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Ciao, sono Razzi, il nuovo segretario della commissione Affari Esteri

Per Silvio Berlusconi è il "cavallo di razza della politica italiana". Per molti italiani, suo malgrado, assieme a Domenico Scilipoti rimane il simbolo della "compravendita parlamentare". Ex Italia dei Valori, rieletto con il Pdl, già presidente della "Federazione emigrati abruzzesi in Svizzera", Antonio Razzi è il nuovo segretario della commissione Esteri in Senato: "Sono onorato di ricoprire una carica di tale impegno in una commissione cruciale come questa. Il mio destino, il mio nome, la mia storia mi vuole legato all’estero anche in questa legislatura", ha dichiarato il senatore. Si occuperà di Europa, immigrazione, revisione dei trattati, rapporti con gli Stati membri. Diamo un'occhiata alla sua storia, dichiarazione dopo dichiarazione, quante soddisfazioni, questo governo Letta.

Settembre 2010, Razzi giura fedeltà a Di Pietro:
"Io sono eletto nell'Italia dei Valori e tale voglio rimanere, fino alla morte: fino a che Di Pietro mi tiene io sto lì, anche perché è un rispetto verso coloro che mi hanno votato... chi glielo va a dire ai miei elettori che sono stato comprato da un altro partito? Così dovrebbero fare tutti gli altri deputati, non si dovrebbero far comprare perché il cittadino non vuole queste cose... Mi tentano, ma io resisto... mi hanno proposto di pagarmi il mutuo, offerte buone, posti buoni... qualche carica... anche di entrare nel Governo... ma ho una faccia sola e un patto con Di Pietro. Come potrei farmi vedere in giro domani se passassi con Berlusconi?".
 
Dopo tre mesi, 14 dicembre 2010, con il suo voto determinante salva Berlusconi:
"Certo che gli voto la fiducia. Ma se ci leviamo Berlusconi, chi ci mettiamo? Di meglio non ce n'è".
 
A marzo 2011 ancora nessuna nomina, Razzi comincia a perdere la pazienza:
"Abbiamo salvato questa legislatura. E a che prezzo: minacce, insulti, scritte sui muri... E guardi che io non ho chiesto nulla. Sia chiaro. Io che credevo fossero un po' diversi, invece sono peggio... Quasi mi vergogno di appartenere a questo gruppo. Ripeto, se la legislatura è in piedi il merito è nostro. Un posticino almeno, qualcosa per dire grazie, un riconoscimento. Portavoce, segretario di presidenza. Lì sono tutti a chiedere qualcosa, io mica puntavo a un ministero, a un sottosegretario. Volevo un incarico, "hai fatto questo e ti meriti quest'altro". Dovrebbe funzionare così no?...".
 
Dopo due mesi, maggio 2011, finalmente arriva un incarico: "consigliere personale del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano". Dovrà occuparsi di "lotta alla contraffazione". Le sue competenze?
"Guardi... io ho lavorato tanto con i ristoratori... non sono un ristoratore, ma sono un buon gustaio, e soprattutto un buon cuoco: a tempo perso, molte volte, aiuto mia moglie in cucina".
 
E ancora:
"Che ne so io di contraffazione? Guarda... io ne so abbastanza... essendo che io ho vissuto all'estero e che so quando i ristorandi hanno i prodotti contraffatti perché gli costano di meno perché ci può guadagnare... no, io non facevo il ristoratore, però me ne intendo...".
 
Luglio 2011, Antonio Razzi e Domenico Scilipoti tornano da un viaggio "istituzionale", Londra e Parigi.
"Purtroppo non siamo riusciti ad incontrare la Regina e la fritz ledi (sic) di Francia Carla Bruni, ma stiamo lavorando per la pace nel mondo".
 
Ad ottobre 2011 si ritrova pure in commissione Cultura, e ai microfoni de "La Zanzara" dichiara:
"Adesso sono anche in commissione Cultura, Scienze, Istruzione e politiche comunitarie... allora, siccome il dottor Sgarbi è un grande della Cultura... ehmm... vengo a prendere lezioni da Sgarbi... per sapere di più della cultura. Come non so niente di cultura? Perché no?... Di che so? Ehehe, di tutto... nella vita bisogna sapere di tutto, non si finisce mai di imparare, perciò vado a lezioni di cultura dal professor Sgarbi... mi insegna la cultura perché è l'unico in Italia che ne sa. Che gli altri non sanno niente... Chi emana una direttiva europea? Eeeeeh il Parlamento europeo... ah, la Commissione europea? Vabbé, è uguale... ora le devo anche lasciare perché sono col Maestro".
 
A fine anno la telecamera nascosta dell'onorevole Barbato riprende le confessioni di Antonio Razzi, in piena camera dei Deputati:
"Io te lo dico chiaro: il 14 dicembre ho fatto i cazzi miei... 10 giorni mi mancavano per la pensione, e per 10 giorni mi inculavano... io c'ho 63 anni, dove vado a lavorare io? Cazzo me ne frega, tanto qui sono tutti malviventi, se non fai da solo ti si inculano loro".
 
Febbraio 2012, Antonio Razzi presenta il suo nuovo libro: prefazione di Silvio Berlusconi. Ora si trova in commissione Politiche europee ed è appena rientrato da una conferenza all'Onu. Gli si chiede, "lei sa cos'è lo spread?".
"Certo che so cos'è lo spret, questa parola è venuta dall'abruzzese... quando si va a comprare un asinello io sentivo sempre gli anziani che dicevano "e lo spret ci sctà?", significa che levando tutto dall'asinello non pesa più 10 chili ma ne pesa 8".
 
Marzo 2012, in piena vicenda-esodati:
"Come penso di risolvere il problema degli esodati? E chi sono gli esodati? E' una parola tecnica, difficile".
 
Razzi non conosce molto bene l'inglese, ma è appena stato in Uganda per la 126° conferenza interparlamentare, aprile 2012:
"In Uganda ci stavano 2.000 deputati da tutto il mondo, era tutto il mondo presente. Avevamo due traduttori, noi parlavamo italiano perché siamo italiani e non è che potevo mettermi a parlare in altre lingue. In Uganda ho parlato di... ehm... di una cosa molto importante... di una cosa attuale... il problema della politica, che noi politici stiamo messi proprio male... in Uganda ho parlato dell'antipolitica".
 
A luglio, parla di Fiscal compact:
"Che cos'è il Fiscal compàt? Eh non lo so nemmeno io... si fa per scherzare... è una cosa molto semplice: Fiscal Compàt".
 
Alle politiche 2013 si candida con il Pdl, il suo appello su youtube fa il giro della rete.
"Chi meglio di me può far incrementare il turismo in Abruzzo? Pensate ai tornei di tennis e di pallone che io ho organizzato a Francavilla al Mare, a Montesilvano e a Pescara, addirittura con il primo ministro bulgaro Bojko Borisov!".
 
Le elezioni sono alle porte e Razzi, ex Idv, per l'ennesima volta ci ripete quello che pensa del Cavaliere:
"In Abruzzo dovrebbero fare un monumento a Berlusconi... Lui è un messia mandato da Dio, l'unico che può salvare l'Italia e l'Europa. La Merkel e gli altri leader sono gelosi della sua intelligenza! Dobbiamo ringraziare che Berlusconi è nato in questo millennio, perché uno così nasce ogni mille anni, lui è l'Archimede della politica, un genio assoluto... meno male che Silvio c'è!".
 
27 febbraio 2013, la gioia per la rielezione:
"Aspetta nu momento, qua piangono tutti! Ho persino chiamato Scilipoti, "ma allura è vero!", ero contentissimo per la rielezione! Sono stato ripagato del grande impegno svolto: ho intervenuto sul porto di Pescara, vai a vedere su gugle, poi interpellanze sul lago di Bomba, per il mio collegio organizzavo pizzate, tornei di calcetto e di tennis, pure nel capoluogo!".
 
A marzo 2013 si scatena contro Beppe Grillo:
"Grillo propone di ridurci lo stipendio a 5 mila euro lordi. È impossibile, a meno che non andiamo a dormire in un sacco a pelo. Oppure possono ospitarci i grillini a casa loro... Io già vado a dormire in un albergo a una stella che ha appena appena il bagno".
 
Si ritorna a parlare di compravendita:
"Io comprato da Berlusconi? Ma quando mai. Io sono un poveraccio. E avessi avuto li soldi, l'avrei pagato io a Berlusconi per andare da lui... l'avrei pagato, prendimi e portami con te".
 
E ora ecco il prestigioso incarico. Il senatore Razzi, ai microfoni de "La Zanzara", ha appena dichiarato:
"Le ultime grandi opere che c'è (testuale, ndr) in Italia le ha fatte lui, Mussolini. Non sono di quel partito ma bisogna riconoscere che quello che è fatto è fatto. Mussolini è stato bravissimo in alcune cose, straordinario. È stato eccezionale sulle infrastrutture, le pensioni sono nate da lui (...). La questione dei marò, se c'era Berlusconi presidente del Consiglio, credo che nemmeno una settimana di prigionia facevano. Erano in Italia da molto tempo. Berlusconi è un genio, avrebbe fatto come con gli altri prigionieri. Al massimo una settimana, dieci giorni ed erano a casa. Lui è un grande, conosce tutti i presidenti del mondo, andava lì e trattava direttamente (...). Chi è il ministro Tzipi Livni? Si l'ho conosciuta in Senato, ministro per gli immigrati. Ah... è il ministro degli esteri israeliano? Ha un nome strano, non me li ricordo tutti questi nomi stranieri. Razzi lo capiscono subito (...). La Corea del Nord? Mannò, non è un pericolo. Ci sono stato cinque volte e sono sempre stato entusiasta della gente e dell'accoglienza, a Pyongyang si sta bene, uno ci può andare a fare le vacanze tranquillamente".

 

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