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Comuni contro la "mendicità molesta"

Comuni contro la "mendicità molesta"

Il Comune di Borgo San Lorenzo con la sua ordinanza anti mendicità molesta, si inserisce in una bella lista di amminisrazioni locali Toscane che si sono distinte per la loro attenzione a chi fa più fatica. Eccelle in questo Firenze che prima con l’assessore Cioni con una ordinanza contro i lavavetri e poi con l’attuale Sindaco Matteo Renzi, con una ordinanza sulla mendicità molesta, si è reso paladino del decoro urbano. Ma c’è altro e la fantasia non difetta a molti di questi Amministratori fieri difensori della sicurezza e della legalità.
 
Il Comune di Pisa ha emanato una "ordinanza anti borsoni" che non vuole colpire, si badi bene, gentili signore che passeggiano con borse troppo grandi, al contrario, vuole andare a limitare la vendita materiali vari, sopratutto nel "salotto buono" della città (P.za dei Miracoli) dei ragazzi, spesso Nigeriani. Questo reato è colpito con 100€ di multa e il sequestro del materiale. Proseguendo, il Comune di Prato si distingue come "laboratorio per la sicurezza" secondo il Ministro Maroni, per la repressione messa in atto contro i clandestini cinesi.Ma non solo. L’Assessore Silli (8/10/09) propone una tassazione dei ROM maggiorenni per migliorare l’integrazione. E per finire in bellezza l’itinerario intorno le ordinanze, arriviamo a Lucca che con una ordinanza del 1/4/09, vuole in maniera decisa, limitare la vendita dei cosidetti "kebabbari". Come si vede, non c’è limite alla fantasia. C’è da tener presente che tali provvedimenti, sono stati emessi da amministrazioni orientate sia verso il centro destra che verso il centro sinistra. La cosa buffa è che rispettivamente, dove sono all’opposizione, ogni schieramento politico si scandalizza di tali provvedimenti e si fa paladino delle ragioni dei più poveri e derelitti. Non entrando nel merito dei singoli provvedimenti, si nota come ormai, indipendentemente dagli schieramenti, le forze politiche, a corto di ideali, si equivalgono sopratutto riguardo al contrasto verso chi, pur di tirare avanti è costretto ad arrangiarsi. Si sbandierano poi dati di importanti investimenti riguardo l’assistenza e nel sociale, dimenticandoi che a volte i soldi danno una prima risposta e che spesso mancano di quel dato importante che può ulteriormente far felice chi è in difficoltà: l’accoglienza e l’ascolto, la relazione.

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