ENI ed Egitto: rapporti ottimali sotto il segno della "formula Mattei"
L'ENI è stata fondata nel 1953 e già l'anno dopo metteva piede in Egitto. A significare i rapporti strettissimi che ci sono tra Italia ed Egitto e a confermare il fatto che alla fine dei conti è forse più l'Italia ad aver bisogno dell'Egitto che il contrario.
La formula Mattei continua ad essere quella sostanzialmente applicata tra Italia ed Egitto, così come con altri Paesi. Così Mattei: "Io penso che noi dobbiamo andare verso un rapporto diverso nel mercato petrolifero, l'ENI ha iniziato una nuova formula che è quella di pagare i diritti che pagano gli altri e interessare il Paese al 50% nella produzione, sviluppo delle proprie risorse, ci dovrà essere il rapporto diretto tra il Paese produttore e il Paese consumatore senza alcun intermediario in mezzo". Interessante sul punto vedere la sezione pagamenti che l'ENI effettua ai vari governi per l'esercizio della propria attività. Dal 2016 c'è stato un costante incremento come si può vedere dai grafici che ora seguiranno dove l'Egitto è passato dalla fascia compresa tra i 50 e 250 milioni, per arrivare a quella di poco superiore ai 500 milioni. Si va verso quota 1 miliardo?
2016
2017
2018
2019
In cosa consistono i pagamenti? Così l'ENI nel suo documento con una serie di FAQ esplicative:
"Sono inclusi i pagamenti, in denaro e in natura, eseguiti in relazione allo svolgimento delle attività di esplorazione, prospezione, ricerca, sviluppo ed estrazione di petrolio (compresi i condensati) e gas naturale. Sono esclusi i pagamenti relativi alle attività di raffinazione, liquefazione di gas naturale (GNL) e gas‐to‐liquids e altre attività downstream. Nel caso di progetti integrati, qualora non sia previsto un cut‐off contrattuale che attribuisca un reddito identificabile alle attività estrattive, i pagamenti fatti ai governi non sono oggetto di ripartizione su base convenzionale ma sono indicati al 100%".
Cosa si intende per Governo?
"Con il termine Governo si fa riferimento a qualsiasi autorità nazionale, regionale o locale di uno Stato membro dell'Unione Europea o di uno Stato Terzo (compresi Ministeri, organismi governativi e agenzie) nonché le imprese su cui i predetti soggetti pubblici esercitino "un controllo analogo a quello previsto dalla direttiva 2013/34/UE ai fini dell'obbligo di redazione del bilancio consolidato”.
Quali tipi di pagamenti sono inclusi?
"La presente Relazione comprende i pagamenti ai governi, in denaro e in natura, fatti dalla Capogruppo Eni SpA, dalle società controllate consolidate e dalle società proporzionalmente consolidate (joint operations) ai sensi degli IFRS. Per pagamenti si intende ogni importo in denaro o in natura versato nell’esercizio finanziario in relazione allo svolgimento delle attività che ricadono all’interno del perimetro della normativa. Per i pagamenti in denaro, il criterio di rilevazione è per cassa. Nel caso dei pagamenti in natura, regolati con la consegna del prodotto (diritti di produzione, tax oil e laddove applicabile le royalties), essi sono riportati secondo il criterio della competenza economica. I pagamenti in natura sono convertiti in equivalente valore monetario corrispondente al valore di mercato, secondo le regole stabilite dal relativo contratto minerario, e sono riportati in entrambe le configurazioni, volume e valore monetario".
Non si vuole entrare nel merito dell'operato dell'ENI in Egitto. Gli incrementi dei fondi sono pressoché dovuti all'incremento dell'attività di esplorazione, di ricerca e alle nuove scoperte, si presume. Quello che qui interessa è solo una questione. Su cui continuiamo a sollevare un costante interrogativo. Quindi, continuiamo a riproporlo. Ma in cosa consiste questa non piena potenzialità dei rapporti economici, commerciali, di business, geopolitici e quant'altro, tra Italia ed Egitto?
mb
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