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 Home page > Tribuna Libera > Fanfani si deve dimettere dal CSM?

Fanfani si deve dimettere dal CSM?

Prima la sinistra si distingueva dalla destra, perché difendeva gli atti degli magistrati, la loro autonomia. Oggi no!

Fanfani, membro PD del CSM, chiede al Consiglio di aprire un fascicolo contro il magistrato che ha osato indagare il sindaco di Lodi del PD, perché l'arresto disposto nei confronti di Uggetti è ingiustificato ed eccessivo.

Una iniziativa contestata da tanti, che lo ha costretto a ritornare sulle sue posizioni, a fare un mezzo passo indietro. Ma il rimedio si è rivelato “peggiore del male” perché questo signore, non ha chiuso la questione che doveva chiudere, ma ha lasciato aperto l’uscio.

Ha elogiato la magistratura, ha detto che non chiederà al CSM di aprire una pratica, ma poi si è riservato di valutare gli atti che perverranno al CSM per verificarne la legittimità e chiedere l’apertura di un fascicolo.

Se emergono fatti anomali è suo diritto fare tale richiesta. Ma perché dichiararlo? Quale significato e quale valore attribuire a questa dichiarazione, a questa riserva? E' un'iniziativa autonoma o supportata dal partito? E’ forse una velata minaccia o una inutile precisazione di una facoltà che comunque compete ai membri CSM? Ha ragione l’A.N.M a definire la questione del fascicolo contro i magistrati che indagano sul sindaco di Lodi è una indebita ingerenza della politica sulla magistratura?

Certo che definire un arresto ingiustificato ed eccessivo senza aver letto le carte, qualche dubbio lo solleva, e comunque è una leggerezza non da poco giacché condiziona l’operato dei magistrati. Certo che siamo di fronte ad un fatto che denuncia la incompatibilità tra la persona e il ruolo, specie quando è imputabile a un membro del CSM che dovrebbe assicurane l’autonomia.

Forse il signor Fanfani dovrebbe avvertire qualche disagio a restare al suo posto. Forse il PD dovrebbe avvertire qualche disagio a lasciarlo al suo posto. In assenza di una qualsivoglia iniziativa al riguardo, restano aperte nel corpo delle istituzioni le ferite provocate dalla interfernza della politica sull'operato della magistratura e quella della effettiva difesa dell'autonomia dei magistrati, da parte del CSM.

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