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Coronavirus e quarantena | I giorni surreali

Chi in questi giorni non si è trovato a pensare a quale giorno stesse vivendo? Nella nostra vita pre virus, che sembra ormai lontana secoli, questo strano fenomeno non capitava mai. La nostra settimana era cadenzata da appuntamenti, incontri, cene e pranzi di lavoro, acquisti e gite. Venendo a mancare per colpa della segregazione domestica questi riferimenti, i giorni della settimana perdono il loro significato e la domenica festiva si trasforma, senza alcun problema, nel più nefasto dei lunedì.

Per tutti? Quasi tutti. Una fetta di italiani, indomabile e responsabile, affronta con lavoro e impegno tutte le emergenze che permettono a noi, comuni mortali, di affrontare al meglio possibile questo strano e malsano periodo con la certezza di essere sostenuti nel nostro sforzo, imparagonabile al loro sacrificio.

In primis i medici, le infermiere e tutto il personale che opera nel settore sanitario. Loro sono la prima linea di difesa e la laurea o un diploma, come le mascherine o i guanti monouso, non sono una garanzia di immunità. Ma anche autotrasportatori, personale della PA, operai, forze dell'ordine e tanti altri. A tutti dobbiamo in nostro plauso, ed il miglior regalo che dovremmo fargli sarebbe ricordarsi della loro importanza anche terminata questa emergenza.

Quando terminerà? Nessun esperto sinora si è trasformato nel mago Otelma cimentandosi in previsioni farlocche a differenza di tanti saccenti che, eruditi da qualche post, dispensano false certezze condite da bugie e menzogne. Ci attendono ancora giorni surreali, nei quali potranno esserci richiesti ulteriori ma necessari sforzi: anche il nostro impegno serve a debellare questo pernicioso virus e non c'è jogging, passeggiata o qualsivoglia attività all'aperto, se non strettamente necessaria, che prevalga sulla salute propria e collettiva.

Terminerà questa emergenza? Certo. L'umanità ha superato tutte le prove, anche quelle immani, alle quali la storia l'ha sottoposta. E questa emergenza, come ogni altra, rientra nella storia, e dal presente passerà al passato.

Torneremo ad una vita normale? Certo. Ma, non sarà più come prima.

 

Foto: mohamed_hassan - pixabay

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