• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > Facebook mi punisce e blocca il mio account per 30 giorni

Facebook mi punisce e blocca il mio account per 30 giorni

Accade il 2 marzo: "Di recente hai pubblicato un contenuto che non rispetta le normative di Facebook, pertanto ti è stato impedito temporaneamente di usare questa funzione. Il blocco sarà ancora attivo per 29 giorni e 23 ore." E che avrò fatto mai?

 Era l'ultimo giorno di propaganda elettorale (che non ho mai fatto, come non ho mai pubblicato parole violente e/o razziste, contenuti e foto volgari) che Facebook blocchi il mio account in piedi da molti anni e con una discreta rete di persone che mi seguono (più di 5.000) superiore alle amicizie consentite...

Si tratta della pubblicazione sulla mia pagina FB, di una poesia di Andrea Ivaz Melis "Ma dimmi tu questi negri"- che ho ovviamente citato-aggiungendo due video trovati su You tube che recitavano la stessa poesia antirazzista con voce maschile e femminile, e ho allegato anche due foto emblematiche di una donna e un uomo di origini africane.

Mi conoscono e riconoscono un po' tutti quelli che avvertono che chi scrive lo fa per amore della comunicazione, da pensionata che ha più tempo libero per seguire la Rete, l'informazione, le storie di gente vera...

Solitamente accompagno i miei post, da una quasi maniacale cura nel legare i riferimenti, le persone citate e con foto che non siano mai aggressive.

JPEG - 18.1 Kb

Senza alcun preavviso, o suggerimento sia pure deciso... Facebook mi ha dunque improvvisamente bloccata per 30 giorni, non tenendo in alcun conto di chi io sia e come partecipo con la mia pagina, di cosa era stato pubblicato oltre il titolo della poesia di Andrea Ivaz Melis Segundo che è ricorso anche a una petizione: STOP alla censura della poesia “Ma dimmi tu questi negri” su Facebook

Sono quindi completamente isolata dalle persone amiche, non posso usare neanche messenger per parlare con persone lontane o vicine, non posso mettere un like, aggiungere una foto... esisto ma è come se non esistessi.

JPEG - 17 Kb

Niente di irreparabile o grave, ma molto, molto fastidioso, dal momento che io stessa ho fatto centinaia di segnalazioni al Team di Assistenza Facebook per persone che mi chiedevano l'amicizia ed erano appartenenti ad organizzazioni criminali per adescamento a sfondo di pishing, appropriazione di soldi, foto a sfondo sessuale, violento, viceversa rimasti tutti tranquillamente in piedi con i loro account...

Credo sia necessario denunciare quanto mi è accaduto, ho peraltro anche inviato una mail a vari indirizzi del Team Facebook, chiedendo l'immediato ripristino della mia operatività Facebook, e se tanto ci tengono rimuovessero pure per sempre la succitata poesia, perché per quanto mi riguarda lotterò sempre per la libertà e l'uguaglianza, contro ogni violenza e guerra, anche quella apparentemente stupida fatta da eserciti di "segnalatrici e segnalatori nostrani" ben pagati anche da gruppi internazionali di malfattori che ci guadagnano ad usare tutte le armi possibili, anche quelle informatiche.

Come detto tante volte, scherzando seriamente... zitta ci starò da morta. Grazie anche a chi vorrà condividere, come Agoravox Italia, questa mia denuncia.

Doriana Goracci

n.b. scriveva anni fa per me un'amica FB quanto segue e mi sembra sempre attuale e importante:

"...Come già ho avuto modo di scrivere, è impensabile che Facebook abbia sul proprio libro paga eserciti di precari incaricati di controllare i comportamenti e i contenuti introdotti dagli iscritti - perciò deve esservi un programma che espleta tale compito secondo criteri statistici, appunto, contando, analizzando e comparando parole chiave o chissà cosa - e tuttavia, se così fosse, ogni gruppo e profilo delirante o violento (omofobo, razzista, sessita, misogino, ecc.) dovrebbe sparire, invece ciò non accade. Ergo, da qualche parte, qualcuno, fa selezione, decide chi và e chi resta - oppure quel programma è studiato per fare questo tipo di scelte. Diversamente, tanta ingiusta arbitrarietà a senso unico non sarebbe possibile.Un altro automatismo che espone al rischio di essere bannati è la funzione “Segnala” (questa pagina, questa persona, questa foto, ecc). Facebook trabocca di aspiranti delatori, millantatori e psicopatici compulsivi che sfogano le proprie frustrazioni facendo segnalazioni, molestando, inventando Account di persone o gruppi inesistenti, rubando e clonando identità. Impossibile difendersi, impossibile prevenirli. Chiunque, per capriccio o altri insondabili motivi, può accanirsi contro qualcuno prendendone d’assalto il profilo con l’intento di far più danni possibile. In mancanza di altre definizioni potremmo chiamarlo “vandalismo tecnocratico”. Quindi, dato per vero (ma è lecito dubitarne) che non ci siano persone in carne ed ossa incaricate di esaminare quello che avviene e circola su Facebook, la funzione “Segnala” (cliccata a ripetizione da soli o in compagnia) finisce per essere un’accetta in mano ai deficienti che lo popolano. E le teste rotolano - più o meno a casaccio, senza che vi sia alcuna verifica né, pare, possibilità di riabilitazioni - con grave danno (emotivo e, in taluni casi, persino economico) delle vittime."

Cinzia Ricci

 

Commenti all'articolo

  • Di Simona C. Barsantini (---.---.---.89) 3 marzo 2018 20:01

    Sono bloccata da facebook per sette giorni per un link su una candidata del M5S a canosa che disse " Sti negri puzzano". Facebook censura me perché in massa gli utenti pentastellati mi hanno segnalato. L’algoritmo gunzioba cosi: sei fascista, pedofilo, jihadista, fascio grullo e rientri negli standard di facebook. Sei anarchica e denunci le scemenze dei nuovi ladri e facinorosi fascistie razzisti e sei bannata.

    Simona C.Barsantini

    • Di Doriana Goracci (---.---.---.45) 4 marzo 2018 09:34
      Doriana Goracci

      cara Simona io non so chi mi abbia segnalata in massa, e tantomeno capisco l’orientamento politico. La poesia che riportavo, se l’hai letta e sentita da uno dei due video che allego, è antirazzista, compendio di infiniti luoghi comuni. Facebook meccanicamente (o quasi) risponde a un numero importante di segnalazioni. Il post era stato condiviso da centinaia di persone, tutto molto superficiale e in velocità...come la lettura della pagina di un amico vedere la stessa pagina con copertina in nero e chiedersi cosa sia successo, la pubblicazione di un articolo come questo che è una denuncia chiara...ma si va di fretta si aprono e chiudono amicizie come inumidirsi le labbra. Rimane una gran sete e fame di relazioni vere, di vita reale che alle volte si intravede con chiarezza dallo schermo...come le tue parole uscite di corsa con profonda rabbia e amarezza. Io in ogni caso oggi voto, senza dubbi e senza astensioni. Grazie infinitamente per avermi scritto. Spero a presto anche su FB.

      Doriana Goracci

  • Di Simona C. Barsantini (---.---.---.89) 3 marzo 2018 20:03

    Scusta gli errori. Ho perso un occhio.

  • Di Pi (---.---.---.29) 12 giugno 2018 11:16

    Vorrei essere aiutata a rientrare nel mio account Messenger che io uso con numero di cellulare. Sono stata bloccata circa un mese fa forse per aver inserito erroneamente troppi codici durante l’installazione probabilmente perché sbagliavo a digitare. Da quel giorno io non riesco più ad accedere mi dice che ho usato la funzionalità ad una velocità troppo elevata è come se mi avessero bloccata ma non capisco il motivo. Ho cercato di contattare l’assistenza ma nessuno mi risponde. Come posso risolvere il problema?

  • Di tano (---.---.---.152) 14 agosto 2018 10:18

    bisognerebbe boicottare fb..dopo le porcate che hanno fatto, si permettono di bloccarti se qualcuno ti segnala o non la pensa come te..in 10 giorni, già in 3000 ci siamo tolti...ciao a tutti..

  • Di MASSIMO ROSSI (---.---.---.102) 23 agosto 2018 17:00

    Mi hanno bloccato per un mese solo perché ho usato, senza alcun intento offensivo ma solo per leggerezza, la parola "negro". Evidentemente c’è un programma automatico che blocca gli utenti semplicemente rilevando certe parole, senza verificare in che senso e in che contesto sono state scritte. E’ uno schifo, su facebook non esiste democrazia né libertà di opinione.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità