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Cos’è la formazione degli adulti senza coding?

vogliamo programmare

Sono 13 milioni gli italiani senza titolo di studio. E te vorresti insegnare loro il coding?
Il 41% degli italiani tra i 25 e i 64 anni ha al massimo una licenza media. E te vorresti insegnare loro il coding?
Coding poi cosa significa?
Coding è un nuovo modo per dire programmare.
Programmare vuol dire parlare la lingua dei computer.
Ma tutti parlano la lingua dei computer, tutti aprono finestre, usano programmi, usano internet, usano i social...
Usare non vuol dire parlare, entrare in relazione con.
Ad esempio guidare significa usare una macchina ma non vuol dire fare manutenzione, come sostituire un tergicristallo. Le macchine a breve si guideranno da sole ma ci vorrà ancora tempo prima che riescano a cambiarsi il tergicristallo da sole.

Un aspetto buffo è che in Italia tutti vorrebbero imparare una seconda lingua, l'inglese. E le classi più abbienti e lungimiranti vorrebbero che i propri figli imparassero il cinese.

Certo i numeri gli danno ragione, se guardiamo le lingue più parlate al mondo ci sono l'inglese, lo spagnolo (che non vuole impare nessuno) e il cinese.


Purtroppo in questa semplice analisi ci dimentichiamo numericamente i computer. I computer sono ovunque, negli smartphone, nelle macchine, nelle consolle, nelle televisioni, ovviamente in tutti i robot...
Il fenomeno prende il nome di IoT, Inernet of Things, perché la loro rilevanza principale è che non solo hanno un computer interno ma che sono connessi alla rete internet e quindi posso comunicare e possono essere comandati via internet. Spero iniziate a capire la necessità, in questa epoca, di parlare la lingua dei computer.

Ma i computer hanno lingue diverse, i computer richiedono competenze tecniche, i computer richiedono anni di studio...

Siete propensi ad imparare il cinese e vi spaventate davanti ad una cosa. La conoscenza di una lingua straniera può essere fatta a diversi livelli, ci si può accontentare di parlare come un bambino o cercare di trasformarla in una seconda lingua.

Oggi imparare a programmare può essere molto più semplice di imparare qualsiasi lingua straniera. Non per niente il coding si inizia ad insegnare (all'estero) fin dalle elementari (scuola primaria).
Ovviamente si tratta di un nuovo tipo di programmazione, la programmazione visuale.
I linguaggi più famosi sono Scratch e Snap. Mettono a disposizione dei mattoncini che si incastrano. Con un tempo di apprendimento molto limitato ed in modo molto intuitivo e visuale si riescono a realizzare programmi in pochi minuti e si vedeno gli effetti del programma realizzato.

Non consideratelo un gioco per bambini, è una nuova metodologia che inizia ad essere utilizzata anche per realizzare app e programmare robot (al momento giocattolo).
Il concetto nuovo è che divertendosi si inizia a programmare come fosse un videogiochi e si iniziano a capire i concetti fondamentali della programmazione: la ripetizione, se succede una cosa allora (if ... then ...), la necessità di avere pezzi di di programma da riutilizzare.

Questo non solo ci permette iniziare a parlare la lingua dei computer ma come sempre succede parlando si inizia a capire. E capire i computer (che è ben diverso da usare) vuol dire avere uno strumento in più per capire l'oggi e cercare di non farsi cogliere impreparati dal domani.

E secondo voi il coding bisogna insegnarlo solo ai bambini?

L'indispensabile formazione degli adulti deve partire dal coding!

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.212) 1 ottobre 2017 18:58

    Devianze >

    PROBLEMA sottovalutato è che, se la funzione formativa degli adulti (in primis i genitori) viene soppiantata dall’elettronica in tutte le sue applicazioni, avremo le prossime generazioni sempre più “asservite” a delle logiche di stampo meccanicistico.

    Per non parlare dei deleteri effetti di pura “emulazione” alimentati dal web.

    O di certe qualità umane come istinto, intuizione, fantasia, ecc. (comprese le incongruenze) destinate ad una progressiva sterilizzazione.

    Programmare la vita non è governare il coding.

    Tutt’altro serve a una Generazione senza Bussola

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