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Dimissioni: in attesa che Berlusconi lasci, cosa succede?

Sarà la legge di stabilità lo spartiacque tra il Governo Berlusconi e il post, che per ora si prevede ancora oscuro. Berlusconi, al Tg5 di ieri sera, ha dichiarato che "Mi sembra che sia logico [andare alle elezioni ndr] perché questo Parlamento oggi è paralizzato". 

"Sono chiaro: ora esistono solo le elezioni. Questa è la fotografia esatta della realtà parlamentare che è emersa dalla giornata di oggi. Bisogna tornare agli elettori. Non possiamo far governare il Paese dalle forze politiche che hanno perso le elezioni" ha ripetuto al Tg1.

E' cominciata la tattica del Berlusconi in difficoltà: invasione coatta dei Tg amici (il suo e quello del fido Minzolini) e dei talk, stamattina a Mattino 5, per parlare direttamente alla popolazione e sottolineare come per lui non ci sia altra via che quella delle elezioni. Uno schiaffo, indiretto, certo, al Capo dello Stato, l'unico che in questo momento può decidere quale sarà il futuro del paese. Si parla della fine di febbraio: 19-20, tenendo conto che c'è ancora l'incognita del ddl stabilità in ballo, il quale richiederebbe non meno di un paio di settimane per essere approvato.

Se da un lato c'è chi non vede alternative alle urne, come i pasdaran berlusconiani, i quali non vedono di buon occhio un Governo tecnico Monti, ad esempio, perché sarebbe un Governo delle opposizioni e proporrebbero lo scioglimento delle Camere e la presentazione di Alfano, dall'altro c'è chi lo vede come unico salvagente. Per il paese? Non solo, dato che la pensione è un obiettivo di tutti coloro eletti al primo mandato i quali ne avranno diritto solo al completamento della legislatura. Sarebbero in tanti, insomma, i pdllini pronti a saltare la quaglia e accasarsi almeno temporaneamente con le opposizioni, come già fatto in questi giorni concitati. A questo proposito, oggi sarà presentato un nuovo gruppo formato dai fuoriusciti berlusconiani, tra i quali: Luciano Sardelli, Antonio Milo, Fabio Gava, Giustina Destro, Roberto Antonione, Giancarlo Pittelli e Antonio Mannino con versace dato tra i papabili. Grandi manovre anche tra gli scajolani e gli ex colonnelli di AN.

E proprio a Mattino 5 Berlusconi ha parlato di traditori: ''Purtroppo c'è stato un vergognoso mercato che i media vicini all'opposizione hanno presentato con la solita ipocrisia: chi tradisce il centrodestra è un benemerito mentre chi ha sostenuto in passato il governo è stato definito un mercenario. Stiamo assistendo al peggio del ritorno alla vecchia politica''

La nota della Presidenza della Repubblica che ha anticipato la decisione di Berlusconi recita:

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra.

Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera ; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea. 

Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.

 

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.26) 9 novembre 2011 18:09

    Il problema e’ che Berlusconi e’ un pagliaccio alla Alberto Sordi e che la gente (Napolitano compreso) si fa incantare dalle sue inaccettabili pagliacciate: lui non ha piu’ la maggioranza, quindi cio’ che avrebbe dovuto fare era DIMETTERSI,  e non annunciare le sue dimissioni, ma soltanto dopo aver fatto una cosa che pero’ non puo’ fare un capo di governo senza piu’ una maggioranza.

    In Spagna, Zapatero, che e’ una persona seria, ha annunciato le sue dimissioni, ha indetto nuove elezioni e intanto continua a governare, ma avendo l’appoggio di una maggioranza parlamentare.

    E’ una cosa che anche Berlusconi poteva fare quando aveva ancora una maggioranza, ma che si e’ ben guardato dal fare: lo fa invece adesso, che non lo potrebbe piu’ fare, perche’ non ha alcuna maggioranza.

    Il mondo intero sapeva che Berlusconi e’ un pagliaccio: lo chiamano "clown", "showman"...   e adesso il mondo sa che gli Italiani si fanno ancora incantare da quel pagliaccio.

    Geri Steve

  • Di pv21 (---.---.---.84) 9 novembre 2011 19:59

    Già visto >

    Il 12 novembre alla Camera viene presentata dalle opposizioni una mozione di sfiducia al governo. Il giorno dopo Berlusconi scrive ai Presidenti di Camera e Senato sull’intenzione di verificare il “rapporto di fiducia” con il Parlamento subito dopo la definitiva approvazione della legge di bilancio e di Stabilità.
    Altre 48 ore e Napolitano conviene con Fini e Schifani che la mozione di fiducia sarà votata il 14 dicembre.
    Era l’anno 2010.
    Il 14 dicembre nasceva quella maggioranza ”purchessia” che è rimasta fedele solo all’appello “tutto tranne elezioni”.
    Non c’è da meravigliarsi se i mercati finanziari non si fidano più delle parole.
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce limiti o remore fino a …

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