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Consumismo o Comunismo

Nel Comunismo il popolo avverte il dolore del lavoro abbinato al sudore, in quanto quasi sempre il comunismo coincide con l’Economia Reale, e la realtà e sempre diversa dalla finanza Creativa. In questa fase Reale il Popolo ricrea i Pettorali, i Giovani perdono la Pancietta, quasi tutti diventiamo come i Bronzi di Riace, nel comunismo i nostri migliori amici sono le Gambe e le Braccia, o la Falce e il Martello, o il Terreno Agricolo e la Zappa.

Il comunismo è accentratore nelle mani dell’oligarchia stato, il capitalismo è accentratore nelle mani dell’oligarchia finanza. L’oligarchia stato e finanza sono la stessa cosa, però nel capitalismo è pieno di teste di LEGNO, in quanto lo Stato delega ai pseudo privati le corde del èotere. Ai vertici quasi niente cambia nelle 2 fasi, ma alla base la situazione è stravolta...infatti nel capitalismo troviamo un popolo "libero", un popolo creatore, un popolo pronto a speculare insieme all’Oligarchia, o meglio l’oligarchia getta al popolo i pezzi di carne con osso, il popolo si lancia agli stessi bocconi gustosi (a volte velenosi, azioni, bond, index linked, etc)...offre la libertà dei SENSI, offre la libertà dei VIZI, offre tutto quello che di perverso non è accettato per creare nelle masse una falsa libertà..in poche parole mentre l’oligarchia tosa il popolo, offre allo stesso l’esasperazione dei vizi e della goduria come anestetizzante per non far sentire dolore alla povera pecora tosata.

Nel comunismo il popolo avverte il dolore del lavoro abbinato al sudore, in quanto quasi sempre il comunismo coincide con l’economia reale, e la realtà è sempre diversa dalla finanza creativa. In questa fase reale il popolo ricrea i pettorali, i giovani perdono la pancetta, quasi tutti diventiamo come i bronzi di Riace, nel comunismo i nostri migliori amici sono le gambe e le braccia, o la falce e il martello, o il terreno agricolo e la zappa.

Il comunismo affonda le sue radici nella realtà della vita, ripeto questo influisce solo alla base della piramide, in quanto il capitale creato dal nulla è quasi inesistente, questo comporta la mancanza dell’adorazione del dio denaro con la pseudo libertà che offre il debito al popolo “libero”… il dio denaro è scomparso, il popolo si riavvicina alla religione, l’oligarchia smette di creare debito, ma inizia insieme alla religione a creare dottrine, insegnamenti sani, principi di solidarietà.

Il Comunismo non può convivere con la pazzia del vizio, con la libertà offerta dalla lussuria, questi vizi costano, i soldi non ci sono, ed allora l’oligarchia crea principi, dottrine, il popolo deve capire che non di soli $ si vive, ma di lavoro, principi e dottrine.

In questa fase economica reale, ripeto i soldi sono pochi, il popolo per tirare avanti deve sudare e lavorare sodo non con il CERVELLO (Creatività, nel capitalismo tutti diventiamo creativi), ma con la zappa e il martello.

In questa fase la religione insieme all’oligarchia diffonde serenità, principi di amore…..alla mancanza dei VIZI non disponibili perché costosi, vizi perno centrale del consumismo. Nella fase nuova, o fase reale o comunista al popolo viene “donata” la realtà. In questa fase vengono donati militari per le strade, manganelli da usare ai prepotenti viziati dai vizi del consumismo, adesso nel comunismo l’oligarchia non userà più azioni o bond per allineare il portafoglio delle masse, ma userà zappe, martelli, e manganelli.

Forse è meglio l’azione e il bond, che la zappa o il martello, ma riflettiamo che nel consumismo chi diventa ricco è una piccola parte e sono quelli più meschini, quelle persone senza scrupoli, mentre nella fase del comunismo tra il popolo andrà avanti chi ha voglia di lavorare sodo. Non mancheranno i parassiti, ma questo specie di uomini abbonda nel capitalismo.

Certo nel comunismo lo stato è padrone, ma voi pensate che nel consumismo non siamo sottoposti a tanti padroncini, pensate alle banche di ogni città, serve del potere, che come centri di raccolta del risparmio e centri di esasperazione di debito, hanno distrutto sacrifici di una vita dei risparmiatori.

Certo la pseudo libertà offerta dal vizio libero e non perseguito dona gioia al popolo stanco di lavorare, alle persone senza scrupoli.

Secondo me sia il Consumismo e il Comunismo sono sistemi utili in contesti e luoghi diversi, non sono i modelli a fallire ma l’esasperazione di persone senza scrupoli che nella fase del consumismo aggrediscono come squali i risparmi degli indifesi, mentre le stesse persone senza scrupoli nella fase del comunismo aggrediscono le braccia e il lavoro degli indifesi.

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