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Egitto: processi contro gli attivisti

 

Mahienour El Massry, una delle più note avvocate egiziane per i diritti umani (nella foto), è stata condannata da un tribunale di Alessandria a due anni di carcere per aver violato la legge sulle proteste del 2013 e quella sulle manifestazioni del 2014.

Stessa pena per l’attivista per i diritti dei lavoratori Moatassem Medhat. Addirittura tre gli anni comminati in contumacia ad Asmaa Naeim, Waleed El Amary, Ziad Abu El Fadl.

Per tutti il “reato” è di aver protestato pacificamente contro il trasferimento delle due isole egiziane di Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita.

Per quello stesso “reato” aveva trascorso oltre 100 giorni in carcere Ahmed Abdullah, esponente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, l’Ong che fornisce consulenza ai legali della famiglia Regeni.

Contro il verdetto sarà presentato appello.

Si è svolto al Cairo un altro atteso processo contro 25 imputati, tra i quali il noto attivista per i diritti umani Alaa Abdel-Fattah (“il detenuto di tutte le epoche”, protagonista della rivoluzione del 2011), che sta già scontando una condanna a cinque anni per aver partecipato a una protesta illegale nel 2013.

Gli imputati – tra i quali l’ex presidente Mohamed Morsi – sono stati tutti condannati per aver offeso la magistratura tramite espressioni ingiuriose e istiganti alla violenza. Alaa dovrà pagare una multa di 30.000 sterline egiziane.

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