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Elia Banelli

Elia Banelli

Giornalista pubblicista e consulente finanziario,
Dal 2006 al 2009 ho lavorato per The Blog Tv, società di produzione televisiva, contribuendo alla realizzazione di programmi "user generated content" per La3Sport e 7Gold (Tifosi 2.0), per National Geographic Channel (Blog Notes su Sky 405) e per Ycs Channel, prima sul canale Sky 863 e successivamente per Music Box (Sky 703). Ho gestito il blog "In Viaggio Con Obama". Appassionato di politica, economia, finanza, informazione e giustizia.

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2008
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Ultimi commenti

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 13 maggio 2009 13:10
    Elia Banelli

    5) La Bce è composta dalle singole banche private "nazionali", per cui un Authority "pubblica" che vigili sul loro operato e tuteli i risparmiatori mi sembra un’ottima idea, soprattutto in tempi di scarso controllo che determinano gravi crisi e speculazioni ai danni dei cittadini. Non è populismo a buon mercato ma sono proposte concrete attuabili in un mercato globale che ha sempre più bisogno di regole e di maggiori controlli.

    6) Un sistema di aiuti e ammortizzatori sociali non sono "elemosina", soprattutto in un paese come l’Italia, e rientrano nelle normali politiche di welfare state. 
    L’aiuto dell’Europa può essere necessario per risollevare le categorie lavorative più deboli e socialmente meno protette. Si potrebbe ampliare con la realizzazione di un contratto unico nazionale, come ipotizzato da Tito Boeri e dagli economisti di LaVoce.info, e perchè no in futuro realizzare un contratto unico a livello europeo.

    7) Invece sì, in Italia si registra un gap preoccupante rispetto all’Europa nell’accesso a internet. Si possono indirizzare fondi e incentivi per una migliore copertura di rete sul territorio nazionale.

    8) La collaborazioni tra università italiane ed europee è già una realtà. infatti si parla di "potenziamento", assolutamente necessario quando il nostro governo destina sempre minor risorse per lo sviluppo e la ricerca.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 13 maggio 2009 13:00
    Elia Banelli

    4) Non mi sembra ci siano i Mandela in Italia e qui stiamo parlando di sentenze di condanna passate in giudicato, che nel parlamento italiano riguardano spesso reati di associazione a delinquere, corruzione, concussione, abuso d’ufficio, pelucato, frode fiscale, ecc....
    Dove sono questi condannati per "attività politica"???
    Cerchiamo di restare nel concreto, non siamo più negli anni 50.
    E’ una scelta di civiltà, di etica e trasparenza politica assolutamente necessaria per un paese come l’Italia.
    L’Idv ha il coraggio di proporla nell’indifferenza generale degli altri partiti che non se lo possono permettere per i troppi condannati nelle loro liste.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 13 maggio 2009 12:47
    Elia Banelli

    Sto cercando di postare il resto ma il sito mi sta dando un pò di problemi, proverò nelle ore successive.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 13 maggio 2009 12:35
    Elia Banelli

    Se non erro il Parlamento Europeo ha vari "poteri": può dare consigli, presentare propri pareri, fare relazioni, costituire commissioni, etc, etc che possono, indirettamente, guidare uno Stato in una determinata direzione (punti 7, 8, 10, 12, per esempio).

    Federico ha centrato in pieno il punto che smentisce tutte le risposte di Mazzetta, che pretenda che sia l’Europa a legiferare sulle politiche nazionali.
    Candidare parlamentari italiani in Europa significa che in quel Parlamento si prendono decisioni che poi possono avere una influenza ed una diretta emanazione nel processo legislativo italiano.
    Direi come fa spesso Mazzetta, "queste cose si decidiono in Italia non in Europa" è talmente lapalissiano che annulla la sua critica. E’ assolutamente normale che sia così.
    Stiamo eleggendo personalità politiche che devono portare avanti gli interessi dell’Italia in Europa, non persone che devono legiferare sull’Italia dall’Europa.
    E’ una differenza tanto evidente che mi sembra strano non sia stata adottata.
    Cmq entro rapidamente nel merito.

    1) Per ottenere finanziamenti dall’Europa è necessario scrivere e presentare un progetto credibile. Dopo l’erogazione dei fondi, sappiamo (come le inchieste di De Magistris hanno svelato) che spesso vengono spesi male o sperperati. La Calabria negli ultimi anni ha dovuto restituire all’Europa 10 miliardi di euro perchè non sono stati utilizzati. Pensa un pò. Avere un rappresentane italiano come De Magistris sarà un elemento in più per far sì che dall’Europa ci sia un controllo più efficace sull’utilizzo dei fondi pubblici europei.
    Sappiamo che è il ministero e gli enti locali (e privati) che li utilizzano, ma qui parliamo di "controllo" e "monitoraggio" e quindi possibilità di infliggere direttive e sanzioni.
    2) Tu scrivi , "promuovere consorzi è molto meno efficace che promuovere la co-generazione o incentivi che spingano alla formazione di consorzi". Mi sembra che ti contraddici. I consorzi servono proprio per analizzare e promuovere incentivi. Parli di tardo-statalismo ma qui si discute di consorzi "europei" non esclusivamente "italiani". L’Europa è piena di consorzi, alcuni possono essere poco utili, ma per lo sviluppo dell’energia rinnovabili mi sembrano necessari. 
    3) L’Idv ha dimostrato con "i fatti", proprio in questi giorni, di considerare il diritto internazionale, insieme ai diritti umani, come fattore principale delle politiche di immigrazione. Ha anche aggiunto che queste questioni si risolvono insieme in Europa, non possono essere i singoli stati italiani a fare quello che gli pare.
    Le indicazioni sul "come" verranno approfondite in sede europea, qui parliamo di dichiarazione d’intenti in un programma generale e sintetico.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 11 maggio 2009 11:58
    Elia Banelli

    "Di Pietro candida Di Pietro e una serie di funzionari presi qua e là da altri partiti e spacciati per “società civile”
    Questa frase mi sembra troppo semplificativa e non tiene conto della realtà effettiva.
    Nelle liste di Di Pietro ci sono "veri" candidati della società civile come l’ex pm Luigi De Magistris, il giornalista del Corsera Carlo Vulpio, Sonia Alfano, lo storico Nicola Tranfaglia, e anche l’ex hostess di Alitalia.
    Poi ci sono ovviamente esponenti dal passato politico come Gianni Vattimo, Leoluca Orlando o sindacale, come Zipponi, ma non per questo vanno delegittimati a priori, come oscuri burocrati nullafacenti.
    Le liste dell’Italia dei Valori sono assolutamente variegate e coprono diversi settori e ambiti della società civile.
    Mischiarle nel calderone e liquidarle con una breve frase riduttiva mi sembra davvero poco attinente ai fatti.
    Inoltre vorrei segnalare che l’IDV è l’unico partito a PRESENTARE UN PROGRAMMA PER LE EUROPEE", racchiuso in 12 punti essenziali, rispetto agli altri che PRESENTANO SOLO FACCE e CANDIDATI.



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Economia Cronaca Politica

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