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 Home page > Tribuna Libera > Espulsi a Cinquestelle: decide il Capotribù

Espulsi a Cinquestelle: decide il Capotribù

Non è facile capire cosa fanno i Cinquestelle.

Fra urla e pianti, denunce e rimbrotti ogni tanto qualcuno se ne va sbattendo la porta o espulso. E le motivazioni, per chi da fuori segue un po’ svogliatamente le questioni interne del M5S, appaiono sempre riconducibili ad un sostanziale reato di lesa maestà nei confronti del duopolio al potere (quello vero) del Movimento.

Oppure perché "ci rubavano la scena" come dice un'inviperita "ortodossa" evidentemente inconsapevole della comicità della sua affermazione: se c'è uno che ruba la scena a chiunque altro in Italia pare proprio essere Grillo, casomai.

Nel caso dell’ultima tornata di reietti allontanati bruscamente sembra condivisibile la lucida analisi di Leonardo Tondelli sull’Unità (prima o poi anche lui sarà messo alla gogna sul blog di Grillo), ma soprattutto l’interessante breve inchiesta de il Fatto Quotidiano che smentisce la dichiarazione dei caporioni a Cinquestelle circa i quattro espulsi recentemente: “Erano stati sfiduciati dai meet up di base”.

Ebbene, almeno nel caso dei due esponenti siciliani, oggi si scopre che era una bufala. Un imbroglio, una farsa, una presa per i fondelli.

La base palermitana del Movimento - che ha 110 iscritti - aveva effettivamente prodotto un comunicato di sfiducia verso Campanella e Bocchino, firmato però da soli 12 membri; a cui ha fatto seguito un controcomunicato che lo contraddiceva firmato questa volta da 45 iscritti.

La questione appare chiara: l’espulsione dei parlamentari è legittima secondo la prassi condivisa del Movimento - in quanto sancita dall’Assemblea degli eletti e confermata dalla rete (ma la questione della veridicità dei webvoti farebbe però sbellicare dalle risate chiunque non fosse un credulone come i grillini doc) - ma l’illegittimità sta a monte: gli espulsi non avrebbero dovuto essere sottoposti a “processo” semplicemente perché la loro base territoriale non li aveva sfiduciati affatto.

Secondo la grillesca logica della democrazia di base, ricordiamocelo ogni tanto (se riusciamo a smettere di ridere ogni volta), “uno vale uno” e i “cittadini” sono gli unici ad avere diritto decisionale. Ne consegue che il meet up palermitano con il suo controcomunicato che smentiva i rottamatori, aveva deciso per la non processabilità dei quattro (o almeno dei siciliani). Perché la maggioranza dovrebbe vincere, di solito.

Ma in “alto loco” si era deciso altrimenti (probabilmente da tempo). E quando in “alto loco” si decide altrimenti la voce dei cittadini va a farsi benedire e il bla-bla sulla democrazia di base evapora come la foschia mattutina in una giornata di primavera.

Non solo uno non vale affatto uno, ma nemmeno 45 valgono quanto quello che ha deciso l'Uno. L’Unto dalla Rete. Di cui conosciamo solo quello che l’Uno ci racconta.

Neanche fra i boscimani il capotribù aveva ed ha tanto potere. E nemmeno fra i boscimani - con tutto il rispetto - il popolo è così credulone.

 

Foto: Luca/Flickr

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.135) 3 marzo 2014 12:17

    Ah ah ah... Fabio sei una barzelletta!

  • Di Guelfo Magrini (---.---.---.185) 3 marzo 2014 14:01
    Guelfo Magrini

    Per ragioni che non sto a spiegare mi sono dovuto assentare dal pianeta per un certo periodo e ora che ci sono tornato vengo a sapere cose di cui non riesco a determinare la veridicità e dunque chiedo lumi. Mi hanno detto che in Italia si è formata una classe politica che è composta quasi al 30% di indagati per vari reati contro il patrimonio; poi ho sentito dire che questa classe politica non ha fatto altro che legiferare in favore degli interessi dell’uno o dell’altro soggetto privato, giuridico o personale; mi è anche giunto all’orecchio che l’esame delle macropolitiche nazionali (governi centrali e periferici) ci vede produttori del 50% circa di corruttela calcolando tutti i paesi UE; e’ difficile anche credere a quelli che raccontano che non esiste disoccupazione giovanile per i figli e i parenti dei politici e dei fiancheggiatori della comunicazione (mi hanno detto che è al 49 posto nel rispetto della libertà di stampa). Me ne hanno raccontate tante altre che non sto a tediarvi. Ebbene io vorrei davvero sapere se tutto questo è vero, perché se sono bugie allora i tanti come questo quasi anonimo autore hanno ragione a parlare male di tal Grillo e dei suoi coadiuvatori, pieni di boria e insultanti a destra e a manca. Ma se tutto ciò fosse vero, allora quelli di quel signore e della sua banda non sarebbero insulti ma verità rivelate, e quelli che si affannano nella denigrazione sarebbero o collusi con quelle cosacce di cui sopra o totalmente deficienti.

    Grazie per eventuali lumi.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 3 marzo 2014 14:32
      Fabio Della Pergola

      Anonimo è chi non si firma. Ma io mi firmo con nome e cognome. Tanto per gradire.

      A seguire: c’è qualcosa, anche minima, nel mio articolo che difende lo status quo e l’attuale classe politica ? Non mi pare, non direi, anzi, di più, lo escluderei.

      Quindi tre quarti del suo commento sono bla bla inutili perché servono solo a dimostrare che io avrei difeso quello che - in realtà - non ho difeso. E che non ho alcuna intenzione di difendere. Troppo difficile da capire ? No, non lo è, ma bisogna dirlo e ridirlo perché il presupposto da cui parte il commento è che chi parla male di Grillo difende lo stato attuale delle cose. Ergo il presupposto è che Grillo è l’unico modo possibile (e quindi condivisibile) di fare opposizione. Il che è un’affermazione apodittica tanto quanto insostenibile. Chi l’ha deciso ? Lui stesso ? I commentatori ? altri ? boh. Gli italiani sono 60 milioni, i voti del M5S otto: un po’ poco per tirarsela in questo modo.

      Quello di Grillo è solo l’unico modo in cui una parte di questa italietta di decerebrati ha ritenuto di poter fare opposizione seguendo un azzeccagarbugli da baraccone che con un ripetuto "vaffa" pensa di fare politica. Essendo e rimanendo assolutamente inutile in parlamento e fuori. Ridicolo lui - come tutti i futuristi di buona memoria - e ridicoli i commenti che lo sostengono.

      Alla fine un po’ di sberleffi al mio articolo, come al solito; ma nessuno che entri nel merito della questione: il meet up di Palermo ha delegittimato i due senatori siciliani ? No. Sono stati buttati fuori lo stesso ? Sì. E non avete niente da dire su questo ? Sembra di no.

      Conclusione: lo devo dire ?....

       

  • Di (---.---.---.36) 3 marzo 2014 14:52

    Ok stiamo ai fatti: decide il capotribù. E’ falso. L’espulsione è stata ratificata dagli iscritti al portale. I casini che hanno fatto i meetup Siciliani interessano poco al fine pratico della missione del m5s. L’operato dei 4 ’dissidenti’ era ben noto. Basta andare sulle loro pagine FB, Youtube leggere le loro dichiarazioni su Repubblica o la Stampa. Basta informarsi un minimo insomma.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 3 marzo 2014 15:25
      Fabio Della Pergola

      No, questi non sono i fatti. Questa è una interpretazione.

      I fatti consistono nella vicenda che si è svolta a Palermo, a seguito della quale i quattro (o almeno i due) sono stati messi sotto "processo". Solo che non dovevano andarci.

      E non siete né lei né Grillo ad avere il diritto di decidere in modo contrario a quello delle istanze di base (e infatti il primo imbroglio - necessario per dare validità all’espulsione - è che "erano stati sfiduciati dal territorio"). Una volta dimostrato - dal fondatore e responsabile del meet up di Palermo, non da me - che la sfiducia non c’era stata, il provvedimento era manifestamente illegittimo, secondo la logica tanto decantata dal Movimento sulla democrazia diretta.

      Da qui il mio articolo.

      Il resto sono continui tentativi, come il suo, di arrampicarsi sugli specchi per dimostrare invece che le balle non sono balle e che tutto è trasparente. Il che continua ad essere o ridicolo o discutibile. Decida lei.

      Quanto "all’operato della banda dei quattro" è evidente che il meet up di Palermo non l’ha affatto considerato una dissidenza, ma solo un legittimo uso del libero arbitrio. Se è vietato ditelo, almeno prendiamo nota che il M5S si ispira anche alla Santa Inquisizione !

  • Di Guelfo Magrini (---.---.---.185) 3 marzo 2014 17:46
    Guelfo Magrini

    Confermo: o collusi o deficienti.

    • Di paolo (---.---.---.191) 3 marzo 2014 18:50

      Caro Guelfo , è vero che ci sono i collusi o deficenti che dici tu , ma ci sono anche i non collusi e non deficenti che però evitano di diventare i collusi o deficenti seguaci del primo cialtrone di turno .
      Grazie a Dio la mamma non fa tutti i figli uguali e per fortuna c’è anche chi sa distinguere d’acchito gli arruffapopolo e i mascalzoni . Perciò goditi pure il tuo santone capelluto e il suo figurante e tanti auguri di felicità .
      ciao

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 3 marzo 2014 19:02
      Fabio Della Pergola

      Egregio Magrini,

      se il suo è un giudizio politico generico lei è naturalmente libero di dire quello che crede. La Costituzione glielo permette.

      Se per caso invece i termini "colluso" e "deficente" sono diretti a me personalmente, abbia il coraggio di essere esplicito. Me lo dica apertamente. Poi ne riparliamo.

    • Di (---.---.---.164) 4 marzo 2014 00:49

      Olre che diffamatore pure nel titolo dell’articolo, visto che la parola finale è agli iscritti col voto.

      Se fossi nel M5S , lo querelerei questo calunniatore di professione

    • Di (---.---.---.20) 4 marzo 2014 01:10

      Ovviamente mi riferivo a Della Pergola.

      PS: Caro Della Pergola, io mi chiamo Fabio Rivi, e ho appena inviato una segnalazione al M5S e spero ti arrivi una bella querela per diffamazione, visto che il titolo è sfacciatamente falso e quindi calunnioso

      Poi ne riparliamo

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 4 marzo 2014 09:47
      Fabio Della Pergola

      Caro Rivi e cari colleghi di Rivi,

      fate un po’ come vi pare.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 4 marzo 2014 10:00
      Fabio Della Pergola

      Che cosa, in questa frase, non vi è chiaro?

      "l’espulsione dei parlamentari è legittima secondo la prassi condivisa del Movimento... ma l’illegittimità sta a monte... perché la loro base territoriale non li aveva sfiduciati affatto"

  • Di (---.---.---.193) 3 marzo 2014 17:53

    Una riunione dei parlamentari apoclittica ha deliberato, mentre a palermo dicono prima sì poi no, di espellere. Ma è molto più importante il casino che fanno a palermo, sì? E a Pavia niente?

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 3 marzo 2014 18:59
      Fabio Della Pergola

      Lei può continuare a girare la frittata, ma le cose sono state chiaramente dette dal responsabile del meet up di Palermo. La cosa le scomoda e quindi la altera, come fanno tutti quelli che non hanno piacere di guardare la realtà: 12 membri del gruppo M5s di Palermo hanno fanno un documento smentito da un controdocumento di 45 membri dello stesso meet up. Quindi la messa sotto accusa dei due senatori siciliani è e resta illegittima. L’assemblea degli eletti non aveva alcuna legittimità di deliberare alcunché, per quanto a mia conoscenza delle ferree regole del Movimento. Su Pavia non ho dati e quindi può darsi che lei abbia ragione.

      E sarò disposto a riconoscerla quando lei sarà disposto a riconoscere che su Palermo ho ragione io.
      Saluti

  • Di (---.---.---.28) 3 marzo 2014 19:32

    Quindi lei non difende la situazione attuale, ma detesta i 5s. Quindi non si schiera, e’ neutrale.

    Ha presente l’accordo di libero scambio usa-ue, con le multinazionali che potranno citare in giudizio quei governi che con atti legislatvi causeranno loro perdite di profitto?
    Ha presente Serra, guru economico di Renzi, che vuole privtizzare tutto? Sa chi e’ Padoan, e cosa faceva sino a poco tempo fa’, per chi lavorava? Sa che l’ue imporra’ a breve un prelievo forzoso sui conti correnti? E lei pensa di potersi permettere di essere neutrale?
    O e’ colluso, oppure.....
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 3 marzo 2014 21:08
      Fabio Della Pergola

      Chi negli anni ’30 si scagliava urlando contro il capitalismo sfrenato che aveva ridotto sul lastrico milioni di persone portandole alla disperazione aveva mille ragioni, ma al dunque trovò solo un paio di signori in divisa nera che sbraitavano contro le potenze demo-pluto-giudaico-massoniche. Cioè contro il capitalismo.

      Se io fossi vissuto in quegli anni avrei trovato chi mi diceva le stesse cose che lei dice ora: non può permettersi di essere neutrale, deve per forza schierarsi con... 

      Ma non credo affatto che il M5S abbia diritto di esclusiva sul rifiuto e sull’opposizione. Evidentemente credo e spero che possa costituirsi un’altra opposizione, perché non mi fido nemmeno lontanamente né di Grillo né di Casaleggio né della totale inconsistenza della proposta politica del m5s. E ora nemmeno di chi come lei ritiene che si possano sottoporre a processo le persone critiche in violazione delle norme che lo stesso Movimento si è dato.

      La logica del "o così o pomì" non solo non mi piace, ma la ritengo anche stupida.

  • Di (---.---.---.164) 4 marzo 2014 00:56

    Al sig. Della Pergola e alla redazione di Agorà voglio dire che cercherò in tutti i modi di contattare e/o segnalare presso l’ufficio legale del M5S questo articolo dal titolo palesemente diffamatorio , visto che le espulsioni vengono decise con voto regolare degli iscritti

    Per cui chi ha scritto (e pubblicato) questo titolo calunnioso è passibile di una bella querela

    Spero di vederti in tribunale , caro Della Pergola.

    Magari vedremo se hai ancora voglia di fare lo sbruffone e diffamare continuamente.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 4 marzo 2014 09:51
      Fabio Della Pergola

      Caro anonimo

      fai come ti pare, me ne strabatto ovviamente delle tue minacce. Vorrei però farti notare che nel mio articolo non contesto il fatto che l’espulsione sia stata decisa con voto regolare degli iscritti, ma che le motivazioni per cui il processo di espulsione è stato avviato era irregolare.

      Non solo fai il minaccioso, pensando di farmi chissà che paura, ma sei anche incapace di leggere.
      E poi dai dello sbruffone a me!

    • Di (---.---.---.190) 4 marzo 2014 14:57

      Caro diffamatore Della Pergola , quello che non sà leggere SEI TU.

      Ho scritto che la diffamazione sta nel TITOLO, con un affermazione falsa e quindi calunniosa.

      Il fatto che poi (astutamente) smentisci il titolo stesso solo all’interno dell’articolo (che in home page peraltro non si vedeva) non ti salva. Si può essere ritenuti colpevoli di diffamazione con un titolo palesemente falso (falsa rappresentazione e/o sintesi della realtà estrapolata dal contesto e/o reale accadimento dei fatti)

      Non sò se qualcuno si attiverà alla mia richiesta di denunciarti, inoltrata ieri. (lo farò di nuovo anche oggi)

      Mai stai pur sicuro che continuerò a farlo anche le prossime volte che tornerai a diffamare vigliaccamente

      Fabio Rivi

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 5 marzo 2014 03:24
      Fabio Della Pergola

      Caro Rivi,

      oltre a quello che ho già detto e su cui non tornerò sopra, ti invito banalmente a riflettere che il termine usato nel titolo, CAPOTRIBU’, può indicare

      1- Beppe Grillo, che ha più volte dato segno di essere uno che dà un impulso in prima persona anche sulle espulsioni, invitando pubblicamente a sottoporre a processo quelli che secondo lui sono colpevoli di qualcosa (vedi Gambaro)

      2- Casaleggio, alla cui organizzazione, se non sbaglio, fanno riferimento i voti on line che nessuna organizzazione terza certifica e dei cui risultati quindi nessuno può dimostrare la veridicità

      3- l’assemblea dei parlamentari eletti che decide in prima battuta

      4- l’assemblea stessa degli iscritti con diritto di voto della cui esistenza nessuno sa niente non essendo certificata

      5- Il Signore Dio Nostro che Tutto Sa e Tutto Provvede o una qualsiasi altra Divinità Suprema mono o politeista

      6- Il Caso, la Fortuna, il Fato, la Cabala eccetera

      7- la moglie di Grillo o altro parente con potere emotivo/affettivo sullo stesso

      8- il Superio degli espulsi stessi in un processo di autocastrazione da sensi di colpa

      9- il Fantasma dell’Opera o altro ente preternaturale

      10- chiunque altro a tua scelta

      Puoi dimostrare che ho usato il termine "capotribù" in un modo anziché in un altro di quelli elencati sopra? No, vero? Credo che l’ufficio legale del M5S, come qualsiasi altro professionista, ti inviterà a desistere. Riflettici.

      In conclusione, il mio consiglio spassionato è di prenderti una bella camomilla, perché se questa è la politica interna o esterna praticata dal movimento ne avrai da sentire di cose sgradevoli; facci l’abitudine.

      In ogni caso, ripeto quanto ho già detto. Fai un po’ quel che ti pare. Io di sicuro continuerò a scrivere quello che pare a me.

      Tanti cari saluti.

      E un particolare ringraziamento a Paolo che mi è stato amico in questo momento così drammatico della mia vita (rischiare una denuncia per diffamazione....in Italia.... da gente che manda affanculo chiunque non la pensi come lui da anni....da un bischero che si è sentito autorizzato a definire "vecchia puttana" un premio Nobel come Rita Levi Montalcini.....roba da sbellicarsi!)

    • Di paolo (---.---.---.191) 5 marzo 2014 11:18

      Non c’è di ché caro Fabio ,certi attacchi totalmente fuori luogo mi danno ai nervi . Ogni volta che cadono in questi eccessi questi si fanno un danno d’immagine incredibile .Se si stanno liquefando è anche per questo.
       
      Comunque guarda che nel caso malaugurato dovesse succedere quello che ha promesso questo tizio ( ammesso e non concesso che trovi un giudice che non si sbellichi dalle risate ),le sue probabilità di successo sono esattamente pari a 0,00000....... , mentre tu avresti un buon 90 % di ottenere ,nel caso di controquerela , assolutamente ragione .
      ciao

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.12) 5 marzo 2014 11:37
      Fabio Della Pergola

      Ovviamente, caro Paolo. E data la mia cronica mancanza di pecunia, quasi quasi spero che lo faccia in modo da potergli chiedere i danni anche per quel "diffamatore e vigliacco" che giustamente hai fatto notare...

      alla prossima, FDP

  • Di paolo (---.---.---.191) 5 marzo 2014 00:08

    Egregio Fabio Rivi , se lei ritiene che il titolo dell’articolo sia diffamatorio dovrebbe quanto meno indicarci chi è il diffamato .La diffamazione si evidenzia quando esiste un soggetto o più soggetti identificabili come diffamati .

    Comunque mi sembra di capire che lei interpreti il termine " decide il capotribù " come diffamatorio con evidente o probabile riferimento alla persona di Beppe Grillo , essendo la frase che precede assolutamente corretta (Espulsi a cinquestelle) , inquanto assolutamente conforme alla realtà dei fatti avvenuti .

    Ora " decide " è un verbo che esprime un’azione e quindi non può essere diffamatorio , al massimo può non corrispondere alla realtà dei fatti , realtà che però è tutta da dimostrare e che comunque rispecchia l’interpretazione data da qualche decina di milioni di italiani . Non credo che lei voglia querelare milioni di persone non identificate.

    Rimane pertanto il termine "capo tribù " . Secondo la definizione di tutti i dizionari che ho potuto consultare esso significa " membro autorevole di una tribù " . Escluso che "membro autorevole " (rif. ipotetico Grillo ) possa configurare una diffamazione ,essendo un dato di fatto e comunque non lesivo della reputazione , rimane il termine "tribù" , con tacito e sottinteso riferimento al M5S .
    Ma il M5S è un soggetto giuridico e non una persona fisica e quindi non è soggetto legittimato (art. 595 del c.p. et c.p.p )per il reato di "diffamazione " .

    Quindi le suggerisco o di cambiare la querela oppure di desistere . La seconda opzione sarebbe la più ampiamente auspicabile perché in un contesto di discussione libera , come tale è questo blog ,a meno di fatti espliciti gravi riferiti alla persona, francamente fa specie che invece di argomentare si ricorra a minacce di questo genere .
    Avete già perso altri voti.
    saluti

  • Di paolo (---.---.---.191) 5 marzo 2014 00:19

    Dimenticavo caro Fabio Rivi .
    Lei ha usato nei confronti dell’articolista i seguenti epiteti calunniosi o diffamatori : diffamatore ,sottiintendendo pure una certa abitudinarietà , e vigliacco .
    Questi ,inquanto specificamente riferiri alla persona di Fabio Dellapergola ,essendo lesivi dell’onore e della reputazione configurerebbero il reato di diffamazione e/o calunnia( è da verificare) .
    Ma ,conoscendo FDP ,non credo che formalizzerà una querela nei suoi confronti , appartiene ad una categoria umana e culturale totalmente diversa dalla sua .
    arisaluti

  • Di (---.---.---.98) 5 marzo 2014 11:39

    Padrone: il Marchio viene dato "in concessione" fino a "revoca del padrone....." tutto il resto, come "la decisione finale è degli iscritti" è una panzana fotonica. Caro Paolo hai ragione, Capotribù è un complimento: non lo "appiccicherei" a Grillo. Sig. Dalla Pergola, l’articolo è buono ma il "commentario" lo supera di gran lunga, 

    Un saluto
    Enzo

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