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Esecuzione a Milano. Quando si scopre che il crimine non ha solo i colletti bianchi

Poco dopo le 20, Milano non si è ancora messa a tavola per la cena. Vicino a Porta Romana , a Piazza delle Medaglie D’oro, ed esattamente in via Muratori sta camminando Massimiliano Spelta, 43 anni, imprenditore farmaceutico (ma con l'attività cessata) incensurato, insieme a lui la sua compagna Sulejni Ortiz, di 21 anni, origine dominicane e madre di una bambina di appena due anni che porta in braccio. 

E’ affollata la strada a quell’ora, persone che tornano a casa, persone che vanno nei locali di zona, non è una strada buia e deserta. Arriva una moto, quasi sicuramente uno scooter, con due persone a bordo e casco integrale con la visiera alzata. 

Da alcune testimonianze sembra sia di carnagione olivastra l’uomo che estrae una pistola e inizia a sparare contro Massimiliano Spelta. 1-2-3-4-5 colpi, forse anche altri. L’imprenditore cade a terra morto ma rimane la sua compagna che cerca di scappare stringendo al petto la figlia, corre ma il killer non ha pietà e spara, preciso, alla nuca. La donna cade e la bambina riporterà un piccolo trauma facciale. Sulejni, la donna è ferita gravemente. Le telefonate al 118 si moltiplicano, i testimoni saranno una quindicina alla fine. Una esecuzione spavalda, senza paura di essere riconosciuti, fermati.

Ecco la cronaca di una sera di morte che ha attanagliato Milano e la sua gente, che sta scuotendo profondamente l’animo di chi credeva che certe scene, con gli uomini della scientifica modello CSI, fossero solo immagini relegate alla Capitale o a Napoli o a qualche paese della Calabria. 

Milano è andata a letto con un pensiero che potrebbe sorprendere: non si muore solo di altro, si muore anche di agguati a colpi di pistola. Una Milano che ha già visto tutto questo, che si era illusa che il male stesse fuori dalla porta ormai. Come l’ospite non gradito che però siede sempre al tuo tavolo, anche se ti riprometti di non invitarlo più.

di Alessandro Ambrosini

Questo articolo è stato pubblicato qui

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