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Che fine ha fatto l’inchiesta sugli 899?

L’Inchiesta Premium è partita grazie alle denunce di migliaia di utenti di Firenze e Arezzo truffati a causa della tariffa maggiorata degli 899 o attraverso connessioni illegali ad internet. Da queste denunce è partita l’Inchiesta condotta da Monferini e Canessa, e come spesso accade, da una semplice truffa, si arriva a scoprire le attività mafiose. Pare che l’Operazione Premium abbia solo sfiorato questi altri livelli. A differenza dell’inchiesta Telecom-Fastweb condotta dal Magistrato romano Capaldo: un’indagine a 360 gradi che toccò addirittura la collusione tra politica e la ‘ndrangheta.

Ma lo scandalo di cui vogliamo parlare è un altro ancora, e per alcuni versi addirittura ancor più vergognoso.

I truffati sono stati subito affiancati dall’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) Un’associazione molto importante che ha fatto e sta facendo molte cause contro la Telecom, la Rai, ecc. L’ADUC all’epoca (2008) dichiarò di costituirsi parte civile e partecipare attivamente ai futuri processi dopo la conclusione dell’inchiesta. Quindi, essendo parte civile, l’ADUC ha la possibilità di sapere se l’Inchiesta Premium si sia conclusa e soprattutto sapere la date dei possibili processi. L’ADUC non risponde alla richiesta di informazioni in merito alla vicenda.

I truffati sono stati circa tremila, potrebbero farci sapere che cos’è accaduto? Se sono stati rimborsati e da chi?

Nell’inchiesta Premium furono arrestate 18 persone, soltanto una fece la sua deposizione presso il tribunale di Firenze, tutte le altre si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Quell’unica persona ha un nome: Niki Aprile Gatti. Niki, un ragazzo incensurato di 27 anni, dopo 20 ore dall’interrogatorio di garanzia, è stato trovato morto nella sua cella del carcere di Sollicciano, tutti gli altri sono tornati in libertà con il loro silenzio. La morte di Niki archiviata come suicidio, nonostante i furti nella società dove lavorava e nella sua abitazione.

L’appello della madre di Niki, Ornella Gemini:

“Se siete voi, chiunque legga , ad aver denunciato, sappiate che io al vostro posto avrei fatto lo stesso, il nostro scopo è solo arrivare a capire come si è definita la controversia, con chi avete stralciato la posizione. Ve ne sarei eternamente grata, dato che le Istituzioni mi hanno tolto un figlio senza minimamente sentirsi in dovere di darmene motivazione. Vorremmo arrivare a comprendere ciò che immaginiamo…..Nella speranza che tutti Voi abbiate figli ed anche chi non li ha…che possiate ben comprendere che Niki poteva essere vostro figlio, vostro fratello o un vostro carissimo amico. La Verità dovrebbe essere alla base dell’esistenza di ciascuno…..Vi auguro un anno in cui se parlate sicuramente vi sentirete piu’ sollevati!!!”

Chiunque abbia notizie può scrivere ad Ornella Gemini, madre di Niki: [email protected]

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