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Decennio francese in Calabria: incontro al Circolo Culturale “L’Agorà”

Giunge alla XXV edizione la giornata di studi, organizzata dal Circolo Culturale “L'Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” denominata “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”. 

Tanti sono stati sia i temi trattati che le personalità del mondo accademico che si sono alternate al tavolo dei relatori, tra i quali le due co-associazioni reggine hanno avuto il merito di ospitare i discendenti diretti del Re di Napoli in diverse occasioni. Nel corso della nuova edizione sarà analizzato il tema delle strutture amministrative durante il periodo dei napoleonidi. Il “Decennio francese” , acronimo adottato dallo storico calabrese Umberto Caldora, ebbe inizio con l'entrata in Napoli di Giuseppe Bonaparte il 15 febbraio 1806. Con decreto imperiale (promulgato a Parigi il 30 marzo dello stesso anno) Giuseppe Bonaparte amministrò il Mezzogiorno sino alla data dell'8 luglio 1808, quando con altro decreto venne nominato Re di Spagna (6 giugno 1808 – 11 dicembre 1813). A Giuseppe Bonaparte succedette Gioacchino Murat (1º agosto 1808 – 3 maggio 1815). In tale arco di tempo,se pur breve, vennero introdotte nella Penisola quelle esperienze, derivanti dal laboratorio delle idee rivoluzionarie francese, che innestate sul territorio ebbero a mutarne il quadro politico e sociale dello stesso, che era fino a quel momento ancora ancorato ad un sistema feudale, e che misero in moto un sostanziale andamento di modernizzazione. Il nuovo incontro avrà luogo venerdì 29 novembre (ore 16,30) presso la saletta conferenze Chiesa San Giorgio al Corso (ingresso Via Giudecca – inizio tapis roulant) di Reggio Calabria. Il filo conduttore dell'appuntamento sarà „La riforma amministrativa degli enti pubblici nel Mezzogiorno durante i decennio francese ed il rapporto tra Stato e Chiesa” al quale seguiranno gli interventi di Gianni Aiello (presidente delle due co-Associazioni) Natale Bova (vice presidente del Circolo Culturale “L'Agorà”) e dello studioso del territorio calabrese Matteo Gatto Goldstein.

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