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Crotone: le amministrative alle porte

Non passa giorno che la tv ed i giornali non dicano che l'Italia va alla grande. Abbiamo preso il largo secondo Renzi e stiamo veleggiando in mare aperto, a bordo di un'imbarcazione così solida che nemmeno la tempesta potrebbe scalfire. Peccato che le parole siano così divergenti dalla realtà, sempre più disconnessa dalle politiche del palazzo, dentro il quale la corte approva riforme punitive, da lasciare il Paese frantumato, da decisioni simili all'olio bollente versato sulle nostre teste.

Ovunque è un cahiers de doléances. Non fa eccezione nemmeno Crotone, chiamata in primavera a rinnovare il consiglio comunale. E' tutto un fiorire di alleanze. I grandi vecchi sono all'opera, per cercare insieme il modo di raschiare dal fondo del barile quanti più voti possibili. Uomini che si ripropongono ancora una volta sulla scena politica, dopo aver cambiato casacca un milione di volte, che sono così nuovi come un cappotto uscito dalla lavanderia, ma infeltrito e liso. Perchè i crotonesi dovrebbero votare questa gente, che in linea con le decisioni del governo centrale, vuole ancora una volta vincere il terno al lotto?

Dopo la cancellazione della Provincia i servizi sono stati liquidati. E' di questi giorni il dramma della cancellazione delle società partecipate, che a detta di Renzi, dovranno essere ridotte di numero mandando a casa la gente. Moria di posti di lavoro ed in una realtà come quella crotonese significa che tra non molto ci saranno morti vaganti per strada, che rappresentano la desolazione di un territorio, sempre più avamposto di frontiera . Perché dunque votare, perché eleggere un sindaco, quando la politica di questi ultimi anni non ha prodotto nulla di buono, con la gente che continua a subire salassi per tasse che i nostri amministratori solerti applicano, in quanto le direttive non si discutono e così va fatto? Sa questa gente, cosa significa trovarsi da un momento all'altro con un pugno di mosche in mano e la rabbia che monta nel sentire parlare gli uomini dalla pancia piena, di elezioni campagne elettorali o altro?

Campagne elettorali, che determineranno per la durata necessaria qualche spesa gratis fatta al supermercato, o una carta di cinque o dieci euro a miserabili che andranno ad fare volantinaggio ad affiggere manifesti o fare il galoppini di questo o quel signorino deputato alla poltrona. Non sarebbe il caso per una volta soltanto prendere le tessere e riconsegnarle a chi di dovere per far capire che ormai si è stanchi che non se può più di aspettare, piegare la testa aspettando di tirare le cuoia? Si ponessero delle domande i futuri sindaci che hanno ricevuto la benedizione papale. Il tempo stringe e qui nessuno è disposto ad aspettare.

Crotone sta morendo, il territorio è isolato per mancanza di vie di comunicazione, che isolano i paesi dell'entroterra con strade letteralmente franate per il dissesto idrogeologico, con depuratori non funzionanti ed un inquinamento ambientale che non si capisce bene come affrontare. I soldi non ci sono. A livello nazionale, il Paese va che è una bellezza ed in periferia stiamo affondando. Però abbiamo i vecchi politici che nonostante puzzino di muffa continuano a tenere banco ed hanno la faccia tosta di voler indossare la fascia di primus inter pares. Chissà se in tutto questo tempo hanno imparato almeno a fare i miracoli.

Foto: Jacqueline Poggi/Flickr

 
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