• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Europee 2019: Unione, tanti nemici, tanto onore

Europee 2019: Unione, tanti nemici, tanto onore

Molti nemici ..... molto onore !

Ora l’Unione Europea ha nemici anche all’interno

Era prevedibile che l’Unione Europea avrebbe infastidito, prima o poi, USA e Russia ..... mentre fino a pochi anni fa noi europei temevano la Cina, per via dei suoi prodotti buon mercato che mettevano in crisi le nostre industrie manifatturiere, e invece la Cina ci vedeva molto “di buon occhio” poiché l’UE assorbiva masse enormi dei suoi prodotti favorendo così la sua crescita economica e tecnologica.

 

Inizialmente l’Unione Europea è stata vista dagli USA poco più di un rispettabile club che conveniva trattare cortesemente, ma poi l’hanno vista crescere divenendo un concorrente “fastidioso” in termini di industria aeronautica (Airbus contro Boeing), ricerca e innovazione (il temibile CERN con le sue eccezionali risorse e scoperte), attività spaziale (ESA concorrente di NASA), reti satellitari (Galileo concorrente di GPS), osservazione astronomica (il gigantesco telescopio EHT che ha confermato e fotografato il “buco nero”, di severe ma valide normative di sicurezza e qualità che hanno frenato gli esportatori americani, ecc.

Sia gli USA che la Russia non hanno affatto gradito quando, anziché poter convocare singoli Paesi europei per definire con loro accordi di scambi commerciali da una posizione di forza, si sono trovati a dover trattare con un solo negoziatore che, rappresentando l’intera UE con 500 milioni di consumatori, negoziava ad armi quantomeno pari. Così come il Presidente Xi Jinping non ha affatto gradito, dopo aver concluso un “pre quasi-accordo” con l’Italia, si è trovato a trattare sul serio il progetto Belt & Road congiuntamente con Macron, Merkel e Junker (in rappresentanza dell’UE).

USA, Russia e Cina non gradiscono trattare con un’ Unione Europea solidale ... ma sono costretti, se noi ci sappiamo fare, ad abbozzare!

Non era altrettanto previsto che l’UE potesse avere nemici seri anche all’interno

 - alcuni membri recenti quali Polonia, Ungheria, Rep. Ceca che, dopo aver abbondantemente sfruttato le sovvenzioni europee che ne hanno consentito lo sviluppo, ora nicchiano o schivano quando si tratta di rispettare alcuni valori fondanti dell’UE (democrazia, libertà d’informazione, ecc.) o di manifestare solidarietà accogliendo immigrati entrati p.e. in Italia come primo approdo

- alcuni politici “sovranisti” europei il cui elettorato è apertamente affascinato (non oso dire abbindolato) da slogan sempliciotti tipo “a casa mia comando io”, ma anche sommessamente attratto dal fatto che detti sovranisti dicono che non hanno tempo da perdere con l’austerity e l’andamento del PIL (alcuni se lo mangiano al mattino con pane e burro !) e promettono invece di ridurre le tasse, far lavorare di meno guadagnando di più, andare in pensione prima ..... e chi se ne frega se aumenta il debito pubblico ..... tanto lo rimborseranno i nostri nipoti ..... e chi se ne frega se ci facciamo molti nemici in seno alla Commissione Europea e al Consiglio d’Europa : molti nemici ..... molto onore !

Sino a 2 anni fa diversi politici raccomandavano agli italiani l’USCITA DALL’EURO e, da uomini di parola ci mettevano la faccia

 

Dopo l’annuncio della Brexit e la conseguente confusione emersa molti cittadini europei, inclusi parecchi “anti-euro”, hanno incominciato a manifestare preoccupazioni per eventuali altre “exit” al punto che, per esempio, oggi 2/3 degli italiani si dichiarano favorevoli all’euro. Non essendo masochisti anche i politici che fino a ieri raccomandavano “usciamo dall’euro” hanno fatto calare il silenzio ( o meglio ancora la nebbia) sulle loro reali intenzioni.

Si direbbe però che qualcuno intenda, sotto sotto, praticare la “politica dei due forni” in quanto adatta ad allargare la base del consenso (dentro tutti siano essi per il si, il no o il ni ..... tanto più che con gli ideali non si può far colazione !).

Quindi c’è chi, per esempio, da un lato afferma solennemente “L’euro va bene” e l’”Europa deve solo essere riformata” ma poi la sua candidata per le isole alle elezioni europee si presenta così

Riporto “fedelmente e alla lettera” alcuni punti focali del programma EUREXIT quantomeno affascinanti :

“- ritornando alla lira il cambio sarebbe 1 lira = 1 euro

- quindi ritorno alla lira = moderata svalutazione = più competitività

- decideremo noi quando pagare il nostro debito con la BCE perché non subiremmo più il ricatto “se non obbedite vi facciamo uscire dall’euro” perché saremmo già usciti

- l’Italia uscendo per prima dall’euro rimarrà all’interno dell’Unione Europea, ma con un ruolo di maggior rilievo e di “locomotiva della democrazia”

- quindi fine dell’euro = fine divisioni in Europa = ricostruzione dell’identità europea

- riduzione dell’IVA al 15%

- nazionalizzazione delle imprese d’interesse nazionale in crisi

- ammissione del referendum abrogativo anche per le leggi di ratifica di trattati internazionali “

 

Come vedete il programma è stato redatto e sottoscritto da un avvocato chiaramente competente e ferrato (la citata candidata della Lega Francesca Donato), il quale poi si farebbe carico anche di far firmare ai contraenti esteri i nuovi “trattati internazionali con riserva di successiva abrogazione per referendum”; mi pare evidente che il programma meriti quantomeno la nostra riverente attenzione !

Trovo pertanto maligno e ingeneroso il commento fatto in proposito da un amico

“Perdonali, o Signore, non sanno quello che fanno !”

 

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità