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Elezioni e risultati | Sul dopo voto, sperando di non essere banale

Cosa possiamo dire, a commento di queste elezioni, che non suoni come scontato o inutile?
Poco. Gli italiani si stancano in fretta dei leader, passano da Renzi a Salvini in fretta.
Secondo: non votano secondo i diktat, i ricatti dei vari Juncker e nemmeno ascoltano i moniti di Scalfari.
 


Terzo: a furia di inseguire la destra sui temi della sicurezza (e del fisco, e delle politiche del lavoro), il Pd ha perso milioni di elettori. Qualcuno ne dovrà rendere conto, agli elettori.
Quarto: LEU alla fine è risultata una fusione a freddo dei partitini di sinistra e dei fuoriusciti dal Pd, la vecchia dittà. Poteva essere qualcosa di diverso, peccato.
Quinto: democrazia è alternanza, possibilità di scegliere e vedere che il proprio voto conta qualcosa. Che la democrazia non è altrove rispetto al Parlamento: in un Europa che non piace a nessuno, nelle stanze chiuse..
Sesto: a portare alla vittoria il M5S e Salvini (non la Lega, ma proprio Salvini) è stato anche il ripetere anti sistema, populisti, hacker russi .. Rispondere a quanti parlavano di povertà, disagio sociale, lavoro, case con i famosi diritti civili, biotestamento, legge Cirinnà è stato come gettare benzina sul fuoco.

Un'ultima cosa: non voglio più sentir parlare di voto utile, delle accuse da asilo Mariuccia avete votato LEU... avete votato no al referendum che ho sentito dai fan renziani nei giorni scorsi.
Siete adulti, assumetevi le vostre responsabilità, signori del nazareno.

Il paese si è spostato a destra, nel senso di valori, principi, ideali.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.107) 6 marzo 2018 19:55

    A caldo >

    E’ cresciuta l’affluenza di ritorno alle urne.

    DELUSIONE, rabbia e ripicca hanno indotto larga parte degli elettori a castigare, insieme al PD Renziano, una fetta del Governo e l’intera area di sinistra.

    FIN QUI nulla da eccepire sulla differente pagina aperta.


    Altra cosa è constatare che, in alternativa, sono saliti alla ribalta dei pimpanti leader che fanno ricordare il Matteo RENZI prima maniera.

    La PIOGGIA di annunci, proclami, promesse e slogan non è affatto una novità del 2018.

    Sperare nel futuro è più che lecito, purché la memoria del vissuto faccia sempre da filtro.

    SPECIE quando per far quadrare un BILANCIO dalle risorse risicate necessita tanta attenzione quanta oculatezza. Qualità che presuppongono specifica competenza e solida esperienza.


    Di certo non basta quella “carica” dirompente che trasuda da ogni “nuovo” giovanile condottiero.

    Non pochi sono i problemi da superare della Crisi – Atto Secondo pendente …

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