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 Home page > Attualità > Cronaca > Cos’è la protesta dei Forconi e chi c’è dietro

Cos’è la protesta dei Forconi e chi c’è dietro

Chi c'è dietro al movimento siciliano? Una banda di fascisti, un leader discutibilissimo, e i soliti arrabbiati di Facebook.

Sembra che sia iniziata la Rivoluzione. Sembra che un'orda di contadini, allevatori, camionisti stia risalendo la Penisola, forconi in mano, incazzati neri. Sembra anche che quello che non è riuscito al movimento mondiale degli Indignados - cambiare l'economia, ridistribuiore le ricchezze - presto avverrà grazie a loro. Non riuscì neppure 11 anni fa agli uomini e le donne di Genova, né è finora riuscito a nessuno dei movimenti altermondisti sparsi per il mondo.

Eppure il Movimento dei Forconi sta riscuotendo grande simpatia praticamente ovunque. Normale, visto che a parlare davanti alle telecamere sono onesti lavoratori, bravi padri di famiglia. Mica studenti figli di papà, spranghe in mano e passamontagna sul volto. Dicono di non reggere il peso della crisi economica: non hanno soldi per il gasolio del camion. Non riescono a vendere i loro prodotti agricoli. Intanto le tasse sono sempre più alte e, insomma, così non si può più andare avanti. Rivendicazioni comprensibili, per carità. Gli arrabbiati del Paese solidarizzano. Facebook, come al solito, è uno specchio fedelissimo della realtà: "Continuate così, viva la Rivoluzione!", scrivono in molti sulla bacheca del Movimento. "Tutto il popolo dovrebbe unirsi ad i Forconi", dicono altri.

Ma cosa c'è dietro il Movimento? La risposta è semplice: nulla. Nessuna proposta alternativa seria. Solo rabbia, rivolta, fame. Il vuoto di proposte, tuttavia, è stato immediatamente colmato. E non da movimenti o partiti di sinistra (che, anzi, in questa protesta non sono neppure pervenuti). A riempire il vuoto ci ha pensato Forza Nuova, partito di ispirazione fascista.

"Forza Nuova - ha dichiarato Roberto Fiore, leader del partito - è orgogliosa di poter dare tutto il supporto politico e operativo a questa grande protesta. Siamo completamente solidali con le rivendicazioni dei lavoratori che, nel silenzio mediatico quasi totale, stanno bloccando in questi giorni la Sicilia, e da oggi la Calabria. Speriamo inoltre che da questa grande protesta possano scaturire finalmente dei germogli di vero cambiamento, a partire dall' introduzione della moneta popolare e dal rifiuto dei decreti del Governo Monti, ormai considerato illegittimo e non rappresentativo dalla maggior parte della popolazione".

Forza Nuova, dunque, cavalca la protesta al fine di proporre un suo vecchio cavallo di battaglia: la moneta popolare. Ecco di cosa si tratta: "Noi vogliamo per contro che il denaro venga dichiarato proprietà esclusiva del popolo che lo usa e gli attribuisce valore, cancellando così il debito pubblico attuale verso le banche di emissione e abbassando di conseguenza le tasse di circa il 50%. Noi chiediamo pertanto l’introduzione di una Moneta di Popolo". Che vorrebbe dire, in termini spiccioli, default, uscita immediata dall'euro, creazione – non si capisce su quali basi – di una nuova moneta sovrana. Come se così facendo i contadini e i camionisti potessero vivere di colpo nell'oro. Follia pura, ma tant'è. Ad oggi Forza Nuova è l'unico partito politico autorizzato a manifestare insieme al Movimento dei Forconi. 

Ma un Movimento che si rispetti non può non avere un leader, un trascinatore carismatico. In questo caso risponde al nome di Martino Morsello. Che da Forza Nuova non ha preso le distanze (anzi, la figlia Antonella ne è un'accanita militante), benché si sia affrettato a dichiarare che tra i Forconi non sono ammesse bandiere politiche (ma abbondano le croci celtiche). Eppure lui di politica se ne dovrebbe intendere: nel 2008, come segretario del Movimento Agricolo Europeo, si candidò alle elezioni regionali, giurando pieno appoggio a Raffaele Lombardo, a sua volta fedele alleato del Pdl: non propriamente un partito rivoluzionario. Anzi, in buona parte gli stessi che per anni hanno negato la crisi. Gli stessi anche che hanno non poche responsabilità per le condizioni in cui versano i lavoratori siciliani.

Martino Morsello, all'epoca, si presentava così ai suoi elettori:

"Sono schietto, umile, testardo, sincero, un uomo che ama sua moglie e i suoi tre figli e che per loro farebbe l’impossibile per renderli felici. Un uomo che nonostante attacchi le falsità ha sempre portato avanti le sue idee la sua voglia di legalità e ha sempre detto la verità. Un uomo che per la sua Marsala ha fatto molto, un uomo di sani principi che li ha tramandati ai suoi figli, senso di giustizia, legalità, umiltà, rispetto e bontà. Un uomo che ancora una volta si mette in gioco senza trucchi e senza inganni, che non si piega e non ti gira mai le spalle guardando negli occhi anche il suo peggior nemico perché chi non ha mai rubato né deriso né umiliato ha gli occhi limpidi come l’acqua. Mi metto in gioco assieme a voi perché chi viene dal basso sa ascoltare davvero i problemi dell’essere umano. Datemi fiducia non vi deluderò come non ho mai fatto. Scrivi Morsello… il cambiamento è già in atto". 

Ed ecco quali erano, all'epoca, alcuni punti del suo programma elettorale:

Federalismo comunale; abolizione di tutti gli enti ed associazioni inutili; condoni previdenziali per le attività agricole artigianali ed industriali; lotta alla burocrazia ed agli sperperi di denaro pubblico; dare efficienza alla sanità. 

Populismo puro misto a banalità. 

E neppure una personalità del tutto limpida. Dietro al vittimismo di facciata, che oggi lo autorizza a "guidare" il Movimento dei Forconi come fosse egli stesso una vittima delle spietate regole dell'economia e della magistratura (ricorda qualcuno?), c'è una brutta storia rivelata, con un'inchiesta del 2009, dal quotidiano Marsala. All'epoca, infatti, Morsello era direttore di una grande azienda, la Ittica Mediterranea, che si occupa di allevamento di pesci ("Per noi rappresentava la Fiat del sud", disse). L'azienda venne dichiarata fallita nel 2003 e Morsello iniziò la sua personale crociata, partecipando persino a numerose trasmissioni televisive. "Il tribunale di Marsala - diceva - si è intestardito sulla scelta di farci fallire". In realtà, come rivela l'inchiesta di Marsala, "Acquacoltura Mediterranea (socità del figlio di Morsello, ndr) inizia ad avanzare al curatore fallimentare delle esorbitanti richieste economiche per delle spese di mantenimento e allevamento del pesce, senza fornire però alcuna documentazione. Mandano anche un fax dove quantificano il costo a 3.979 euro al giorno! Per evitare ulteriori polemiche, gli organi fallimentari nominano un consulente tecnico, un esperto del settore, che ha il compito di valutare quanto effettivamente costa alla Acquacoltura Mediterranea allevare il pesce in custodia. Ciò che è giusto è giusto (nel frattempo l’allevamento viene colpito da diverse “malattie” e si registrano casi di moria di pesce…). Ebbene, a fronte di una richiesta mai documentata di rimborso spese pari a 813.000 euro, il consulente reputa invece congrua una somma pari a 270.000 euro. Un terzo. Nell’occasione il perito nota anche come i pesci si siano dimezzati a seguito della morìa, siano visibilmente magri perché non alimentati e in cattive condizioni sanitarie. Per il perito i costi medi giornalieri non sono superiori ai mille euro. Ne nasce un’altra controversia. Anche lì si va in giudizio. Nel 2006 il Tribunale di Marsala decide di ritenere infondate le pretese dell’Acquacoltura Mediterranea, riconoscendo solo il dovuto per quanto indicato dal consulente"

L'azienda, quindi, fallì. Colpa delle banche? Colpa dei magistrati? O colpa di Morsello e della sua incuria?

E' a Morsello e Forza Nuova che oggi agricoltori, autotrasportatori e allevatori siciliani consegnano la loro protesta. Altro che rivoluzionari dei Forconi...


Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.106) 19 gennaio 2012 16:30

    ‎" Il paradosso è che si protesta contro il governo Monti, (insediatosi da due mesi, e che quindi nessuna colpa può avere)." E’ questo che mi fa capire la visione totalmente imparziale e di copertura di questo articolo e che gli fa perdere ogni valore a mio avviso.
    E’ facile leggere, credere e condividere, ma attenti a chi vuole solo utilizzare l’odio o il rancore verso una parte politica ormai deceduta per coprire le misfatte di altri e bloccare l’aria di Rivolta. Questo tizio è furbo, ma non abbanza. Non statelo a sentire, questo è solo uno di quegli antiberlusconiani incalliti che non ha più un obbiettivo e dalla parte di Monti, vuole cercare di Frenare le rivolte in Italia... Sicuramente lui sta bene ora, è inutile lamentarsi, bisognava farlo prima ora no. MA VA LA’!

  • Di (---.---.---.54) 19 gennaio 2012 16:46

    Sarebbe anche interessante sapere chi c’è dietro il Sig. Davide Falcioni! ...visto che si è disturbato a scrivere un articolo così!...

    Ma con quale coraggio si può chiedere a un lavoratore in qst momento anche abbastanza preoccupato per la situazione economica di avere le risposte alla crisi creata dalle Banche?????

    Ma magari bastasse un semplice lavoratore onesto a mandare a casa tutta la classe politica italiana che da decenni devasta questo paese!!!!

    Ma magari bastasse una sola persona a trovare le risposte!!!!

    Però forse per trovare qual’è il vero motivo di questo articolo una persona sola può bastare... si.. basterebbe sapere chi ti paga per scrivere idiozie!

    • Di (---.---.---.133) 11 dicembre 2013 21:00

      No, infatti non è ad un lavoratore che si devono pretendere le risposte. Ma ANCORA DI MENO alle bandiere nere e alle croci uncinate. Non fatevi prendere per in giro dai fascisti. Se non c’è nessuno che vi convince non andate a votare, altrimenti rischiate di regalare l’Italia ai fascisti travestiti da pecorelle.

      A nessuno di questi "movimenti" interessa il vostro bene. A loro interessa solo la vostra rabbia che vogliono usare per raggiungere il potere. Questi sono persino peggio dei soliti partiti. Se raggiungono il potere, le cose andranno ancora peggio di come vanno ora.

  • Di (---.---.---.235) 19 gennaio 2012 17:28

    non posso non ricordare che dopo la morte di due persone a martinsicuro TE uccise dai nomadi spacciatori stanziali, una vera mafia dell’ medio adriatico...l’unico movimento che ebbe il coraggio e la sensibilità di manifestare fù forza nuova a cui ancora dico grazie per il CORAGGIO..poi io ho le mie idee loro le loro pero ...IO LI RICORDO CON STIMA::e dico grazie FORZA NUOVA di ascoli piceno poi ripeto io o le mie idee

  • Di (---.---.---.144) 19 gennaio 2012 17:38

    Ma come ti viene in mente di scrivere questo articolo, denigrando questo importante movimento che sta cercando di cambiare l’Italia intera!!! Tu invece chi sei, da dove vieni? Cosa hai votato nelle ultime elezioni? Quali sono le tue ideologie politiche, sarebbe interessante anche sapere chi è l’accusatore e non solo l’accusato!

  • Di (---.---.---.140) 19 gennaio 2012 18:08
    Sono tanti a scandalizzarsi, ma nessuno che abbia spiegato cosa esattamente il Movimento dei Forconi vuole fare per raddrizzare il paese.

    L’articolo mi pare che semplicemente riporti alcuni fatti, alcuni forse tendenziosi, alcuni più sostanziali, di una parte del movimento.

    Io, da par mio, considero strano che ci si ribelli adesso a 2 mesi di governo Monti ( una persona che ricordiamolo, non percepisce un salario per il suo lavoro ) e non si sia battuto ciglio a piu’ o meno 150 mesi di Berlusconi, Lega e Fascistelli vari!!!

    Capisco che in Sicilia la gente sia esausta, che è una regione che è stata governata malissimo, dove nonostante la bellezza dei luoghi la qualità della vita è davvero bassa.
    Per cui non ho problemi a capire ed accettare il malcontento della gente.

    Non capisco però il tempismo, quantomeno sospetto, ( il gasolio è cresciuto dal 96 ad oggi del 96%...non dal 2010 al 2011...) e soprattutto non capisco quali sono le ricette di questo strano movimento fascio nazional contadino per risolvere la crisi...tanto di cappello se fossero migliori di quelle proposte da Monti, ma io, a parte quelle veramente bizzarre di una Sicilia stile Padania, con la sua moneta, non ne ho sentite!!!

    Aspetto rettifiche e spiegazioni, piuttosto che considerazioni nazional popolari e prive di contenuti specifici come quelle di qui sopra...
  • Di (---.---.---.50) 19 gennaio 2012 18:23

    Ricordatevi questa data : 4 maggio 1947 , portella della ginesta ,Mafia guidati dai fascisti uccisero queste persone:Margherita Clesceri Giorgio Cusenza Giovanni Megna (18 anni) Francesco Vicari Vito Allotta (19 anni) Serafino Lascari (15 anni) Filippo Di Salvo (48 anni) Giuseppe Di Maggio (13 anni) Castrense Intravaia (18 anni) Giovanni Grifò (12 anni) Vincenza La Fata (8 anni) .Ancora vi fidate dei fascisti?

  • Di (---.---.---.26) 19 gennaio 2012 18:49

    Una vecchia regola del giornalismo prevede che si scriva di quello che si sa. La cosa deve essere ignota al signor Falcioni, che a quanto sembra neppure sta in Sicilia e tantomeno ha incontrato uno solo dei manifestanti. Poi, che ci sia Forza Nuova o lo Spirito Santo dietro il movimento è un altro problema. Ma tanto ormai siamo abituati a leggere bufale ed una più, una meno non cambia molto. Altro che abolizione dell’Ordine dei giornalisti, allo stato in cui siamo ci vorrebbe una selezione supersevera per consentire la pubblicazione degli articoli solo a chi è ’certificato capace di farlo’.

  • Di (---.---.---.48) 19 gennaio 2012 22:01

    leggo ora. La maggior parte dei commenti crede che io voglia rovinare il movimento dei forconi, come fosse il mio hobby quotidiano. Si arriva a domandarmi per chi abbia votato alle ultime elezioni (neppure lo ricordo). Ad ogni modo, spero di poter precisare il mio punto di vista. Per me il fine non giustifica sempre i mezzi: credo, e l’ho scritto, che le rivendicazioni dei manifestanti siano giuste. Rientro anche io nella fascia di chi dalla crisi ha solo perso opportunità, al di là di ciò che dice un commento, che mi disegna addirittura come un venduto? io penso che accettare un gruppo neofascista dentro un movimento sia SEMPRE sbagliato. Io penso che mai metterei le mie istanze, legittime, in mano a gente che crede che Mussolini sia stato un eroe. Mai. Credete sia ideologico? Io credo, semplicemente, che la storia l’abbiamo studiata tutti. Un saluto.

  • Di (---.---.---.172) 19 gennaio 2012 22:04

    La ricostruzione mi sembra un po banale e palesemente di parte (della parte di chi vuol mettere sempre e comunque un’etichetta a tutto e così cercare di esorcizzare ciò che non vuole o non riesce a capire banalizzandolo...). Quando un’intera regione si blocca (con tutto il bene ed il male che ciò comporta... anche se diversamente da altre volte sembra che la protesta sia stata particolarmente "civile" e calibrata...) e tanti consensi ed adesioni piovono unanimi... tanto che si è detto che sono i padri di famiglia ad essere scesi in strada e non i figli di papà incappucciati... interessa poco cercare di capire chi cerca di cavalcare l’onda o chi si è ritrovato a capo della protesta (perché la genuinità delle motivazioni ed esigenze di fondo restano tali)! I numerosi problemi ci sono per davvero (ed è da anni ed anni che s’ingrossano fino a scoppiare...) e pendono sul capo di tutti noi… mentre chi doveva risolverli e provvedervi ha fatto semplicemente altro (quando non ha anche colposamente o dolosamente contribuito a cagionarli...). Invece, quanto al fatto che coloro che sono in strada non abbiano alle spalle decreti legge già belli e pronti da firmare è la riconferma della genuinità, ineluttabilità e spontaneità della protesta… e che non ci siano ricette miracolose già belle e pronte mi è di conforto perché sono proprio quelle allucinazioni che c’hanno portato fino a questo punto… le bugie e le pacchette sulle spalle che per anni ed anni si son ripetute come fumo negli occhi su lavoratori e cittadini non hanno prodotto che disastri… Questa protesta a mio modo di vedere è un ottima occasione per riaprire gli occhi e vedere che la crisi non è solo nello studio di Vespa ma ci riguarda da vicino… è un ottima occasione per fermarci e riappropriarci del nostro futuro…

  • Di (---.---.---.146) 19 gennaio 2012 22:24


    La protesta fine a se stessa, alla lunga arreca danno solo ai protestanti, a coloro che partecipano alla " LOTTA " ,

  • Di (---.---.---.151) 19 gennaio 2012 22:49

    io vorrei lasciare un commento ma avendo certezza che e tempo perso, che tanto serve solo a fare chiacchiere su cui nessuno inerloquira`.

    Io non facio alcun commento e vi dico rompetevi le Corna, da qui in avanti sara` sempre peggio e questo vi meritate, Io mi sono rotto le scatole di tutte queste cose che ho vissuto 35 anni fa e che oggi sono anche peggio di allora, in 35 anni non siete andati avanti di un millimetro ma indietro di metri, io ho cercato di fare quello che si fa timidamente oggi, gia 30 anni fa

    adesso arriveranno a poco a poco tutti i nodi al pettine divertitevi

     

  • Di (---.---.---.78) 20 gennaio 2012 02:01

    Ho studiato scienze politiche ma non sono ancora riuscito a capire come la destra italiana sia riusciata a far diventare fascisti, polizia, carabinieri e popoli del meridione, notoriamente con bassi livelli d’istruzione(Voluto), scarse risorse finanziarie, bistrattati, senza proprieta’ terriere e liberta’ civili in genere. Ma forse come i vecchi imperatori cinesi, per governare un popolo occorre che ignori e sia affamato.

  • Di (---.---.---.18) 20 gennaio 2012 11:04

    Istruzioni per la comprensione dell’articolo:

    1) Cliccare sul nome dell’autore e leggere i titoli suoi articoli precedenti per capirne l’orientamento
    2) Effettuare il parallelo: Indignados -> appoggiati dalla sinistra -> buoni
    3) Effettuare il parallelo: forconi -> appoggiati dalla destra -> cattivi

    Io non tifo ne per l’uno ne per l’altro, dico solo che se la sinistra fosse stata così brava da capire (o solo decidere) che era il caso di appoggiarli, adesso i forconi avrebbero la solidarietà di tutti gli indignados e centri sociali, e l’articolo avrebbe tutto altro tono.

    That’s Italy, bellezza!

  • Di (---.---.---.151) 20 gennaio 2012 11:05

    Qualcuno mi spieghi: io sono un apolitico per mia ignorante scelta.
    Ma se a muovere tutto ci fossero stati i ca**o di comunisti allora andava tutto bene?
    Se si ottiene qualcosa da questi blocchi non e’ da pur merito di chi si e’ mobilitato per primo? destra sinistra centro o che so io? si fotta la politica.

  • Di (---.---.---.96) 20 gennaio 2012 11:16

    mi chiedo: a chi serve demonizzare il movimento di protesta che si sta portando avanti in Sicilia? Si fa un gran parlare di Morsello e dei suoi trascorsi più o meno privati forse per sviare l’attenzione da quella che è la triste realtà siciliana e ancora una volta non guardare in faccia la verità.

     La VERITA’ è che la Sicilia è da decenni vessata dalla cattiva gestione politica regionale e nazionale, la VERITA’ è che in Sicilia i carburanti si pagano più cari che in altre parti d’Italia, eppure la Sicilia è invasa di raffinerie che ne dovevano fare una zona industriale per eccellenza e hanno invece generato disastri socio-ambientali ovunque! La VERITA’, solo per fare un esempio, è che l’economia agricola dell’Isola è allo stremo, con il frumento pagato ai produttori a 12 centesimi e il costo del pane alle stelle! La VERITA’ è che in Sicilia si producono enormi quantità di energia elettrica che inquina l’ambiente circostante e viene tutta dirottata altrove (la centrale elettrica di Milazzo ne è un grande vergognoso esempio!); la VERITA’ è che in Sicilia ogni iniziativa che possa portare miglioramenti generali viene bloccata e/o scoraggiata sul nascere: agricoltura, biologico, fotovoltaico (la zona più assolata d’Italia con la percentuale minima di impianti), e via discorrendo... E le infrastrutture? Di scarsa rilevanza le nuove, distrutte le già esistenti. Qualche esempio? Autostrade incomplete e/o senza la normale manutenzione; ferrovie in disfacimento totale (tagliati i cosiddetti rami secchi; tempi lunghissimi per le tratte principali: da Ct a PA si impiegano circa 5 ore, ME-CT oltre 2 ore, CT-SR altrettante 2 ore circa: conseguente abbandono dei pendolari, costretti all’uso del mezzo privato. E’ così anche al Nord?). E chiudo qui, perché dicevo prima che la lista è troppo lunga, e si rischia di annoiare chi legge. Una conclusione per tutte: l’indignazione di chi protesta oggi è una SANA INDIGNAZIONE e riflette le molteplici sfaccettature negative della realtà siciliana. Dunque, smettiamola di fare le pulci a chi protesta, e prendiamo in seria considerazione quella che è la dura e triste quotidianità di chi ogni giorno deve misurarsi con le storture che la nostra società gli impone.
  • Di (---.---.---.151) 20 gennaio 2012 11:29

    Fratello (o sorella, scusa non conosco il tuo sesso ;) ), non so di che corrente politica tu sia, e credo non bisogna necessariamente, come me del resto, seguirne una... ma da catanese ti stimo moltissimo.qualcuno deve pur darsi una mossa.

  • Di (---.---.---.80) 20 gennaio 2012 16:12

    capisco, da una risposta data, che l’autore dell’articolo è un antifascista, comunque ognuno la pensi come vuole. Però, voglio porgere all’autore una domanda: se il movimento fosse sostenuto da un’altra corrente politica, qualunche essa sia, una che vada bene a te, che commento avresti dato?

  • Di (---.---.---.80) 20 gennaio 2012 16:36

    Un’altra domanda: visto che la protesta sta dilagando in tutta Italia, dietro a tutto questo c’è sempre Forza Nuova e il suo leader?

    Ho fatto questa domanda perchè vorrei capire!

  • Di (---.---.---.80) 20 gennaio 2012 17:13

    Io ho capito solo una cosa riguardo al cittadino italiano, che fino a quando riesce a sbarcare il lunario e a sostenere anche a malapena la famiglia, per lui va tutto bene e degl’altri anche se muoiono di fame se ne fotte alla grande. Questo è come è stato educato il popolo italiano.

    Io credo che sia questo il motivo di tante persone che non aderiscono alla protesta, perchè tutto sommato stanno bene. Infatti, girando per la città di persone conosciute benestanti, o da chi ha due stipendi in famiglia ecc ecc, e qui c’è ne sono parecchie, e della crisi se sbattono i coglioni e soprattutto di chi a fine mese non ci arriva. E la sola cosa che fanno è criticare di chi promuove la protesta e da quale corrente politica appartiene. E se la corrente politica che capeggia la protesta non è quella di loro gradimento sono tutti mafiosi e fascisti.

    Mi sono rotto con queste descriminazioni politiche! Fosse ora di finirla!
    Secondo me, se la protesta è giusta è giusta da chiunque corrente politica viene sostenuta.

    Dimenticavo, la gente che è in piazza a protestare è contro la classe politica corrotta che ha pensato in questi ultimi 50 anni solo ai loro interessi e che hanno sfruttato il sud solo come serbatoio di voti, invece quelli che non sono in piazza è perchè dalla politica hanno avuto i loro tornaconti. Così funziona in italia e soprattutto al sud.

    Certo, è vero che nel mezzo si sono infiltrati gente che dalla politica corrotta hanno avuto i loro vantaggi, ma a questo problema ci si penserà dopo, per adesso cerchiamo di ottenere i nostri diritti.
    E le richieste che si pongono alla classe politica, io ho avuto l’opportunità di saperle, sono a vantaggio di tutti, anche di quelli che se ne fottono e non aderiscono.








     

  • Di (---.---.---.99) 22 gennaio 2012 19:43

    un ottimo articolo, davvero!

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