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 Home page > Attualità > Cronaca > Crisi: disoccupato si uccide - Critica e Risposta

Crisi: disoccupato si uccide - Critica e Risposta

"D.G., 44enne separato e padre di tre figli, sembra che da qualche tempo lottasse con gravi problemi economici. Era rimasto senza occupazione e l’Enel aveva interrotto la fornitura di energia elettrica alla sua abitazione per bollette non pagate. Nella notte di Capodanno ha telefonato ai carabinieri della Compagnia di San Marcello, annunciandoche aveva deciso di farla finita. (...)

Lo hanno trovato riverso su una poltrona e ormai privo di vita. Si era sparato alla fronte con una pistola semiautomatica regolarmente denunciata (l’uomo, prima di impegnarsi saltuariamente in vari lavori occasionali, era stato per un certo periodo guardia giurata). E’ morto sul colpo. (...)"
(Da La Nazione)

Le faglie si stanno muovendo. E’ ancora presto per il terremoto, e del resto voci "amiche" da mesi ci rassicurano sul fatto che la crisi sarà solamente presente nei mercati, enon nell’economia reale.
“abbiamo assunto decisioni che potranno far sì che la crisi dei mercati finanziari non coinvolga l’economia reale." (Berlusconi 13 ottobre 2008)


Il bilancio statale registra un record negativo, comunicato proprio quest’oggi:
"ROMA - Il ’rosso’ dei conti pubblici segna quasi un raddoppio. Il fabbisogno, che misura il saldo di cassa tra le entrate e le uscite del 2008, balza a 52,9 miliardi dai 29,5 miliardi segnati a fine 2007. Il risultato finale (+79,3% rispetto all’anno precedente) e’ peggiore anche delle previsioni, che a settembre il Governo aveva indicato a 45,2 miliardi nella Relazione Previsionale e Programmatica." (da Ansa)


E allora dov’è che dobbiamo essere tranquilli?

La sola, unica verità sta nel semplicissimo fatto che una persona si è tolta la vita per problemi economici, per quello che viene chiamato "non riuscire ad arrivare a fine mese".
Il mondo continua il suo normalissimo scorrere, i politici continuano ad avere voci rassicuranti, la crisi non si estenderà all’economia reale, dicono, la cosa certa è che non si estenderà a loro.
Una nuova lampante verità capiamo, oggi, in Italia, che la vita di un uomo può essere appesa ad una bolletta.
Magari non è quella la causa della decisione, o almeno non solo, certo. Ma nessuno può decidere di evitare anche solo di considerare la goccia che fa traboccare il vaso, la scintilla.
La verità è che la crisi, appena iniziata, ha già preso possesso delle zone più povere e desolate, causando depressione, e non solo economica, gettando nello sconforto gli animi, sostituendo alle persone, al loro diritto di cercare la felicità, l’ombra del fallimento.

Le faglie si stanno muovendo, si può ascoltare nel silenzio il rumore della crosta che si scontra e si avvicina al momento critico, quello del terremoto.
Dove sarà situato l’epicentro, purtroppo, lo sappiamo già tutti.


CRITICA E RISPOSTA

Un lettore mi ha accusato di aver sfruttato per questo articoloil suicidio di un uomo per fare notizia.


Riporto la critica:

"Il post non è concentrato sul suicidio: il post mette in relazione, arbitrariamente, un suicidio di un disoccupato, con la crisi.( crisi che ha portato prezzi dell’energia e del gas piu’ bassi, costo del carburante dimezzato, mutui a tassi bassissimi, prezzo dei beni in discesa, prezzi delle case piu’ bassi) Si sfrutta un morto. Ma non è una novità.


Onestamente credo a una parte sottintesa (poi esplicitata in un altro commento) della critica, ovvero al fatto che i media in generale sfruttino ogni canale per accentrare l’attenzione sulle catastrofi, creando un movimento di panico, di paura, al fine di tenere le masse sotto controllo.

Succede sempre così.

Come è vero, del resto, che in televisione, da Alfredino Rampi in poi, tutto si svolge secondo il criterio di maggiore efferatezza maggiore ascolto.

Ho ovviamente dei però, con cui rispondere. Il primo è che io non ci guadagno, il secondo è che non posseggo nessuna testata e non ho, purtroppo, questo immenso e supposto potere di convincere le masse, Il terzo è che stranamente credo a questa crisi, credo che effettivamente possa stravolgere la vita comune delle persone, il che potrebbe essere quasi un bene per il largo ceto medio (facendo riscoprire alcune risorse come il riciclaggio, o semplicemente facendo accantonare l’idea che si deve comprare tutto e a tutti i costi), ma sarà una certa mannaia per i ceti più poveri.

Non sono, come da lui definito, uno specialista della crisi, è che ho una mia opinione, e che spesso sono abituato a vedere tutto in nero, specie se si tratta dell’Italietta e della combriccola dei suoi politici. Non sono stato un grande sostenitore del governo Prodi, ed a maggiore ragione non posso esserlo di questo governo.

Il governo che invia ai ceti meno abbienti Social Card VUOTE.



Il fatto presentato ieri è semplicemente quello che temo possa avvenire su scala maggiore: crisi economica che porta a destabilizzazione personale, ovvero dubbio sulla propria riuscita personale che può portare, soggetti inclini, al suicidio. Il governo nel frattempo, in un momento che si preannuncia essere l’ultimo in cui usciamo dal supermercato con le borse piene, cosa fa?

Regala Social Card VUOTE.
 
Giusto per testimonianza, ne riporto una che ho rintracciato sul web:

Ad un prima verifica alla cassa del supermercato sembrava che la Carta fosse attiva anche se non si poteva vedere quanto era l’importo. Si trattava di verificare procedendo con la spesa. Dopo aver fatto passare la spesa alla cassa al pagamento la "Carta Acquisti" ha dato come risultato: autorizzazione negata - transazione negata. A questo punto due erano le possibilità o rimettere la spesa sugli scaffali oppure procedere con pagamento in contanti: ho scelto il secondo caso perché già era stato particolarmente imbarazzante l’esperimento per il quale è stato richiesto l’intervento anche del direttore del supermercato. Chiaramente il tutto in presenza di molte persone che hanno assistito alla scena. Premetto che la carta era stata consegnata il 15.12.08 dalle Poste di Favaro Veneto e sul documento allegato alla stessa riporta la seguente frase: La carta sarà caricata con 120 Euro entro due giorni lavorativi dalla consegna. Dopo tale brutta esperienza ho provato a reclamare con qualcuno attraverso il numero verde. Chiaramente ci sono risposte automatiche ma in compenso ho avuto la conferma che il ricarico dei 120 euro non era ancora stato fatto. I commenti che vorrei fare sono tantissimi ma mi trattengo, vorrei solo dire ai politici - che in tutte le trasmissioni radio e in tv si atteggiano di essere tanto bravi e generosi - che facessero qualche volta una verifica di quante stupidaggini sono in grado di dire e di fare. Qualcuno che ha governato precedentemente, aveva fatto una cosa più banale, aveva inserito il "regalo di natale" nella pensione. Però quello è stato giudicato un incapace. Distinti saluti. Mario Vianello (Favaro Veneto)

Commenti all'articolo

  • Di DD (---.---.---.140) 5 gennaio 2009 12:53

    A parte il fatto che aihmè un morto non é niente per il POtere, cmq una cosa: io sono abbastanza contento di questa crisi. La gente deve svegliarsi fuori. Tutti coloro che votano (e che in questi anni hanno quindi dato fiducia al nostro concetto di democrazia), coloro che fanno i moralisti (sulla droga, sul sesso, sui commenti ai film blasfemi (pero’ poi guardano il grande fratello) per esempio) sulle differenze riguardo stili di vita (criticando stili di vita diversi dai propri), coloro che hanno sempre pensato che bisogna ^per forza lavorare seguendo determinate dinamiche (seguite dall’operaio medio che aihmè è nella maggior parte dei casi un ignorante di prima categoria) e potrei continuare. Sono tutti responsabili della situazione e ti diro’ di più: non hanno ancora capito un bel niente. Quando ci si sveglierà fuori sarà troppo tardi perchè adesso, mentre parliamo di questa crisi ci sono gli apparati militari che fanno serie sperimentazioni sul controllo mentale della massa, diverse da quelle finora adottate.
    Continuo a dirlo in questo spazio: bisogna cominciare a parlare in grande perchè niente si salva di questo Potere. O si capisce o non c’é nulla da fare.
    Saluti

  • Di Riciard (---.---.---.212) 5 gennaio 2009 18:37

    Indubbiamente, anche secondo me, questa crisi porta con sè anche sei lati positivi. E non è per essere ottimisti, non lo sono di indole, ma credo che possa in una certa misura servire a svegliare le coscienze e a far riscoprire alle persone valori sopiti, come quella della comunità, del bene comune.

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