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Doriana Goracci

Doriana Goracci

Sono una blogger in copy left da molti anni e mi piace impegnare parte del mio tempo nel giornalismo partecipativo, usando il cestino-come mezzo- per raccogliere quelle piccole e preziose cronache di vita, spesso sotto traccia.

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  • Primo articolo giovedì 08 Agosto 2009
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Ultimi commenti

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.55) 11 febbraio 2018 18:28
    Doriana Goracci

    dalla mia pagina fb:

    quella che vedete nelle foto è Jessica Valentina Faoro nel 2015 e nel 2013, avevo capito che amava la musica e sapeva anche cantare bene, pure senza musica. Sono foto che ho fermato da due video che sono nella pagina del padre Stefano Faoro a cui avevo chiesto amicizia due giorni fa: siamo stati al telefono per più di 1 ora. La nostra conversazione spero sia stata per entrambi utile e di conforto: ...sua figlia è stata uccisa a coltellate in maniera atroce a Milano all’alba del 7 febbraio, poche ore prima aveva mandato al padre un messaggio su Whatsapp alle 13.06 : “Hai visto papà, ho i capelli lisci. Ti piaccio?”... Ho saputo che il cane di Jessica si chiamava Zen ma nessuno sa che fine abbia fatto, ho saputo molte altre cose che avevo intuito fortemente e le ho sapute da un uomo, anche se questo vi sembrerà strano. Confermo che Jessica amava gli animali e la musica, confermo che era una ragazza dolcissima, confermo l’amicizia con suo padre, nel bene di chi non c’è più e di chi c’è ancora, che chieda aiuto che si faccia aiutare che si tratti con amore ogni persona, a maggior ragione se è tanto giovane e sola.La vita di questa ragazza è stata molto complicata fin dai primi anni, come quella dei suoi genitori, e non è certo una conversazione fiume che può spalancare il mondo ma a me ha aperto una finestra, come tante volte mi è accaduto nella vita, un po’ per caso un po’ perchè l’ho voluto. Grazie FB se a volte servi anche a questo, grazie di essere tra le poche persone amiche di Stefano Faoro. che non reclama nessun diritto, solo quello di rispettare la sua piccola Jessica. I video sono su you tube, era presente nell’ultimo e lei felice di fare quello che amava. Mi ha detto che le piaceva tanto anche nuotare. Ecco il mare...a Milano manca, Jessica sicuramente manca anche a suo padre che dovrà riconoscerla presto, viva come non mai nei suoi ricordi.

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.171) 9 febbraio 2018 17:50
    Doriana Goracci

    quella che segue è un’intervista di oggi de il Giorno a Stefano Faoro, il padre di Jessica Valentina, quello che a migliaia ci siamo chiesti dove fosse...Ho messo un’altra foto del suo profilo perchè quella sul sito sopra è davvero brutta e sembra il duce, Jessica avrà ripreso qualcosa anche del padre, credo, era non solo dolce ma bella e ripeto amava gli animali e spero che la mia proposta di andare ai suoi funerali con il cane a Milano, si avveri. Verrà signor Stefano Faoro? Avete lo stesso sorriso.
    L’ultimo messaggio Jessica glielo ha inviato su Whatsapp. «Martedì alle 13.06. “Hai visto papà, ho i capelli lisci. Ti piaccio?”, così mi ha scritto. Da circa un anno comunicavamo solo via chat e via messaggio». Quella notte sarebbe stata uccisa. Lo racconta e si commuove, Stefano Faoro, padre di Jessica, autista Atm della metropolitana 2, consapevole del fatto che sia ormai troppo tardi per riallacciare un rapporto con quella figlia «che non ho seguito come avrei voluto e che ora era diventata una donna. Ho fatto degli sbagli, ho le mie colpe e lo riconosco. Ma posso dire che se, in una situazione difficile come la nostra, si ha la sfortuna di non trovare la persona giusta - e parlo di assistenti sociali - è difficile risollevarsi». Mette in fila pensieri, si lancia in una riflessione a ruota libera mescolando una storia familiare burrascosa, il presente tragico e gli auspici futuri («chi ha ucciso mia figlia deve pagare il conto, senza sconti»). Nella testa un pensiero fisso: «Mia figlia non c’è più».
    Conosce Alessandro Garlaschi?
    «Eravamo colleghi ma il suo nome non mi dice nulla, non ci frequentavamo. L’avevo incrociato di sicuro perché il volto, a guardare la foto, non mi è nuovo».
    È un caso, quindi, che sia stato un suo collega (Garlaschi è un conducente del tram 15, ndr) a uccidere sua figlia?
    «Mia figlia aveva degli amici a Rozzano e prendeva spesso il tram 15 per raggiungere il paese. Non mi è difficile immaginare che Garlaschi ne abbia approfittato. Jessica era una brava ragazza, dolce, non deve aver percepito il pericolo. Saputo che lei era alla ricerca di un posto in cui vivere e di un lavoro, lui le deve aver offerto ospitalità in cambio di un aiuto in casa».A quanto pare, Garlaschi sostiene di aver usato il coltello per difesa. Che ne pensa?
    «Oltre dieci coltellate non sono una difesa. È omicidio, punto. Non me la prendo solo con lui ma anche con la moglie: troppo remissiva, senza carattere. È andata via di casa lasciando solo il marito con mia figlia e sapendo che soggetto fosse».
    Come mai il rapporto con sua figlia si era deteriorato?
    «Mia figlia non ha avuto una vita facile. Io e la mia ex moglie ci siamo divisi tanto tempo fa, lei (così come il fratello, ora neomaggiorenne) ha vissuto fin da piccolissima tra famiglie affidatarie e comunità. Era stanca, scappava di continuo. L’anno scorso, l’ultima volta che ci siamo visti, abbiamo litigato perché io mi ero accorto che chattava con uomini più grandi e l’avevo ripresa. Era stata fidanzata anche con un ragazzo che era stato in carcere, più volte le avevo detto di “tornare sulla strada giusta”. Non sapeva nemmeno lei cosa volesse. Da allora non ci siamo più visti ma lei mi scriveva. Lo scorso 2 aprile, il giorno del mio compleanno, mi ha mandato un messaggio di auguri subito dopo mezzanotte. “Auguri. Sono stata la prima, vero?”, ed effettivamente era stata la prima».
    Avrebbe voluto portare a casa con sé Jessica e il fratello?
    «Sì. Nella casa in cui ora vivo avevo cominciato a realizzare un soppalco, una stanza sopralevata, per accogliere i miei figli che ora da maggiorenni sono considerati “autonomi”. Il mio rammarico è aver perso gli anni della loro crescita, ora col maschio sto cercando di recuperare. Jessica era già una donna, non sono riuscito a recuperare il rapporto con lei. Tante volte in passato avevo chiesto di poterli vedere di più (potevo farlo una volta ogni due mesi, dentro una stanza). È andata così... Ma ora chiedo a tutti di non diffondere notizie che fanno male».
    Quali?
    «Ho letto parole dure su di me, giudizi su cosa avrei dovuto o potuto fare. Qualcuno ha anche insinuato che mia figlia “si vendesse”. Invito ad avere maggiore rispetto in questo momento straziante».
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.245) 8 febbraio 2018 14:15
    Doriana Goracci

    da la Repubblica: " La scena di fronte alla quale si sono trovati i poliziotti delle volanti, della scientifica e della mobile quando sono entrati nel microappartamento di Garlaschi era agghiacciante. Il povero corpo è stato trovato per metà infilato in un borsone infilato sotto il divano letto. Evidenti erano i tentativi maldestri di far sparire il cadavere.Il provvedimento di fermo è stato motivato dalla pm in una trentina di pagine nelle quali si ricostruisce, la dinamica del delitto secondo la quale, dopo una prima coltellata allo stomaco, la ragazza sarebbe stata colpita con altre al petto. Più di dieci, in totale i colpi inferti. La diciannovenne, è stato anche ricostruito, era mamma di una bimba di tre anni che le era stata tolta e data in adozione. Dopo essere entrata e uscita da varie comunità, era arrivata a vivere nella casa della coppia, in via Brioschi, perché aveva bisogno di un posto letto e ripagava l’ospitalità sbrigando le faccende domestiche."

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.245) 8 febbraio 2018 11:13
    Doriana Goracci

    AGGIORNAMENTO Sembra che Jessica pagasse una piccola cifra per vivere lì. Era arrivata una decina di giorni fa da una comunità per ragazze madri, dopo avere partorito un bimbo che aveva deciso di dare in adozione. Era figlia di un collega del tranviere Alessandro Garlaschi, di 39 anni, in carcere per averla uccisa a coltellate e poi aver tentato di bruciare il corpo di Jessica Valentina Faorio, 19 anni: si trova da questa notte nel centro osservazione neuropsichiatrica all’interno del centro clinico ed è sorvegliato a vista. Per tutto il giorno la Scientifica ha fatto la spola tra la palazzina e il locale pattumiera, al centro del cortile, dove probabilmente ha provato a nascondere anche l’arma del delitto, un coltello, che non è ancora stato trovato.Dall’ ANSA

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.62) 29 gennaio 2018 16:53
    Doriana Goracci

    con tanto rispetto e un grazie grande grande trascrivo i risultati ottenuti da USB oggi 29 gennaio, dopo il corteo , e malgrado fossero un centinaio le persone presenti...migranti inclusi. Tre i risultati ottenuti nella riunione dai braccianti Usb:
    1) da domani, martedì 30 gennaio, tutti i residenti della vecchia struttura distrutta dalle fiamme avranno la possibilità di iscriversi all’anagrafe dei vari comuni nel registro dei residenti, possibilità fino a oggi negata.
    2) mercoledì 31 gennaio personale della questura di Reggio Calabria e del commissariato di Gioia Tauro sarà sul luogo della tendopoli andata a fuoco per risolvere il delicato problema dei documenti andati in cenere nell’incendio. Ai richiedenti sarà rilasciata una dichiarazione di smarrimento al fine di ottenere duplicati di documenti e certificati.
    3) Sarà fissata al più presto una riunione del tavolo permanente istituito dopo le battaglie dell’Unione Sindacale di Base al fine di risolvere le questioni abitative e lavorative dei braccianti. All’incontro sono stati invitati a partecipare i sindaci e gli imprenditori della Piana di Gioia Tauro. Un passo importante, perché il tavolo dopo una prima riunione non si era mai più riunito.


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