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Doriana Goracci

Doriana Goracci

Sono una blogger in copy left da molti anni e mi piace impegnare parte del mio tempo nel giornalismo partecipativo, usando il cestino-come mezzo- per raccogliere quelle piccole e preziose cronache di vita, spesso sotto traccia.

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  • Primo articolo giovedì 08 Agosto 2009
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Ultimi commenti

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.135) 28 novembre 2022 16:49
    Doriana Goracci
    Ve la ricordate Agitu Ideo Gudeta e La Capra Felice? L’ultimo aggiornamento ve l’ho fatto il 14 febbraio di questo anno. Ne aggiungo un altro è la “Lettera aperta” di un gruppo di persone appartenenti alla comunità etiopica in Italia : Giustizia per Agitu Gudeta: il delitto e la pena Lettera aperta al Tribunale di Trento e alla società italiana
    Giustizia per Agitu Gudeta
    Iniziamo con le parole di Bethlehem Gudeta, sorella maggiore di Agitu (*) fatteci pervenire a nome della famiglia Gudeta:
    «sappiamo quanto ciascuno di noi è rimasto colpito per la sua tragica orribile morte, quanta sofferenza ha arrecato alla sua famiglia, agli amici in giro per il mondo e a tutte le donne del mondo di ogni età.
    Questo assassino è ricorso in appello per stare meno tempo in prigione e la data del processo è fissata per il 5 dicembre 2022. Ricorre come se non avesse fatto nulla a lei, alla sua famiglia e ai suoi amati amici italiani. Chiede di ridurre il tempo di permanenza in carcere, in realtà, merita più anni di prigione, affinché prenda lezione del suo brutale atto. Inoltre chi può garantire che non faccia su altre donne lo stesso atto che ha compiuto su mia sorella? Vi prego di stare con la sua famiglia e di opporsi all’appello previsto per il 5 dicembre. Grazie a tutti».
    Siamo un gruppo di persone appartenenti alla Comunità Etiopica in Italia alle quali, come una moltitudine di italiani, sta a cuore la vicenda della compianta Agitu Gudeta.
    Il prossimo 5 dicembre 2022 il Tribunale di Trento deciderà in appello sulla richiesta di mitigazione della pena avanzata dall’ imputato, già condannato in prima istanza a 20 anni di carcere.
    Facciamo nostra la preoccupazione della famiglia di Agitu che ritiene profondamente ingiusta una eventuale revisione al ribasso della pena.
    Per questo abbiamo sentito il dovere di rivolgere la presente lettera al tribunale di Trento. Affidiamo l’appello della famiglia Gudeta anche a tutta la società italiana in generale e in particolare a quelle persone delle istituzioni, della cultura, dell’informazione, dell’imprenditoria, del terzo settore e di tutti gli altri che hanno avuto l’opportunità di conoscere in vita Agitu. Chiediamo loro di esprimere un cenno di vicinanza ai familiari in questo delicato momento.
    Seppur rammaricata per la non congrua durata della pena, la famiglia Gudeta ha accolto la sentenza di primo grado, prendendo atto che è stata inflitta la massima pena prevista dalla legge per lo specifico reato: quindici anni e otto mesi per l’omicidio e solo quattro anni e quattro mesi per la violenza sessuale.
    La legge deve punire questi crimini in modo che l’omicida comprenda l’irreversibilità del dolore e della sofferenza che ha causato ad altri e prenda piena consapevolezza delle conseguenze arrecate dalle proprie azioni anche su sé stesso. La strada da percorrere non può essere quella della riduzione della pena mentre è ancora vivo e presente il dolore e l’angoscia per la perdita di questa cara sorella. Nutriamo un grande rispetto per la magistratura italiana e attendiamo con fiducia il giudizio che sarà emesso all’udienza del 5 dicembre prossimo.
    In occasione della giornata mondiale contro le violenze sulle donne chiediamo di unirvi a noi in segno di solidarietà alla famiglia di Agitu.
    e io l’ho aggiunto qui: In memoria di Agitu Ideo Gudeta
    il minimo che pottessi fare per la mia Amica su Facebook.
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.51) 25 novembre 2022 16:34
    Doriana Goracci

    oggi è stato pubblicato un articolo, credo scritto poche ore fa https://www.aljazeera.com/news/2022/11/25/why-are-some-iran-fans-protesting-world-cup-explainer E’ molto esplicativo per quanto accade ed è accaduto in Iran: "Ci sono recentissimi e attuali video. Il titolo tradotto è Perché alcuni tifosi iraniani stanno protestando ai Mondiali? La presenza dell’Iran ai Mondiali ha attirato maggiore attenzione sul Paese dove continuano le proteste antigovernative." non dando niente per scontato...
     

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.152) 3 ottobre 2022 13:36
    Doriana Goracci

    dalla mia pagina Facebook, quanto ho scritto, apprendendo la notizia https://www.facebook.com/doriana.goracci NON RIESCO AD ANDARMENE DA QUI, è Alessia nella foto e le sue parole al 28 settembre, dall’ Iran: ’Siamo molto preoccupati. Ci ha chiamato piangendo, chiedendo aiuto’. E’ una travel blogger, in uno dei suoi ultimi post: ’Non riesco ad andarmene da qui’.È stata arrestata mentre festeggiava il suo compleanno Alessia Piperno, romana, fermata a Teheran.Stamattina vi chiedevo di condividere il più possibile, per aiutare il movimento delle Donne in Iran. Ora mi accodo alla supplica di questo papà, aiutiamola Valentina a farla tornare...diamo almeno un passaggio sulle nostre pagine di Facebook.

    • VI PREGO ANCHE IO dal 28 settembre non si sa più niente di lei...
      Condivido dall’ Ansa e tutto quello che sto scrivendo lo metto come aggiornamento al mio ultimo post sulle donne in Iran. Questo posso fare...https://www.agoravox.it/Iran-donne-cani-e-altri.html
      L’uomo, titolare di una libreria nel quartiere Tuscolano di Roma, ha ricevuto diversi attestati di solidarietà per la vicenda. Il viaggio in Iran di Alessia Piperno era uno dei tanti che la ragazza continuava a fare ormai da sette anni, da quando aveva deciso di diventare una travel blogger molto conosciuta sui social.
      In uno degli ultimi post sulla sua pagina Instagram, scritto proprio dall’Iran, Alessia faceva un lungo ragionamento sulla situazione nel Paese spiegando che la "decisione più saggia" sarebbe quella di lasciare il Paese ma - scrive - "non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai". "E non lo faccio per sfidare la sorte - continua - ma perché anche io ora sono parte di tutto questo". Successivamente, cinque giorni fa nel giorno del suo trentesimo compleanno, annunciava di aver deciso di andare in Pakistan con il sogno di ricostruire un villaggio."Siamo molto preoccupati, la situazione purtroppo non va bene. Siamo contatto con Unità di Crisi della Farnesina che ha attivato tutte le procedure del caso". Così all’ANSA Alberto Piperno, il padre di Alessia . "Dopo la telefonata dal carcere di ieri da parte di Alessia non abbiamo più avuto altre notizie, non l’abbiamo più sentita", aggiunge."In questo momento non possiamo parlare, ci dispiace, è un momento delicato". Sono queste le parole di uno dei dipendenti della libreria della famiglia di Alessia Piperno. Nella libreria di famiglia, nel quartiere Tuscolano a Roma, si respira preoccupazione: è aperta come ogni giorno ma all’interno i titolari preferiscono non parlare con i giornalisti così come consigliato loro. All’interno del negozio c’è solo la mamma della ragazza.Segue su https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/10/03/ragazza-italiana-arrestata-in-iran-lappello-del-papa-su-fb_3afb7315-21cc-46b6-b40a-85fa1af19505.html
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.13) 24 settembre 2022 16:28
    Doriana Goracci

    Grazie, per aver commentato, risposto...CIAO !

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.79) 23 settembre 2022 19:33
    Doriana Goracci

    AGGIORNAMENTO, LEGGETE BENE FINO IN FONDO: Sono almeno 50 le persone rimaste uccise nella repressione delle proteste in Iran.Le manifestazioni sono seguite alla morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta mentre era sotto la custodia dalla polizia morale per non aver indossato correttamente lo hijab.Lo ha reso noto oggi l’ong Iran Human Rights (IHR) che ha sede ad Oslo. Migliaia di persone hanno manifestato oggi in tutto l’Iran venerdì in occasione di contro-manifestazioni pro-velo promosse dal governo, dopo una settimana di sanguinose proteste per la morte di Mahsa Amin. E oggi migliaia di persone sono scese in piazza a sostegno dell’hijab e di un codice di abbigliamento conservatore in contro-manifestazioni sostenute dal governo a Teheran e in altre città tra cui Ahvaz, Isfahan, Qom e Tabriz. "La grande manifestazione del popolo iraniano che condanna i cospiratori ei sacrileghi contro la religione è avvenuta oggi", ha affermato l’agenzia di stampa iraniana Mehr. L’imam Seyed Ahmad Khatami ha dato il tono alle preghiere settimanali a Teheran, esortando "la magistratura ad agire rapidamente contro i rivoltosi che brutalizzano le persone, danno fuoco alle proprietà pubbliche e bruciano il Corano". "Sostenere la fine del velo è fare politica alla maniera americana", cantavano i fedeli, che tenevano in alto i cartelli ringraziando le forze di sicurezza e condannando le donne che hanno bruciato l’hijab in pubblico.@ANSA


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