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Che fine hanno fatto i membri della Banda della Magliana?

Dopo la morte di Angelotti un quesito: cosa fanno adesso i superstiti della Banda della Magliana? [Prima parte]

Con la morte di Angelo Angelotti si chiude l’ennesimo capitolo della Banda della Magliana.Non perché l’uomo ucciso l'altro giorno sia stato un ingranaggio fondamentale nel sodalizio stesso ma perché rappresenta un passato che non si arrende ad emergere. Come se tutto si fosse fermato a quei giorni, come se anni di galera e morti sul selciato non avessero insegnato niente.

Come dicevo di recente chi nasce quadrato difficilmente muore rotondo e le condizioni economiche in generale portano sicuramente chi ha vissuto una vita nel crimine a non considerare altre vie.
Psicologia spiccia e forse anche banale ma è la prima cosa che emerge da chi a 62 anni prende una pistola in mano e cerca svolte in una strada che non ne concede più

 
Ma vale per tutti gli ex appartenenti alla Banda della Magliana questo discorso? Cosa fanno i sopravvissuti al tempo e a quel mondo criminale in cui vivevano?
Prima di vedere chi è rimasto e cosa fa iniziamo a guardare chi è morto in questa epopea di sangue:

Franco Giuseppucci:Er negro, colui che insieme ad Abbatino ha iniziato la storia della Banda.Un leader.E’ stato ucciso in piazza Cosimato, a Trastevere nel cuore di Roma, il 13 Novembre 1980.


Nicolino Selis detto il Sardo



Dopo la morte di Giuseppucci regge i rapporti con la camorra di Cutolo. La sua fame di potere e di soldi lo condannerà. I suoi boia saranno Mancini e Abbatino.Muore nel 1981.

Angelo de Angelis.E’ stato ucciso il 10 febbraio del 1983.La sua colpa è stata quella di tagliare la cocaina che doveva vendere. I suoi killer, per collaborazioni con la giustizia o per decorrenza dei termini, non pagheranno mai. Erano tutti della Banda.


Antonio Leccese
: è il cognato di Nicolino Selis e questo lo condanna automaticamente.Il giorno in cui Selis fu ucciso lo accompagnò all’appuntamento e tornò a casa. Fu freddato sotto la sua abitazione. Era il 1981.



Giuseppe Magliolo: un killer al comando di Selis.

Quando il suo capo morì cercò di trovare i suoi assassini ma furono loro a trovare lui.Era il 24 Novembre del 1981.




Danilo Abbruciati detto il Camaleonte. Fu uno dei capi storici e veri della Banda. Fu ucciso a Milano il 27 Aprile del 1982 dopo aver fallito l’attentato a Roberto Rosone, vicepresidente del Banco Ambrosiano.


Edoardo Toscano: è uno dei ragazzi di via Chiabrera, uno di quelli che la Banda l’hanno fondata. Cercava di ammazzare De Pedis e invece fu anticipato dal testaccino,a Ostia, il 16 Marzo del 1989, con un colpo alla testa davanti a una panetteria.


Enrico De Pedisil testaccino. L’uomo degli intrecci economici e di potere. Forse il boss più potente della Magliana. I suoi rapporti con parti dello Stato, Vaticano e mafie saranno il suo lasciapassare per gli affari che contano.

Ma non sempre tutto è così scontato.Viene ucciso a Campo de' Fiori, in Via del Pellegrino. E’ il 2 febbraio 1990.



Giovanni Girlando detto il Roscio. E’ il luogotenente di Edoardo Toscano.
Viene ucciso nella pineta di Castelporziano vicino Ostia con un colpo alla nuca. E’ il maggio del 1990.


 
Claudio Sicilia detto il Vesuviano.E’ il collettore tra la banda e la camorra di Michele Zaza e Nuvoletta.

E’ il primo a pentirsi e a parlare ai giudici.Ma non verrà creduto subito e questo lo condannerà a morte.Il 18 novembre del 1991 viene ucciso all’ingresso di un negozio di scarpe con quattro colpi.

Paolo Frau:era della batteria di Ostia. Continuò a gestire tutti gli affari più o meno puliti del litorale e venne ucciso il 18 Ottobre del 2002.

 
Umberto Morzilli.Quando la Banda comanda Roma lui spaccia e si accompagna ad Antonio Nicoletti, figlio di quell’Enrico che fu qualcosa in più del semplice “cassiere”.Dopo aver fatto il salto di qualità nel campo del traffico di stupefacenti apre alcune società e inizia a fare affari con immobiliaristi come Coppola.

La sua corsa finisce il 29 febbrai 2008 a Centocelle con svariati colpi di pistola.



 
Emidio Salomone:dopo essere stato uomo fidato di Vittorio Carnovale controlla e gestisce il giro di usura, gioco d’azzardo e droga a Ostia.

E’ l’ultimo di quelli considerati a ragione o torto boss della Magliana che viene ucciso.E’ il 4 giugno 2009.


 
Angelo Angelotti:fu l’esca per l’agguato a Enrico De Pedis, dopo essere finito in galera per 15 anni ha trovato la morte a Spinaceto durante una rapina.E’ la mattina del 28 Aprile 2012.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Fra (---.---.---.165) 10 dicembre 2016 06:45

    Queste morti segnano la fine della famigerata banda e dimostrano che a fronte di alcune tipologie di crimini l unica sanzione possible e’ solo la pena di morte. Io la vorrei in Italia come ipotesi di scelta riservata alla sola parte offesa dopo l accertamento della responsabilità del reo. come scelta riservata alla stessa parte offesa e suoi congiunti; per cui lo Stato dovrebbe accertare l evento criminis ed assicurare alla giustizia il reo proponendo la sua sanzione. La parte offesa, solo x i casi di reati gravi predeterminati ex lege, dovrebbe poter scegliere di perdonare, in questo caso il reo espierebbe la pena proposta dallo Stato, oppure non perdonare e dunque proporre la sua sanzione quindi la pena di morte. In questo caso sì farebbe totalmente carico dei costi di esecuzione. E giustizia sarebbe fatta in coerenza con i principi di Beccaria che nn escludeva in assoluto la pena di morte ma lo ammetteva x alcuni tipi di reato e x criminali efferati e recidivi

  • Di Madese (---.---.---.27) 30 gennaio 2018 05:10

    bella gentarella....

  • Di The wolf (---.---.---.16) 30 novembre 2018 05:04

    Questa storia per quelli che hanno fatto tutte le persone coinvolte e molto suggestiva...E inutile dire che il freddo ma anche il libanese sono 2 personaggi fantastici.

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