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E-book e Grillo: Italia rivoluzionaria in politica ed in letteratura

Il XXV Salone del Libro si è svolto in questi giorni a Torino, e per la prima volta ci si accorge in Italia, del suo potenziale proprio nella lettura e nello sviluppo dell’editoria elettronica, e-book. Certo in questo progetto innovativo, un grande aiuto lo si deve al colosso Amazon - con il suo stand di ben superiore a 100 metri quadrati - che la sua piattaforma contribuisce di gran lunga alla diffusione della lettura non cartacea ma con mezzi elettronici. Il Salone del Libro di Torino, in occasione dell’edizione 2012, dedica una serie di dibattiti e workshop proprio all’editoria elettronica, nel Salone che da sempre viene considerato il massimo dagli espositori internazionali.

Si è parlato di una tavola Rotonda dal titolo “Vivere in rete”: le mutazioni indotte dalle tecnologie digitali con la partecipazione e la cura del Politecnico di Milano, Cefrei e Salone del Libro. Tutti grandi nomi dell’Editoria Italiana collegati al settore dell’ICT. Finalmente dopo anni di sofferenza, il settore o pianeta nuovo dell’Information Comunication Technology, si unisce anche alla lettura, ampliando di gran lunga i suoi contenuti. Si unisce quindi la tecnologia elettronica alla cultura, dando vita a qualcosa di innovativo nell’apprendimento di nuovi contenuti con l’e-book. Crescono così anche in Italia i numeri dell’editoria elettronica, così come la politica con il nuovo movimento introdotto da Beppe Grillo con i suoi simpatizzanti detti “Grillini”. 

Facendo una statistica sul mercato dei libri, si è rilevato che il mercato tradizionale ha avuto un calo notevole nell’anno 2007 sino al 2009, per poi risalire progressivamente di fatturato nel 2010 e decrescere di nuovo nel 2011. Parallelamente negli anni 2007-2011, il mercato dell’eCommerce comincia a svilupparsi inizialmente del 40%, sino a raggiungimento del 48% nell’anno 2011. Dal 2009 si uniscono insieme eCommerce più e-book e quindi il mercato dei libri viene totalmente sconvolto e rivoluzionato raggiungendo nel 2011 un fatturato di ben 12 milioni di euro. Con una percentuale che varia dall’1% iniziale del 2007 sino a raggiungere il 4,5% del 2011. (Dati dell’Osservatorio Politecnico di Milano).

Questi dati vengono ancora una volta confermati anche da AIE, Associazione Italiana Editori, anche rispetto al numero dei titolo digitali disponibili attualmente su mercato. Vengono triplicati sia il numero dei titoli, che i vari formati disponibili, (ePub, pdf etc), da maggio 2011 sino ad oggi maggio 2012. L’Italia, quindi, rispetto al mercato estero, paragonabile a quello di Francia o Germania, ha ancora tassi di crescita inferiori, ma si sta notando con certezza che nell’ultimo anno sta facendo passi da gigante per mettersi in competizione sicuramente con gli altri paesi dell’Europa. La strada da percorrere è ancora lunga, ma non bisogna di certo scoraggiarsi di fronte all’applicazione di nuove tecnologie, poiché la cultura ripaga sempre, bisognerebbe soltanto diminuire il prezzo dell’e-book per renderlo accessibile a tutti, anzi lo scrittore dovrebbe come il professore essere stipendiato dallo stato, così ogni essere umano avrebbe la possibilità di apprendere o studiare gratis. Forse un’utopia? Basterebbe soltanto una sana volontà politica.

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