Dopo gli attentati di Parigi, la corsa dei giovani francesi per arruolarsi nell’esercito: 1.500 nuove domande ogni giorno

Dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre, i giovani francesi sembrano aver intrapreso una vera e propria corsa verso la vita militare. La difesa ha tenuto nascosti questi dati durante i giorni di lutto nazionale.

Il colonnello Eric Lapresle, capo Ufficio marketing e comunicazione per il reclutamento nell'esercito, afferma che il "fenomeno è totalmente inedito". Le richieste di reclutamento pervenute al sito sengager.fr sarebbero circa 1.500 al giorno, la media francese si attestava attorno alle 200 gionaliere, dato poi salito a 500 dopo gli attentati di gennaio alla redazione di Charlie Hebdo e l'Hyper Cacher. 

Proprio dopo gli attentati di gennaio, Hollande decise di mantenere molti dei posti di lavoro che stavano per essere tagliati. Non solo, sono aumentati anche i reclutamenti, che sono saliti a 15.000 unità rispetto alle 10.000 del 2014. Dopo gli attentati del Bataclan, Francois Hollande ha deciso di mantenere tutto il personale della difesa. L'esercito prevede di aumentare a 16.000 le assunzioni nel 2016.

Il colonnello Lapresle spiega che anche la campagna pubblicitaria diffusa dall'esercito non ha dato questi risultati: nel 2014 le richieste erano circa 130 al giorno, per salire a 300-400 nei periodi in cui venivano trasmessi gli spot; a inizio 2015, dopo gli attentati, il numero è salito a 500 richieste giornaliere, per aumentare a 800 in periodo di campagna pubblicitaria.

Quindi nel 2015 sono previste circa 160.000 candidature, rispetto alle 140.000 del 2014, di questi, secondo le statistiche, circa 60.000 dovrebbero passare i test di valutazione (fisici, medici e psicologici). In seguito 35.000 circa saranno dichiarati idonei e "solo" 16.000 saranno inseriti nei ranghi dell'armata di terra francese. 

Foto: USAFE AFAFRICA/Flickr