Diario semiserio di un’estate troppo calda

Dice che questa sarà l'estate più calda dal millenovecentononsoquanto.

Sarà per questo che il Ministro della Salute in carica, Onorevole Beatrice Lorenzin, se ne è uscita, a proposito del ddl sulla legalizzazione della cannabis, con un "...effetti psicotrici...", che entrerà negli annali dell'Accademia Della Pannocchia alla voce "Le più grandi statiste della storia della Repubblica"?

Per non parlare di quell'attrezzo di Salvini che, ormai consapevole del fatto che è una nullità come uomo e come politico, si è ridotto a fare il venditore di fagioli alle sagre di quartiere, e per attirare l'attenzione ogni volta scava un po' di più nella morchia nella quale vorrebbe farci affogare tutti, e se ne fa pure un vanto.

E insomma dice che quest'estate...beh!, caldo fa caldo.

Ogni tanto torno con i grumi di asfalto incollati sotto la suola dei sandali, perdonami Scanzi ma nessuno è perfetto,

Brunetta è molto incazzato per la legge sulle canne, però in effetti è quasi sempre, molto incazzato.

C'avete fatto caso che ha sempre quel ghigno da Jack Russel molto infastidito?, figuriamoci con 'sto caldo!

Poi c'è Matteo Renzi che sta impazzendo, tra le figure di merda che colleziona continuamente, gli ordini di Napolitano, mafia, 'ndrangheta e consorterie varie che si spolpano il PD come un branco di belve sbavanti e affamate, e i bravi ragazzi del M5S che gli hanno addentato le chiappe come neanche i molossi più inferociti.

Meno Male che c'è Virginia!

La storia delle auto blu tolte in cambio di un bel mazzetto di abbonamenti all'ATAC m'ha messo di buon umore.

Dicevamo del diario di quest'estate...bestia che caldo!

Scusate, vado a prendere una bottiglietta d'acqua dalla ghiacciaia.