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 Home page > Tribuna Libera > Elezioni | È di mediocrità che questo paese sta affondando

Elezioni | È di mediocrità che questo paese sta affondando

Potrei fregarmene, in fondo "io speriamo che me la cavo" con il sottoscritto ha funzionato. Certo con molti errori che occorrerebbe una seconda vita per evitare, ma tutto sommato potrei anche ritenermi soddisfatto. Una cosa però di cui mi pento è quella di avere per decenni snobbato la politica, o meglio i politici; di essermene lavato le mani, di averli schifati in preda ad una sorta di "superiority complex", crogiolato nella illusione che in fondo per quello che ho fatto non devo dire grazie a nessuno. Tutta farina del mio sacco. Capirai che merito, proprio da vantarsi?!!

Poi, un carissimo amico mi ha coinvolto, seppur molto a malincuore, in una battaglia locale a difesa di principi sacrosanti quali la legalità, il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute. Dalla sera alla mattina, quasi "obtorto collo", mi sono ritrovato a confrontarmi a tu per tu con quel mondo che ho sempre tenuto alla larga come la peste. Alla fine mi è stata perfino proposta una candidatura in una lista civica locale, che ovviamente ho subito rifiutato. A tutto c'è un limite.

Questo per dire che basta pochissimo per diventare "politici" perché la mediocrità generale, che ho potuto toccare con mano da vicino, è una spinta formidabile anche per un assoluto dilettante come il sottoscritto.

Perché è di mediocrità che questo paese sta affondando. Basta seguire questa indecente campagna elettorale e i personaggi che sfilano ogni giorno sui media televisivi per averne piena contezza.

C'è un ottantenne, cristallizzato in una maschera di cera, che ripete le stesse parole e gli stessi gesti da oltre due decenni. Ha soltanto sostituito il "pericolo rosso" con il "pericolo grillino", ma le parole, i gesti e i concetti sono esattamente gli stessi. Persino i fogli che tiene in mano per darsi una patina di "competenza" o di improbabili approfondimenti tematici sono probabilmente gli stessi di allora. Il tutto condito dalle solite promesse che dalle dentiere e l'abolizione dell'ICI adesso abbracciano l'universo mondo, dalle pensioni minime a 1.000 euro, alle cure gratis per tutti cani compresi, via l'IVA, via il bollo sull'auto, il tutto racchiuso in una memorabile satira di Crozza. Un signore che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe messo alla berlina per quello che ha combinato e che invece da noi è considerato una "garanzia". Per chi lo sia è facile immaginarlo. Insomma un delirio con contorni comico-satirici sul quale converrebbe stendere un velo pietoso e che invece viene celebrato quasi fosse tutto normale.

Poi c'è il "rottamatore", che ha praticamente monopolizzato tutti i media e continua nel suo triste e demenziale " storitellum " del "tutto va ben madama la marchesa". Non passa secondo senza che non stigmatizzi l"incompetenza" dei grillini, proprio lui che ha fatto sorgere sospetti su chi gli ha dato la laurea in giurispudenza, dal momento che non conosceva neppure le modalità di svolgimento dei processi civili ed è stato pubblicamente sbertucciato da Travaglio. Una cosa che si impara al primo anno di studi. Proprio lui che ha fatto strabuzzare gli occhi ad un costituzionalista del calibro di Gustavo Zagrebelsky, in un memorabile confronto televisivo prima del referendum del 2016, che poi sappiamo come è finito. Ma in compenso lo abbiamo beccato a confutare, con un ardore solo pari alla sua incompetenza, il dott. Stefano Montari, uno scienziato degli impatti sulla salute causati dalle emissioni degli inceneritori; oppure beccato a tentare di ridicolizzare una famosa oncologa su un terreno a lui totalmente sconosciuto, senza il minimo pudore o senso autocritico. Adesso questo campione dell'incompetenza ha forgiato il suo motto elettorale: "Nostro avversario l'incompetenza", ovviamente riferita soprattutto al M5S, condita dalle solite battute da cabaret su "spelacchio" e i presunti disastri delle amministrazioni grilline a Torino e Roma, entrambe evidentemente perse dal PD per "manifesta competenza". Il Matteo Renzi pensiero si condensa in questa sua perla di saggezza : "Benedetto Croce diceva che la politica onesta è quella capace, e che l'incompetenza è tale anche se ci si pettina bene e si va in tv.... ". Abbiamo toccato con mano gli effetti prodotti dai "competenti " del PD, del tipo Madia o lady Etruria al secolo Maria Elena Boschi, per non parlare del resto della combriccola, ma sembra che tutti gli scandali scivolino via lisci come l'olio o come la falsa laurea del ministro dell'istruzione Valeria Fedeli. Comunque tanto per non farsi scavalcare dal suo sodale Silvio sul piano delle promesse anche Renzino non scherza, ma a dir poco clamorosa è la promessa di eliminare il canone RAI, quello che proprio lui ha voluto in bolletta su l'energia elettrica per farlo pagare anche a chi non ha una tv. Evidentemente anche la coerenza vuole la sua parte.

A chiudere la partita elettorale il M5S, dal momento che mi rifiuto di spendere parole sulle varie "ruote di scorta" a destra, sinistra e al centro, anche se un certo Matteo Salvini meriterebbe qualche considerazione in più. Pochi giorni fa "l'enfant prodige" che ha portato la Lega di Bossi dal 3% al 14%, l'ho sentito ribadire più volte con piglio ferreo e risoluto che le gambe della coalizione di centro destra sono tre, ovvero Lega, Forza Italia e Fratelli di Italia. Punto. Poi subito dopo esce da un incontro con Berlusconi e Meloni ad Arcore e "OK" per la quarta gamba, che dovrebbe raccogliere alcuni senza patria sotto un nuovo simbolo. Che esempio di risolutezza!!

A chiudere c'è il M5S di Di Maio, su di loro si sta abbattendo la scure dell'informazione e lo sberleffo ormai assurto a metodo sistematico di critica. Stampa e tv sono sincronizzati come orologi svizzeri sul "dagli all'untore ", una armonia che viene suonata da quasi tutti gli "opinion maker ", o presunti tali, che sfilano in quei caravanserraglio che ormai sono diventati i talk show televisivi, per lo più giocati nella quasi totale assenza di esponenti del M5S. Capita ogni giorno che in queste trasmissioni di "approfondimento" in vista della scadenza elettorale, oltre al conduttore che definire imparziale sarebbe utopistico, specialmente se parliamo di RAI, i cosiddetti ospiti siano nell'ordine: un esponente del PD, un esponente del governo generalmente del PD, un giornalista di Repubblica, quotidiano notoriamente molto vicino al PD, e in collegamento esterno magari il Sallusti di turno, tanto per non farsi mancare niente. Il tutto condito con report del tipo il porco, nel senso proprio dell'animale, che fruga tra i rifiuti a Roma e che fa il paio con il famoso "topo assassino" denunciato da Alessandra Moretti (PD). Difficile non pensare che qualcuno ce lo abbia portato di proposito.

Questo è il quadro disarmante che ci viene offerto quotidianamente. L'opinione pubblica è arcistufa di questo pantano e di questa politica delle promesse e delle illusioni, come dice Massimo Cacciari, peraltro condita da grande ignoranza e incompetenza.

Già l'opinione pubblica. Ma siamo proprio sicuri che ci sia una opinione pubblica in questo paese?

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