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 Home page > Attualità > Cronaca > Corteo per Impastato, servono le bandiere rosse?

Corteo per Impastato, servono le bandiere rosse?

Alla manifestazione per Peppino Impastato, a Ponteranica (Bergamo), tante bandiere rosse. Demerito di chi le ha portate o di chi latita e si assenta?

Sono stato alla manifestazione di Ponteranica, contro la rimozione della targa e l’intitolazione della biblioteca a Peppino Impastato. Ci sono stato lavorando, per Bergamonews.it, ma è stato uno di quei pomeriggi in cui non capisci bene fin dove arriva il lavoro e dove inizia la passione civile. Comunque una bella manifestazione, finita senza incidenti o tensioni, e non è scontato dirlo vista l’attenzione mediatica che si era creata. E’ stato un evento buono e giusto, perchè chi amministra un Comune non può sempre pensare che i simboli, i valori, le cose positive, stiano sempre dalla sua parte. Non può usurpare la memoria di una vittima di mafia così, perchè gli gira...

Il fatto è che ad un certo punto mi sono fermato sul palco a guardare tutti i manifestanti. Mi sono chiesto se fosse una manifestazione antimafia o un corteo di Rifondazione comunista. Bandiere rosse con falce e martello un po’ ovunque. Non sono una vergogna, per carità, ma non esauriscono di certo la cultura antimafia di questo Paese.


Inutile, o forse no, star qui a ripetere che Paolo Borsellino aveva simpatie per il Movimento sociale italiano; star qui a ricordare che nel settembre 1982 fu ucciso il prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, non certo un uomo di sinistra. E come loro tanti poliziotti, tanti carabinieri, tanti siciliani.

La manifestazione tinta di bandiere rosse però mi lascia un dubbio: è un demerito di chi ha portato le bandiere tentando la politicizzazione, o un demerito di chi latita, si assenta e non porta le sue bandiere? Dov’era il simbolo del Pd? Avrebbe stonato? E se volete ribaltare la domanda: ha più meriti chi si mette in prima fila con il suo simbolo o chi il simbolo lo tiene fuori da eventi che dovrebbero promuovere un valore condiviso da tutti? Io risposte non ne ho, mi chiedo solo se a volte la politicizzazione non ottenga risultati diversi, se non contrari, da quelli prefissati.

Foto di Pietro Sparaco per bergamonews.it

Commenti all'articolo

  • Di Alessandro (---.---.---.193) 27 settembre 2009 17:32

    Il Pd aveva scelto di non portare le bandiere...prorpio perchè questa manifestazione non dovrebbe avere una connotazione politica ma civile...

    • Di (---.---.---.148) 27 settembre 2009 17:53

      Ma cosa dici? se il PD non è nemmeno andato ai funerali di Felicia Impastato.
      Poi Peppino era comunista, era di democrazia proletaria (l’ex partito di Ferrero) poi confluita in Rifondazione. Tanto che rifondazione chiese di costituirsi parte civile nel processo contro Tano Badalamenti come mandante dell’omicidio.

  • Di rosellina (---.---.---.175) 27 settembre 2009 18:13

    l’autore del post forse per la giovane età dimentica che peppino era un compagno di democrazia proletaria e che quindi quelle erano le sue bandiere rosse
    forse altri si sono vergognati dei loro nuovi simboli di revisioni che hanno avuto effetto revisionistico anche nella lotta antimafia a quanto pare, perché latita, tranne pochi esempi
    esempi che un tempo erano tutti ( o quasi ) appartenenti a quelle bandiere
    bastava informarsi e non avresti sprecato tutte quelle righe sul problema del ciufolo della strumentalizzazione
    che come vedi in questo caso é assolutamente mal posto e fuori luogo...

  • Di Vento (---.---.---.56) 27 settembre 2009 19:15

    Per essere in piazza a sventolare una bandiera bisogna essere 1. convinti di quello per cui si manifesta 2. più forti dell’apatia e del qualunquismo 3. non vergognarsi delle proprie idee. Chi non si riconosce in queste caratteristiche probabilmente se n’è stato a casa e infatti il PD e compagnia bella non si sono visti... che l’autore se ne faccia una ragione e imbracci una bandiera rossa anche lui per cambiare questo paese!

  • Di Armando Di Landro (---.---.---.194) 27 settembre 2009 20:01

    Io andare in piazza con le bandiere imposte da altri? Un bel ciufolo! Scommetterei più sul fatto che Peppino Impastato risponderebbe così che non sul fatto che oggi, a 30 anni di distanza, sarebbe stato un iscritto a questo o quel partito, come qualcuno si azzarda a dire. Grazie a tutti!

  • Di paolo praolini (---.---.---.27) 27 settembre 2009 22:20

    Di una cosa sono certo che a queste manifestazioni non servirebbero bandiere e simboli di partito!
    E’ necessario che ci sia coesione, unità d’intenti e ricordare insieme che per onorare i Peppino Impastato occorre impegnarsi con i fatti e non le parole a cambiare questa società, troppe volte ingorda di manifestazioni di facciata.

  • Di alessandro F. (---.---.---.81) 28 settembre 2009 01:00

     La manifestazione è assolutamente politica.Perchè è politico l’atto compiuto dal sindaco leghista di Ponteranica,nel momento in cui ha deciso di cambiare il nome alla biblioteca.
    Il qualunquismo non porta da nessuna parte.Iniziamo a capire chi sono i buoni e chi sono i cattivi.
    Peppino Impastato era un giovane di SINISTRA che amava la legalità e che ha speso la sua vita per lottare contro la mafia.
    Il sindaco che ha tolto la dedica fa parte della LEGA NORD, il partito al governo che si sta rendendo colpevole dei respingimenti.E che non sta facendo nulla per lottare contro la mafia.I loquaci Borghezio, Bossi, Maroni non hanno speso una parola sul processo dell’Utri e sulle rivelazioni di alcuni pentiti.Come mai non c’è nessun intento di arrivare in fondo alla verità?E’ facile scagliarsi contro il poveraccio di turno che arriva su un barcone.
    Più difficile lottare contro la mafia.COME FACEVA PEPPINO

  • Di Il Gufo (---.---.---.78) 28 settembre 2009 02:27

    Peppino Impastato era un militante di Democrazia Proletaria e morì durante la campagna elettorale in cui cercava di farsi eleggere.
    Quindi le bandiere rosse c’entrano eccome, chi non si riconosce in esse o in quel che rappresentano non è stato oggetto di discriminazione alcuna, è questo ciò che conta.
    Che poi la destra italiana proprio antimafia non sia è cosa nota persino ai sassi (non la DC, intendo proprio la destra storica).
    http://it.wikipedia.org/wiki/Peppin...

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.213) 28 settembre 2009 02:56

    Trascrivo quanto ricevuto da un’amica testimone, aggiungendo che Democrazia Proletaria non è il Prc, per trasmigrazione...

    Splendida manifestazione a Ponteranica mi riscalda il cuore, a ogni passo vedo visi di ex allieve ed allievi fatti uomini e donne liberi e determinati che dimostrano per una vera democrazia insieme a altre migliaia di persone venute da altri pezzi d’Italia, persone famose a fianco di persone sconosciute, ma ugualmente impegnate.

     UN GRAZIE A CHI L’HA ORGANIZZATA.
     Devo però dire una cosa a tutti e in particolare a Rifondazione, l’ho promessa a M. :
    ieri l’ho incontrato in mezzo al corteo e mi ha meravigliato, lui così riservato che usciva in mezzo a tanta confusione.
     M. è un mio ex allievo una splendida creatura due occhi azzurri sempre sorridenti , pensieri meditati , realisti e poetici contemporaneamente, frasi chiare ma che bisogna avere la pazienza di ascoltare per la sua difficoltà legata a un handicap fisico che ha saputo affrontare e superare accettandolo. Per più anni sono stata la sua insegnante di sostegno nella scuola media di Ponteranica e gli voglio molto bene, spero ricambiata.
    Ieri però alla mia frase " sono felice di vederti qui" lui mi ha risposto: "Io però ora mi sento a disagio" gli ho domandato meravigliata il perché. " Perché sono venuto e mi avevano detto che la manifestazione non era di nessun partito, e ora vedo tutte queste bandiere di Rifondazione dappertutto e io non la penso come loro." Gli ho risposto che aveva ragione perché ho detto: "anche se io la penso come loro e anche se quando mi pare il caso li voto, ti prometto che gli scriverò e dirò quel che penso" e cioè che

    Se si decide di andare senza bandiere di partito, se proprio si vuole andare con i propri vessilli per mille motivi e anche perché si è stati attivi e partecipi massimamente nell’organizzazione (e questo vuole essere un riconoscimento per Rifondazione che ha, di fatto, aiutato moltissimo e in maniera egregia il comitato) per lo meno non si spargano le bandiere su tutto il percorso ma ci si metta tutti insieme a fare gruppo un bel nutrito gruppo rosso.
    Rosso come il cuore, il pensiero e il sangue di Peppino, forte come le parole che suo fratello ha avuto il coraggio di dire: parole che non hanno alcuna paura o reticenza, parole di chi non ha niente da perdere se non la sua coerenza.

    Allora se la manifestazione deve essere unitaria, ciascuno sfili uno dietro all’altro, con la sua grande o anche microscopica identità ( come noi Donne in Nero) , e aiutiamo M. a non sentirsi a disagio col risultato che si richiuda in se stesso.

    Dobbiamo ricordare che M. e tanti altri ex allievi fra i quali c’è anche Cristian Aldegani ( ebbene sì c’era anche lui da piccolo seduto sui quei banchi ) sono cresciuti in un paese dove i genitori venivano a scuola ad urlarci "NON ROVINATECI I NOSTRI FIGLI" solo perché adottavamo l’Antologia un poco più aperta " Non picchiate il serpente".
    Poi, quasi tutti, non si presentavano alle riunioni nelle quali si decidevano insieme " gli obiettivi educativi e di socializzazione " o alle pubblicizzazioni dei laboratori nei quali i loro figli avevano investito tante energie ottenendo spesso splendidi risultati. ( e qui rinvio un discorso sull’eliminazione delle compresenze del corpo docente )
    Chiedo a Rifondazione e a quanti hanno l’abitudine di voler colorare con le loro tinte le manifestazioni, aiutiamo chi decide di venire solo per le idee ma non per le appartenenze a venire senza sentirsi ingabbiato in schemi non scelti.
    GRAZIE comunque perché ci siete . Serenella Angeloni Cortesi delle Donne in Nero di Bergamo e del Mondo ( siamo una rete microscopica ma estesissima)

  • Di Val (---.---.---.49) 28 settembre 2009 09:16

    Peppino Impastato: antimafioso, comunista, rivoluzionario. Eccoti la risposta del "perchè le bandiere rosse?".

    Lo stesso fratello di Impastato, nel suo discorso, ha rimarcato questa cosa, definendola doverosa. Ha ringraziato poi la presenza degli esponenti politici presenti.

  • Di Mirko (---.---.---.114) 28 settembre 2009 10:54

    Le bandiere rosse erano presenti al corteo dopo l’uccisione di Peppino.

  • Di pv21 (---.---.---.122) 28 settembre 2009 11:10

    Contare le bandiere è come fissare il dito e non guardare la luna. La mafia è un cancro di tutta la collettività. Solo una bandiera non avrebbe potuto esserci. Quella di chi ha deciso di cancellare la memoria di un combattente. Certo cinismo politico sta facendo lo spezzatino del paese e dei suoi valori. Le Voci dentro l’eclissi continuano a dare esempi di dirittura morale, coerenza, rigore ed impegno civile per chi ... sa ascoltarle. (c’è di più => http://forum.wineuropa.it 

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