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Cerco Boscoreale su Google, risposta: monnezza

Premesso che: le città che non differenziano totalmente i rifiuti sono condannate a morire sepolte da sua maestà la Monnezza. In deroga alle leggi dello Stato, gli amministratori incapaci dovrebbero essere mandati al confino su Marte.

Boscoreale: c'era una volta un isolato martire vesuviano pazzo che scrisse dieci domande.

Le dieci domande allo Stato Italiano dell’aspirante cittadino vesuviano in
lotta.

1. Chi sono i Comuni che attualmente stanno portando i loro rifiuti nella discarica di Terzigno?

2. Come viene gestita in questi Comuni la raccolta dei rifiuti?

3. Quali e quanti rifiuti vengono scaricati giornalmente da ogni singolo Comunenella discarica di Terzigno?

4. Chi controlla la tipologia dei rifiuti negli autocompattatori?

5. A quanto ammontano le quantità delle varie tipologie di materiali recuperati con la raccolta differenziata per ogni singolo Comune, quanto viene ricavato da questi materiali riciclati e come viene restituito ai cittadini?

6. Perché non sono stati realizzati impianti di compostaggio nella Regione
Campania?

7. Perché in tutti questi anni di emergenza rifiuti non sono state realizzate dal Commissario Straordinario di Governo le piattaforme ecologiche in tutti i Comuni inadempienti? (vedi anche Boscoreale)

8. Perché i Commissari prefettizi che hanno sostituito le Amministrazioni Comunali sciolte nei comuni vesuviani, vedi Boscoreale, non sono stati rimossi e sanzionati quando non hanno fatto nulla di efficace per la raccolta differenziata, mentre invece erano attentissimi e scrupolosi a portare a compimento tutte le opere pubbliche appaltate dall’Amministrazione sciolta?

9. Perchè è stato deciso di aprire una prima e poi una seconda mega-discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, dove non si può raccogliere neanche il muschio del presepe o fare un recinto per le galline?

10. Perché i Comuni che non fanno la raccolta differenziata possono, dietro pagamento di maggiori oneri, avvelenare l’ambiente dove vivono le popolazioni alle falde del Vesuvio, e non trattengono invece sul loro territorio il tal quale?

Fino a quando non si avranno risposte concrete e non si porrà rimedio al grave disastro ambientale deciso dal Governo e da tutte le altre Istituzioni, l'isolato aspirante cittadino martire vesuviano pazzo diserterà le urne elettorali (veramente).

Boscoreale: C'era una volta un movimento civico che scrisse un documento.

Il documento:


1. Riduzione a monte dei rifiuti e campagna informativa e formativa per dare suggerimenti sull’acquisto di prodotti che comportino una minore produzione di rifiuti (imballaggi, decorazioni superflue, materiali disomogenei e difficili da smaltire, ecc.). Valutare con attenzione ciò che si acquista, operando una scelta tra diversi prodotti dello stesso tipo, per orientarsi su quelli che, a parità di qualità, generano meno scarti;

2. Rimozione immediata dei rifiuti giacenti su tutto il territorio;

3. Raccolta differenziata porta a porta effettiva e documentata con annesso e specifico piano industriale che preveda in tempi rapidissimi un passaggio da TARSU a T.I.A., abbattendo i costi del servizio ed allo stesso tempo rispettando la direttiva europea sintetizzata dal principio “Chi inquina paga”;                      

4. Trattamento Meccanico Biologico (TMB): trattamento a freddo dei rifiuti con
sistema di estrusione (tipo Vedelago);

5. Riciclo, Riuso e Compostaggio;

6. Incentivare controlli e sanzioni, in modo che siano un monito per quei cittadini che ancora non sono convinti che la differenziata è una questione di vita o di morte per l’ambiente naturale che ci circonda;

7. Installare, dove lo spazio lo consente, mini isole ecologiche in tutta la regione Campania nei parcheggi a servizio di: supermercati, centri commerciali, cinema, stazioni ferroviarie e marittime, discoteche, bar, ristoranti, pizzerie, lidi balneari, industrie, scavi archeologici, musei, scuole, chiese, sedi di Istituzioni Pubbliche, ospedali e in tutti i parcheggi pubblici e
privati custoditi.

8. Incentivare il compostaggio domestico familiare e condominiale tramite
manifesti e depliant illustrativi con relative istruzioni;

9. Applicare su tutti i prodotti in commercio un bollino colorato dello stesso colore del contenitore della raccolta differenziata alla quale è destinato quando diventerà rifiuto, mentre per i prodotti che non vanno nei bidoni applicare una targhetta con le istruzioni di come smaltirlo quando non sarà più utilizzabile;

10. Istituzione di piattaforme ecologiche in numero sufficiente per rendere agevole l’utilizzo delle stesse da parte dei cittadini, tenendo presente la particolare conformazione geografica del territorio comunale. Dette piattaforme dovrebbero essere attrezzate con delle tettoie dove depositare tutti quei rifiuti recuperabili quali mobili, sedie, divani che con piccoli lavori artigianali potrebbero essere, una volta riparati, distribuiti a tutte quelle famiglie che si trovano in stato di bisogno. La riparazione potrebbe essere affidata a dei volontari che presterebbero la loro opera come gesto di solidarietà. A questo scopo si potrebbero reclutare i volontari con manifesti o attraverso le Parrocchie, le Associazioni e i Circoli;

11. Trasmettere periodicamente il percorso del materiale riciclato dal bidone
al sito di lavorazione, per sfatare la convinzione che la raccolta differenziata sia solo fittizia, e cioè che in qualche luogo lontano da occhi indiscreti il differenziato finisca con l’indifferenziato e portato così in discarica;

12. Istituzione da parte dei Comuni di uno sportello telematico per fornire ai cittadini informazioni ed aggiornamenti sulla problematica dei rifiuti in tempo reale;

13. Piano straordinario di bonifica delle aree inquinate;

14. Abolizione definitiva dei commissariati straordinari;

15. Un nuovo piano rifiuti concordato con le comunità locali autorganizzate;

16. Contro discariche e inceneritori.

C'era una volta la razza umana, cosa ha lasciato sulla Terra? Solo ed unicamente Monnezza!

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