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Dalla piazza di Genova: quattro giorni di sciopero

A Genova sta andando in scena un episodio importante della lotta di classe nel nostro paese.

Migliaia di lavoratori si stanno ribellando alla privatizzazione - voluta dal sindaco di "sinistra" di SEL, Marco Doria, con l'appoggio di praticamente tutti i partiti dell'arco politico - di alcuni servizi pubblici essenziali e in particolare dei trasporti. In maniera diretta, senza poter confidare sulle dirigenze sindacali che hanno più volte dimostrato di essere pronti ad accordarsi sulla loro pelle, i lavoratori hanno imposto uno sciopero che va avanti da quattro giorni e che ha paralizzato i collegamenti in città. Intorno a loro hanno saputo raccogliere la solidarietà di una buona fetta della cittadinanza, sono scesi in cortei partecipatissimi e non autorizzati, sono riusciti a interrompere i lavori del Consiglio Comunale

Stamattina era chiamata un’assemblea dei lavoratori al Porto di Genova, che per la partecipazione e la rabbia si è trasformata in corteo spontaneo. La lotta ha già ottenuto che il sindaco tornasse in parte sui suoi passi, e l’apertura di un tavolo di trattativa in Prefettura che si è tenuto oggi alle 17:30. Ovviamente tutto questo non basta, non può bastare ai lavoratori, che vogliono il ritiro del piano di privatizzazione. 

Giacomo, del comitato di sostegno alla lotta, racconta a Radio Blackout le ultime novità dalla piazza:ASCOLTA QUI

Mentre Radio Onda d’Urto raccoglie la testimonianza di Simone, uno dei lavoratori ATM in lotta:ASCOLTA QUI


I lavoratori di Genova hanno dimostrato in questi giorni la loro potenza e la loro indisponibilità a fare ulteriori sacrifici in nome dei profitti privati. Gli autisti dell'ATAC di Roma hanno raccolto il loro slancio, e sono saliti a Genova per partecipare alle loro assemblee e marciare con loro. Ora sta a tutti gli altri autoferrotranvieri e lavoratori in Italia dimostrare la loro solidarietà.

Sta a tutti i compagni e militanti raccogliere il messaggio che viene da Genova e allargare la lotta contro il taglio dei fondi al Trasporto Pubblico Locale e contro le privatizzazioni, che a breve vedranno coinvolti anche pezzi grossi del patrimonio pubblico come Fincantieri (ieri Letta lo annunciava esplicitamente!). 

Come collettivo di inchiesta e connessione delle lotte sul mondo del lavoro intendiamo raccogliere il grido che si è levato da Genova e sostenere concretamente la lotta di questi lavoratori. Anche prima che arrivino a portare la loro vertenza a Roma! 

Intanto rilanciamo l’appuntamento di domani: Manifestazione di solidarietà con i lavoratori AMT e di tutte le partecipate, da Piazza de Ferrari ore 15 (qui su facebook)

“Genova nel caos”. “Genova in tilt”. “A Genova comanda la piazza”. “Si teme l'effetto domino”. Questo il modo in cui i giornali borghesi stanno raccontando i fatti di questi giorni. Ora sta a noi dare corpo alle loro paure...

 

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