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Family Day, quando il luogo del delitto è casa tua

Family day, ovvero quando il luogo del delitto è casa tua, che poi vuol dire davvero in un sacco di casi. Questa la base su cui poggiano i dodici racconti che fanno parte della raccolta di Sperling e Kupfer.

E si tratta di storie varie, tutte ambientate nella famiglia, più o meno allargata. Tutte più o meno terrorizzanti, tutte drammatiche, alcune tendenti al fantastico, ma quelle più terrificanti sono inevitabilmente quelle legate alla realtà più spiccia, quelle che davvero si avvicinano a quanto accade ogni giorno nelle famiglie.

E non mancano le tematiche forti. Si va dalla difficoltà di inserimento di un ragazzo disabile a scuola di Giulio Leoni, alla più classica delle stragi in famiglia di Laura Grimaldi, al’inevitabile storia di fantasmi di Giacomo Garduni.

Ma abbiamo anche un bel tuffo nell’orrore dei reality show con Giuseppe Pederiali, i tradimenti extra coniugali (in famiglia) di Emiliano Gucci, o Leonardo Gori che tira in ballo Collodi.

E ancora Raul Montanari e la difficoltà di gestire da soli un figlio, la denuncia alle autorità di un figlio delatore con Ben Pastor, fino a Massimo Polidoro che propone un’avventura dell’infinito Sherlock Holmes.

Splendido Marco Vichi con la sua riflessione sull’omosessualità (che pare il meno horror di tutti e invece ha un finale che…).

Danila Comastri Montanari propone un giallo abbastanza classico, con tanto di personaggio risolutore.

Infine il racconto che da il nome alla raccolta, a firma di Sergio Altieri, senza dubbio il più complesso, sia per struttura che per soluzione.

Nell’insieme una bella varietà sul tema.

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