a rischiare la vita o essere destinati al trapianto. Nonostante i medici debbano sottoporre i pazienti ai dovuti controlli prima di assegnare l'Arava, possono verificarsi casi gravi come quello di Manuela, diciottenne veneziana morta nel 2002 di necrosi al fegato dopo aver utilizzato per un anno Arava per la cura del'artride reumatoide. Nel 2011 l'Asl presso cui la ragazza era in cura è stata condannata per dolo a un risarcimento di 500mila euro alla famiglia della giovane per via dell'uso indiscriminato di un farmaco che la sentenza ha definito “tossico”. Tuttavia continua a venire somministrato a molti pazienti con rischi elevatissimi.

Quello che lascia perplessi sono i dati statistici riguardo agli effetti collaterali: 1-10 pazienti ogni 100 dagli effetti più lievi a quelli mortali. Per questa ragione gli Usa lo hanno ritirato dal commercio. Naturalmente gli effetti positivi sono potenti e in maggioranza e per chi non può assumere il biologico, è l'unica soluzione, ma la pericolosità frequentemente risocntrata fa riflettere.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.177) 9 dicembre 2013 11:01

    Bisognerebbe documentarsi meglio prima di scrivere INESATTEZZE o diffondere paure a chi gia soffre e di certo non si diverte ad essere malato,I farmaci Biologici non hanno effetti "devastanti" e di sicuro non come vecchi farmaci usati tuttora,capisco che il clamore per voi sia tutto ,ma informatevi da chi li usa da tempo e non come medico ma come paziente!

  • Di (---.---.---.142) 7 gennaio 2014 13:29

    Non so come si possa dire che il farmaco biologico sia devastante, sicuramente chi ha scritto quest’articolo non sa cosa siano le malattie per il quale, si deve utilizzare il metrotrexato o il biologico "Enbrel o humira o altri simili" ed in alcuni casi essi siano combinati insieme.
    Parlando per esperienza dico che li prendo entrambi e solo grazie a questi farmaci che posso continuare a stare senza dolori e senza che le articolazioni subiscano quei danni, titpici delle malattie reumatiche.

  • Di Marta Pasquarelli (---.---.---.151) 5 febbraio 2016 13:54

    Rettifica: negli USA ne era stato chiesto il ritiro, ma la richiesta è stata poi rifiutata in quanto gli effetti collaterali si verificano in casi molto rari. Il farmaco è quindi ancora in commercio anche negli Stati Uniti.

  • Di arianna (---.---.---.71) 15 dicembre 2016 14:05

    Prima di dire con certezza che i farmaci biologici non fanno danni bisognerebbe parlare con chi li ha avuti . Io ho usato humira per 4 mesi e sono finita in ospedale . Fortunato chi non ha effetti collaterali ma non passiamo il messaggio che siano da utilizzare con molta tranquillità . Dipende da persona a persona , fate attenzione e andate a leggere i forum in cui molte persone li hanno sospesi non solo per reazioni allergiche fisiche ma anche perché vanno ad agire sull ’umore causando depressioni ecc.....

  • Di Confusa (---.---.---.185) 9 marzo 2019 18:21

    Io ho iniziato con Plaquenil da 200,ho avuto tutti gli effetti collaterali, il reumatologo non vuole farmi fare la terapia biologica sempre per paura degli effetti collaterali Adesso prendo (ho iniziato ieri) Leflunomide da 20, solo una al giorno e a giorni alterni, la paura è tanta. Che fare?

    • Di Marta (---.---.---.232) 9 marzo 2019 20:24

      @Confusa

      I medici sono comunquesia gli specialisti del campo e soltanto loro, in base alle informazioni mediche specifiche sul paziente, possono fornire indicazioni certe. L’articolo analizza un caso specifico, ma naturalmente tutti i farmaci, pure l’aspirina possono avere i loro effetti collaterali. Lo prenda come un’informazione aggiuntiva, ma si fido comunque del suo medico che la conosce

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