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Diritti Umani | Sinti, Rom e immigratiuniti: un successo le manifestazioni di Gallarate e Varese

E' stata un successo la mobilitazione in difesa ed affermazione dei "diritti umani" svoltasi, il 10 dicembre 2018, a Gallarate e Varese. Almeno 250 cittadini, con un corteo pacifico e combattivo, hanno ricordato il 70° anniversario della "dichiarazione dei diritti umani fondamentali ed universali: Associazione Nazione Rom (Anr), il Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti (RSC), Cittadini Italiani ed Immigrati, Varese Società Civile, Nazione Umana, Sharazade - Cultura e Spettacolo Senza Frontiere, Ballafon Società Cooperativa Sociale, Coop Lotta Contro l'Emarginazione Varese, Coordinamento Migranti varese, Arcigay Varese, Amnesty Varese, Un'altra Storia Varese, Potere al Popolo, Conosciamoci: stranieri a Varese, Intersos, Varese Possibile, Filmstudio '90, ActionAid Varese - Gruppo Locale, Cgil, l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Varese Roberto Molinari ed il Senatore Alessandro Alfieri, si sono uniti marciando nel centro della città.

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SINTI ROM IMMIGRATI UNITI E SOLIDALI PER I DIRITTI UMANI

La giornata era iniziata alle 11.30, in Prefettura di Varese, quando Marcello Zuinisi, legale rappresentante ANR, ha incontrato il Capo Gabinetto Gaetano Losa, al quale è stato consegnato un documento, con il quale è stato richiesto il COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE DI GALLARATE PER PER RAZZISMO, VIOLAZIONE DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA E DEGLI ACCORDI QUADRO STRUTTURALI EUROPEI.

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Il 30 novembre 2018, si era tenuto un incontro tra una rappresentanza dei RSC di Gallarate ed il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica della Provincia di Varese, al quale hanno partecipato ANR, Terry Ferrari e Giuliano Casagrande in rappresentanza delle famiglie Sinti di Gallarate, il Sindaco Andrea Cassani, il Prefetto Enrico Ricci, il Questore Giovanni Pepè, il Comando Provinciale dei Carabinieri rappresentato dal Colonnello Claudio Cappelli, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza rappresentata dal Generale Marco Lainati e l'Avvocato Pietro Romano.

 

 

Nell'incontro erano state prese due decisioni: 1) supporto e sostegno immediato alle famiglie con fragilità e conseguente trasferimento in strutture di accoglienza 2) convocazione incontro c/o il Comune di Gallarate con Autorità di Gestione dei Fondi Strutturali Europei stanziati c/o la Regione Lombardia per programmare percorsi di inclusione duratura per tutte le famiglie sgomberate.

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Il Sindaco di Gallarate Andrea Cassani successivamente, si è reso,protagonista di autentiche irresponsabilità istituzionale con gravi violazioni di legge.

Le famiglie di Cittadinanza Italiana ed Etnia Sinti sono state trasferite, nella stessa serata del 30 novembre, c/o il Grand Hotel di Somma Lombardo, al quale è arrivato ordine di accoglienza, a firma del dirigente Michele Colombo del Comune di Gallarate, con pernottamento, colazione e cena, sino al 7 gennaio 2019.

Il Sindaco Cassani, due giorni dopo il trasferimento delle famiglie, ha rifiutato di adempiere ad accordi contrattuali e sottoscritti con il Grand Hotel: la questione prefigura il reato di truffa ai danni della struttura recettiva e delle famiglie di etnia Sinti, reato denunciato dallo stesso Avvocato Pietro Romano alla Magistratura di Varese.

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Lo stesso Sindaco Cassani, nella giornata del 5 dicembre 2018, invece di rispondere formalmente all'ANR, ai Sinti di Gallarate, all'Avvocato Pietro Romano ed al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza ha rilasciato dichiarazione agli organi di stampa, affermando: "i fondi europei non ci sonoAbbiamo contattato le autorità di gestione regionale della quota parte dei presunti 7,7mld che ci sarebbero in tutto il paese per Rom, Sinti e Caminanti. Tutti i soggetti contattati hanno confermato che non c’è la possibilità per gli enti locali di attingere direttamente fondi, se non passando da bandi. Ciò che era già immaginabile, ma per tenere fede all’impegno preso ci siamo fatti parte diligente e abbiamo chiesto conferma".

Le parole del Sindaco Andrea Cassani prefigurano il reato di falso ideologico e materiale, in quanto "i fondi europei ci sono" e l'impegno preso durante la riunione istituzionale con il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, era quello di convocare le Autorità di Gestione dei Fondi Strutturali Europei della Regione Lombardia ad incontro nel Comune di Gallarate, con la rappresentanza RSC, per programmare l'utilizzo degli stessi ed arrivare, successivamente, all'emanazione di appositi bandi. Un aspetto cruciale per superare l'attuale situazione di emergenza e costruire soluzione di accoglienza ed inclusione duratura, nel territorio, per le stesse famiglie tra cui 38 minori.

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Programmare significa governare il territorio amministrato nel rispetto di leggi e Costituzione della Repubblica, ma il Sindaco Cassani al rispetto delle leggi preferisce il razzismo. Il 4 dicembre, nella trasmissione televisiva "Tagadà" La7, riferendosi ai cittadini Sinti gallaratesi ha affermato: "fosse per me li caccerei tutti e basta". Una frase gravissima di chiara propaganda razzista ed incitamento ad odio e violenza.

 

 

Il Sindaco Andrea Cassani ha inoltre, impegnato, per lo sgombero delle famiglie Sinti, una cifra economica di circa 200.000 euro. Il tutto partendo da una contestazione, mossa alle famiglie, di un debito con l'amministrazione di poche migliaia di euro (bollette non pagate) e la colpa di aver costruito una piccolissima chiesa abusiva dove poter pregare. Per coprire questa spesa, l'Amministrazione Comunale ha stornato, fondi pubblici stanziati per ristrutturare le scuole della zona. Un autentico dissesto.

Questi motivi, ai sensi delle leggi vigenti, art. 141 del D.Lgs. 267/2000, comma II "i Consigli Comunali vengono sciolti quando compiono atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico" che hanno portato alla richiesta di commissariamento.

Ora si deve trovare, al più presto una soluzione abitativa urgente per le famiglie Sinti di Gallarate entro la fine dell'anno. In mancanza di risposte positive da parte delle istituzioni, ANR ed il CONSIGLIO NAZIONALE RSC continueranno la propria mobilitazione permanente, sino ad arrivare all'istallazione di una grande tenda, al centro di Piazza della Libertà, sede del Comune, dove inviteremo tutte i cittadini della Provincia di Varese ad unirsi ed essere solidali con le famiglie sgomberate. I diritti umani valgono ogni giorno, per tutti, nessuno escluso. Come in Cina, a Piazza Tienanmen, è indispensabile che i diritti umani siano protetti, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione.

 

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom

email [email protected]

 

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