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Egitto Tesori sommersi alla Venaria Reale

Dieci anni di lavoro raccontati in un’esposizione che si snoda attraverso le sale delle scuderie juvarriane alla Reggia di Venaria su 5.000 metri di superficie; curata da Franck Goddio e allestita da Robert Wilson, la mostra dal 7 febbraio al 31 maggio 2007 è al suo unico appuntamento in Italia, da cui proseguirà a Yokohama e poi tornerà ad Alessandria dove sarà allestito un museo permanente.

Dal 7 febbraio al 31 maggio 2009 è aperta alla Reggia di Venaria Reale la mostra Egitto Tesori sommersi. Siamo andati all’anteprima per la stampa e abbiamo intervistato Alberto Vanelli, Direttore della Venaria Reale che ci ha raccontato la mostra e le suggestioni che la scenografia e i reperti creano nei visitatori.

Un impianto scenografico portentoso: dall’oscurità in cui gigantesche statue giocano il ruolo di antichi testimoni, fino alle ultime sale che espongono reperti più piccoli e manufatti di uso quotidiano, in cui le teche di vetro sono sostituite da sottili veli di tulle. Scenografia, luci e musica (firmata da Laurie Anderson) per ricostruire l’emozione di un mondo sommerso: un’esperienza a cavallo fra scienza e teatralità.

“Con questa atmosfera Bob Wilson ha voluto ricostruire l’ambiente subacqueo. - ci racconta Alberto Vanelli - Alessandria d’Egitto ed Heraklion, il suo porto, da cui questi reperti provengono, oggi sono una città sommersa. Per questo motivo, il regista ha voluto ricostruire un’atmosfera sottomarina: l’ingresso è un’area bianca in cui l’acqua non è molto profonda, mentre nelle successive sale si scende sempre più in profondità.


La presentazione degli oggetti, attraverso un tessuto di tulle anziché una vetrina, rende l’idea del mondo sommerso. È ciò che vede l’archeologo che scendendo in profondità scopre i reperti.”

All’incirca vent’anni fa, all’inizio degli anni novanta, si pensava di conoscere quasi tutto delle antichità egizie. Fatto curioso che all’improvviso sia emersa una tale quantità di reperti completamente nuovi.

“Promossa dalla Francia e dalla Hilti Foundation, negli anni novanta parte una spedizione per recuperare una nave di Napoleone – prosegue Vanelli - affondata nei pressi del delta del Nilo. Nel tentativo di recuperare questa nave, gli archeologici scoprono che sul fondale si trova un’intera città. Oggi, dopo circa un ventennio di scavi in un cantiere archeologico sommerso, sono stati portati alla luce reperti di grandi dimensioni e oggetti che tracciano la vita quotidiana nei secoli antecedenti e successivi alla nascita di Cristo, periodo in cui Alessandria era forse la più importante città del Mediterraneo, crocevia delle civiltà egizia, greca e romana. Un insieme straordinario di esperienze religiose, artistiche e culturali.



Dopo il recupero di queste opere, fra la fine degli anni novanta e il duemila, si è organizzata questa mostra che ha iniziato un tour mondiale: Parigi, Berlino, Madrid, ora La Venaria e poi sarà la volta di Yokohama in Giappone. Da questa ultima tappa definitiva, il materiale ritornerà ad Alessandria d’Egitto dove sarà allestito un museo permanente della cultura egizia, greca e romana di Alessandria.”

Su www.contesti.eu, uno speciale completo della mostra con il filmato dell’intervista, immmagini e schede tecniche.

La Mostra: Dove

Scuderie juvarriane della Reggia di Venaria (Torino)

Orari

Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9 - 18.30

Sabato: ore 9 - 23

Domenica: ore 9 - 20
Lunedì: chiuso (tranne i Festivi)
Ultimi ingressi: 1 ora prima della chiusura
 

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