• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Che fine hanno fatto i due marò?

Che fine hanno fatto i due marò?

Ogni tanto, quasi costretto dalle circostanze, il numero uno della Farnesina, produce la sua liturgia retorica e ipocrita: stiamo operando; siamo vicini alle famiglie; non li abbandoneremo mai; stiamo agendo; ne parleremo al consiglio europeo; ne parleremo alla Nato ne parleremo con il Padre etc.

Una vera vergogna le parole di Giulio Terzi, che continua a far finta di niente, come se nessuno avesse dato l’ordine di consegna dei due militari italiani alla polizia indiana, militari che stavano in acque internazionali e su una nave italiana, ma veniamo alle parole di Terzi, forte della complicità di una stampa asservita al potere, per via dei finanziamenti, che si permette di ostentare interesse e azione, proprio lui che, a detta di tutti, è l’autore, il regista e quello che ha dato l’ordine di consegna dei nostri militari. Dovrebbe dimettersi e, insieme a lui, dovrebbero dimettersi anche il Presidente del consiglio Monti e il Ministro della difesa Di Paola.
 
Ma veniamo alle parole di Terzi rilasciate all’agenzia di stampa “Velino AGV”:
 
"Sotto la guida del Presidente del Consiglio, il Governo svolge un'azione collegiale e costante, articolata secondo una strategia ben definita – spiega il capo della diplomazia in una nota della Farnesina - data la situazione di fatto determinatasi con il fermo e l'arresto dei nostri due militari, sul piano delle procedure giurisdizionali indiane, non abbiamo mai mancato di contestare ad ogni istanza la competenza sul caso, eccependo sempre il difetto di giurisdizione. Abbiamo mantenuto una posizione molto ferma, per far sì che l'avvio del processo penale presso il Tribunale di Kollam non incida sul giudizio di competenza sulla giurisdizione presso la Corte Suprema di New Delhi, e per assicurarci che ai nostri due militari siano costantemente garantite tutte le necessarie tutele di certezza del diritto e di diritto alla difesa, secondo ciò che la stessa Costituzione indiana prevede agli articoli 32 e 136”
“Sul piano internazionale, con contatti ai massimi livelli che hanno spesso coinvolto lo stesso presidente del Consiglio, svolgiamo un'intensa azione in tutte le sedi multilaterali e in tutti gli incontri bilaterali con i nostri principali partner. Abbiamo ottenuto che vengano esercitate sulle autorità indiane tutte le necessarie pressioni affinché riconoscano la fondatezza della nostra posizione, nell'interesse comune ad evitare che si crei un gravissimo precedente, dannoso per la certezza del diritto internazionale. In particolare – prosegue Terzi - ho tra l'altro sollevato la questione al G8, all'Onu e in sede europea e in questi giorni, anche in collegamento con recenti incontri tra UE e India, sono giunti dall'Unione Europea nuovi segnali di condivisione delle nostre istanze. Come riconfermato dal Governo nella sua collegialità in occasione della riunione del Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica svoltasi il 3 agosto scorso, intendiamo proseguire questo impegno con massima convinzione e determinazione, a cominciare dagli appuntamenti internazionali che ci attendono nelle prossime settimane, fra cui la Riunione Informale dei Ministri degli Esteri europei a Cipro e l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York"
"In questa azione - sottolinea il capo della diplomazia italiana - il sostegno del Parlamento, ed in particolare dei tantissimi parlamentari di tutte le forze politiche che, come l'Onorevole Pianetta, seguono con attenzione le questioni della politica estera italiana, è essenziale e potrà costituire uno strumento efficace per iniziative finalizzate alla positiva soluzione del caso. Vedere riconosciuti il prestigio e la sicurezza dei nostri militari impegnati in operazioni di pace e antipirateria - conclude Terzi - è una priorità altissima dell'intera politica estera italiana"
 
Certo che i cittadini italiani secondo i nostri politici sono dei caproni che non meritano niente, nemmeno di essere informati, e negando le affermazioni, tipico linguaggio pertinente allo "schizofrenese", parla di prestigio riconosciuto e di tutela dei nostri ragazzi. Meno male, figuriamoci se non c’era il prestigio. Questo è Giulio Terzi Ministro degli esteri italiano.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares