Contro la crisi col cortometraggio

In questi giorni  di depressione acuta, di crisi totale e totalizzante, una notizia si è imposta ai miei occhi rischiarando il cupo scenario di iniziative surreali studiate per combattere il difficile momento attuale.

 

Il raggio di luce proviene dal proiettore cinematografico, riportando fiducia attraverso un ciclo di cortometraggi firmati da tre dei più grandi registi italiani.

Olmi, Sorrentino e Salvatores sono gli autori di tre piccoli film, cortometraggi, brevi storie di vita quotidiana “che sollecitano alla civiltà del dialogo”, atti di resistenza alla dissoluzione che ogni crisi comporta.

Sarà “Il Premio” di Olmi ad inaugurare un ciclo che arriverà alle persone attraverso tutti i mezzi possibili. I cortometraggi, infatti, verranno mostrati nelle sale e in tv in versione trailer, anticipo dell’intero contenuto che sarà rilasciato in rete su apposita piattaforma creata per raccogliere e potenziare il messaggio di queste opere.

Metafore popolari forti, offerte alle persone per ritrovare la speranza, per ritrovarsi in un momento di smarrimento generale. “Una ricognizione su chi siamo e dove siamo” assolutamente necessaria in “un mondo che soffre di scricchiolii sinistri e che non crede più a nulla”. Icone collettive che si propagano attraverso media di massa come bussole fondamentali ad orientarsi nella confusione e nel clamore, partendo quel che siamo, unica concreta certezza.

Un altro aspetto interessante dell’iniziativa è che a produrre l’intero ciclo sia Intesa Sanpaolo che prova a combattere la mole di input negativi proveniente dal versante finanziario attraverso la promozione di messaggi positivi forti, sostenendo un settore d’eccellenza dello scenario italiano, il cinema, macchina perfetta per produrre il sogno di un domani migliore.