Che strano paese...#2
Traduzione: il bue dà del cornuto all’asino. E’ un ovvio paradosso.
Così come è un ovvio paradosso che Mara Carfagna annunci un giro di vite contro le prostitute (e NON contro lo sfruttamento della prostituzione), lasciandosi scappare in conferenza stampa che a lei "come donna impegnata in politica e nelle istituzioni, la prostituzione fa rabbrividire, mi fa orrore, non comprendo chi vende il proprio corpo...".
Un vero paradosso per un ministro della Repubblica la cui fama non è dovuta all’intensa e instancabile attività politica, ma a una fulminante carriera dovuta all’uso più o meno spregiudicato del proprio corpo.
Negli ultimi due anni Mara Carfagna si è convertita alla politica, ma fino al 2006 era conosciuta soltanto per il ruolo di valletta e soprattutto per il famoso calendario di Maxim in cui metteva in mostra, senza alcun pudore, tutte le sue armi di seduzione.
Carla Corso, storica leader e portavoce delle prostitute italiane, ha commentato così l’infelice sortita del ministro: "Chi vende il proprio corpo per strada lo vende per poco, non tutti possono venderlo bene. Insomma ognuno lo vende come può...".
A buon intenditor poche parole.
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