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 Home page > Attualità > Media > Chi ha ucciso Giulio Regeni? La Gatta Mammona?

Chi ha ucciso Giulio Regeni? La Gatta Mammona?

Sono 5 mesi che Giulio Regeni, 28 anni, è sparito senza un perché in Egitto, ritrovato morto e torturato:  Sarà stata Gatta Mammona?
 

Da Wkipedia: 

"Giulio Regeni era un dottorando di ricerca italiano dell'Università di Cambridge; fu rapito il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, e il suo corpo fu ritrovato il 3 febbraio successivo.

Le condizioni della sua salma, ritrovata vicino al Cairo in un fosso lungo l'autostrada Cairo-Alessandria, hanno evocato ipotesi di tortura eventualmente in connessione con i legami che Regeni aveva con il movimento sindacale che si oppone al governo del generale al-Sīsī.Il corpo mutilato e mezzo nudo di Giulio Regeni fu trovato il 3 febbraio 2016 in un fosso lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo.Il corpo recuperato mostrava segni compatibili con ipotesi di sottoposizione a tortura: contusioni e abrasioni in tutto corpo, come quelle tipicamente causate da un grave pestaggio, lividi estesi non incompatibili con lesioni da calci, pugni ed aggressione con un bastone. Si contarono più di due dozzine di fratture ossee, tra cui sette costole rotte, tutte le dita di mani e piedi, così come gambe, braccia e scapole; si riscontrarono coltellate multiple sul corpo, comprese le piante dei piedi, probabilmente inferte con un rompighiaccio o uno strumento simile ad un punteruolo. Vi erano inoltre numerosi tagli, su tutto il corpo, causati da uno strumento tagliente simile ad un rasoio.Si sono altresì riscontrate estese bruciature di sigarette, nonché una bruciatura più grande, tra le scapole, realizzata verosimilmente con un oggetto duro e caldo; l'esame autoptico rivelava una emorragia cerebrale e una vertebra cervicale spezzata a seguito di torsione del collo che sarebbe la causa ultima della morte.Il funerale del ricercatore si è svolto il 12 febbraio..."

Il riferimento da me associato al terribile e imprendibile Gatto Mammone, ben noto in Egitto, è sulla base del testo ricollegato e ben conosciuto in Italia, dell' artista Antonio Infantino e della sua collaborazione con i 99 Posse.

VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=DKpKyXwKadc

https://www.youtube.com/watch?v=CQaUQ4n6UQc

https://www.youtube.com/watch?v=T6zwTGOIre8

Le foto, oltre quella della famiglia Regeni, sono tratte da Street Art per le strade del Cairo. "Questi disegni sono importanti perché in Egitto i graffiti sono il linguaggio delle persone comuni. Dalla rivoluzione in avanti, la gente ha parlato e raccontato quello che accadeva sui muri": così Don Karl, co-autore ed editore di Walls of freedom, il più importante libro sui graffiti egiziani contemporanei, commenta l'iniziativa di alcuni artisti egiziani che hanno raffigurato il volto di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso al Cairo, disegni che, riprodotti, faranno il giro del mondo.

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.76) 30 giugno 2016 08:36
    Doriana Goracci

    Non sappiamo ancora nulla sulla morte di Giulio Regeni ma ritengo doveroso scrivere questo aggiornamento, un primo segnale: Stop alle forniture gratis per gli F-16 all’Egitto. Il Senato ha dato il via libera all’emendamento. Il sì al cosiddetto emendamento Regeni” – che modifica il comma 6 dell’articolo 4 del provvedimento – arriva con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti dopo un lungo e animato dibattito.Il relatore Sangalli ha detto in aula: “Non si tratta di un atto di ostilità rispetto all’Egitto che continua a essere un Paese nostro alleato e del quale riconosciamo anche il valore strategico in questo momento nella vicenda più complessa che riguarda la lotta al terrorismo; tuttavia riteniamo che il nostro Paese abbia titolo e diritto, come ha fatto quando ha richiamato l’ambasciatore a continuare a tenere sotto pressione l’opinione pubblica e anche l’Egitto su questa vicenda, affinché si possa arrivare a un importante chiarimento. Il motivo di questo emendamento è ovviamente di fare pressione sul nostro governo affinché le parole che in quest’Aula molto intensamente si sono sentite da tutte le parti politiche circa la vicenda Regeni possano dare testimonianza con questo atto che il Parlamento è ancora ben vigile su quella vicenda”.

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