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Fab

Come nello spirito di AgoraVox, qui sono un "cittadino" nel mondo delle delle notizie e dell'informazione. Di tanto in tanto scrivo qualche articolo. Ho all’attivo collaborazioni libere con diversi siti web per la produzione di contenuti. Per chi avesse maggiore curiosità di leggermi, ho anche un blog (associato al mio profilo autore)

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2008
  • Moderatore da venerdì 08 Agosto 2008
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Ultimi commenti

  • Di Fab (---.---.---.47) 17 marzo 2011 23:11


    Naturalmente, qui non si presume di risolvere problemi ma non si vuol considerare il nucleare la soluzione; come convenuto, anche riguardo al rapporto costi/benefici, da tanti esperti e non da politicanti, i quali giocano sulla pelle delle generazioni presenti e future per interessi di bottega, a scapito del bene comune. Peraltro, oltre ai noti rischi come prioritaria questione, ricordiamo che in Italia i giacimenti di uranio scarseggiano e il Paese sarebbe pur sempre costretto a rifornirsi (dipendere) dall’estero.

     

    Ad ogni modo e negli anni, da subito, si potrebbero (dovrebbero) incentivare in modo esponenziale la ricerca e gli investimenti sulle diverse fonti rinnovabili e alternative, in maniera che si possa arrivare ad avere una copertura maggiore del fabbisogno; sui numeri, pur considerando quelli riportati e le opinioni, mi affiderei a calcoli di più e diversi esperti riconosciuti; anche perché quest’anno, come sempre, non si sta facendo abbastanza, anzi. 

    Sulle scelte di politica energetica (anche), questo governo di cricche non manifesta pulite intenzioni e sta tardando nel puntare a ciò che solo in apparenza può sembrare più facile ma che invece resta oltremodo rischioso e senza prospettiva sicura.

  • Di Fab (---.---.---.163) 23 luglio 2009 21:39

    La personalizzazione del commento nei miei riguardi è fuori luogo e non è adatta alla discussione.
    Dunque faccio solo qualche precisazione.
     
    1. L’informazione in oggetto è anche a mezzo stampa. L’articolo di Corrias è stato infatti pubblicato anche e in origine sul periodico Vanity Fair che, diversamente dal blog, è un prodotto editoriale. Se tu avessi letto l’articolo sul blog Voglio Scendere e avessi fatto qualche ricerca, in pratica ti fossi un po’ documentato, forse non avresti scritto ciò che mi tocca mettere in evidenza come tuo errore.
    2. Non c’è alcuna attinenza con il comunismo. Affibbiarmi un posizionamento politico così preciso (“comunista”) non ha alcun senso in questo contesto e se intendeva averne uno è inutile ed errato, come sa chi mi legge, chi mi ha letto altre volte e chi ha letto solo questo mio articolo. 
     
    Scrivi che ’ho ragione ma rompo i ...’. Anzitutto non rispondo nel merito a questa parte che utilizza un linguaggio un po’ misero e poi, visto che per sincerità mi hai dato ragione, sei caduto in contraddizione nel tuo tentativo di critica. E le cose vanno dette, anche se si ’rompe’, come fanno anche su quel blog.
     
    Non perdo di vista i meriti del blog “Voglio Scendere”, che ho già io stesso sottolineato nel post, nei commenti etc. Corrias ha sbagliato, volutamente o meno, non solo sulle scuse mancate e ne ho già spiegato e dimostrato le ragioni.
     
    Io non ho subito torti. Ripeto che i commenti vanno contestualizzati se si vuol dare un contributo utile alla discussione, non personalizzati. La parte finale del commento non ha senso perché personalizzata ed io non ho da superare sbarramenti elettorali, non sono un candidato né (parte) di un partito.

  • Di Fab (---.---.---.202) 12 luglio 2009 13:20
    Cara Gloria, grazie anche a te per aver dato nuovi spunti di dibattito, di cui anche io ho piacere.
    Concordo su un’abolizione tout court dei rimborsi elettorali (quelli che erano i "finanziamenti pubblici", come giustamente hai ricordato).

    Per quanto riguarda gli schieramenti, non penso sarebbe stata coerente, stando anche a dichiarazioni espresse dagli esponenti politici i cui nomi hai citato nel commento, una strategia che avesse puntato a presentare una lista comune alle europee della Sinistra Comunista e di Sinistra e Libertà. E’ vero che avrebbe superato la soglia di sbarramento, eletto europarlamentari e ottenuto rimborsi ma sarebbe apparsa più (o di più, per i critici) come un cartello elettorale per la sopravvivenza nelle istituzioni, com’è stata considerata dai suoi stessi elettori delusi la “Sinistra Arcobaleno”.
     
    Secondo me invece è stata più apprezzabile la scelta di SeL di correre da sola; pur essendo un’unione tra alcune forze politiche, mi sembra voglia intraprendere un percorso e abbia un progetto che non è più di sussistenza simbolica (troppa importanza al simbolo, appunto) come mi appare l’altra “lista”. E quella buona cifra di voti ottenuti da SeL mi sembra un buon segnale in questo senso, un punto da cui ripartire e proseguire. Per il resto sono d’accordo ma resta che consideriamo la sinistra partendo da due punti di osservazione differenti. Saluti anche a te :) 

  • Di Fab (---.---.---.134) 11 luglio 2009 18:19

    Non voto negativamente l’articolo per il motivo che mi sembra contenga informazioni dettagliate e precise.
    Non concordo però sulla conclusione e che esprime forse l’unica opinione personale, o quella finale, dell’autrice.
    Anzitutto non considero, e tanti come me, l’ultima consultazione (nel testo si dice quesito) referendaria di grande rilevanza. E’ stata disattesa un po’ per disinteresse, un po’ per disattenzione voluta e attiva, di cui si è parlato con l’articolista nei commenti ad un altro articolo su AgoraVox sui rimborsi elettorali e su quanto scritto su Voglio Scendere dal giornalista Corrias.
     
    Per quanto riguarda i rimborsi elettorali per le europee, i più grandi partiti in termini numerici, quelli della maggioranza e il Pd e l’Idv, si accordarono per dividersi la somma e per escludere dall’accesso i partiti più piccoliLa soglia del 4% anche per l’ottenimento dei rimborsi (e non del 2% come per primo feci notare a Corrias, seguito poi dall’intervento dell’ex europarlamentare Claudio Fava) sarebbe servita anche in termini di soffocamento economico.
     
    Io dico purtroppo e non “meno male”, Gloria, proprio perché viene a mancare la maggiore rappresentatività e si attenta al pluralismo democratico. Di fatto i partiti che hanno un minor peso, sapendo che rischiavano di non arrivare al 4%, non hanno neppure potuto investire in termini di impegno economico cifre vicine a quelle impiegate dagli altri partiti nella campagna elettorale. 
    Attentando anche al loro sostentamento economico derivato dall’assenza di rimborsi, alcuni partiti hanno inseguito l’obiettivo di soffocare le possibilità degli altri competitors di far udire la propria voce.

    Purtroppo, direi.
     

  • Di Fab (---.---.---.126) 22 giugno 2009 19:25

    Di quel dibattito pubblico ci dovrebbe essere la registrazione video, per cui potrei recuperarlo.
    Che tu avessi già commentato un mio articolo, (il mio precedente su AV), in disaccordo, era una constatazione; non griderò al complotto :)
    Provo a dedurre che non sia tu ad aver dato voto negativo; per quanto mi riguarda ce n’è quasi sempre uno di base, appena pubblicato l’articolo.
    Comprendo la tua annotazione sulla sinistra radicale ed un certo autolesionismo.
    Comunque, grazie anche a te per il civile scambio di opinioni; in questo modo fa piacere anche se alcune di esse sono diverse e in qualche modo fa bene alle reciproche osservazioni e riflessioni. 
    Saluti! 

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