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Cercasi lettori. Per andare controtendenza parte l’hashtag #ioleggoperché

Il 23 aprile è la Giornata Mondiale del Libro e l'AIE lancia l'hashtag #Ioleggoperché, per invitare alla lettura, promuovere titoli, incuriosire.

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Distrarsi tra le righe di un romanzo, immergersi in una storia, immedesimarsi nei personaggi, provare empatia, allenare la fantasia.. la lettura di un buon libro offre questo e molto di più. Ma i dati dell'Aie, l'Associazione Italiana Editori, sull'attitudine alla lettura degli italiani appaiono poco confortanti. Non c'è più spazio per la fantasia: il 60% degli italiani non legge nemmeno un libro all'anno.
 
La percentuale di chi legge libri in Italia è passata nel 2014 al 41,1%, vale a dire che si è registrata una flessione del 3,4% pari a 820mila lettori in meno. Calano soprattutto i 'lettori deboli', cioè quelli che leggono tra 1 e 3 libri all'anno (-6,6% nel 2014); è, invece, dello 0,5% il calo dei lettori forti (quelli che leggono almeno un libro al mese). Le donne continuano a leggere più degli uomini (48% contro 34,5%), ma anche loro calano dell' l'11,8% rispetto al 2013 a fronte di un calo meno pronunciato dei lettori uomini (-4,9%). Si legge più al Nord che al Sud, ma calano i dati al Nord-Est del 4,2% e al Nord Ovest del 3,6%. I giovani restano i lettori più forti: legge almeno un libro all'anno il 53,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni; il 51,1% di quelli tra i 15 e i 17 anni e il 51,7% dei 18-19enni.
 
Per questa e molte altre ragioni l'AIE ha deciso di avviare un'iniziativa di promozione del libro e della lettura rivolta a tutti e fondata sulla passione dei lettori di ogni età ed estrazione. Il 23 aprile, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, partirà sui social l'hashtag #ioleggoperché con l'obiettivo di stimolare chi legge poco o chi non legge (più della metà degli italiani). "Abbiamo deciso di incuriosirli, con l’aiuto dei lettori - affermano gli autori sul sito dell'iniziativa - abbiamo deciso di farlo in modo originale ed efficace". Così, nella data dell'iniziativa, saranno consegnati dai Messaggeri ai lettori saltuari e ai non lettori 240mila libri in edizione speciale: una collana di 24 titoli, scelti da editori associati ad AIE per la loro qualità letteraria e capaci di conquistare anche chi legge poco o non legge.
 
Gli autori delle 24 opere, che per questa edizione speciale non percepiscono alcun diritto d’autore, sono: Kader Abdolah; Kamal Abdulla; Age & Scarpelli, Mario Monicelli; Silvia Avallone; Alessandro Baricco; Ronald Everett Capps; Paola Capriolo; Massimo Carlotto; Sveva Casati Modignani; Cristiano Cavina; Andrea De Carlo; Diego De Silva; Khaled Hosseini; Erin Hunter; Emily Lockhart; Margaret Mazzantini; Giuseppe Munforte; Yoko Ogawa; Maria Pace Ottieri; Daniel Pennac; Roberto Riccardi; Luis Sepulveda; Marcello Simoni; Andrea Vitali. 
 
E voi? Quali sono i motivi che vi spingono a tuffarvi tra le pagine di un libro? Quali sono i vostri titoli preferiti? Cosa ve li ha fatti amare e quali sono le ragioni che vi portano a consigliarli? Raccontateci le vostre letture qui su AgoraVox Italia.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.2) 3 aprile 2015 11:36
    Sto leggendo "l’allegria degli angoli" di Marco Presta, un romanzo dai toni umoristici e disillusi sull’Italia dei trentenni in crisi. E’ uno degli autori e conduttori del Ruggito del Coniglio, merita! Ho finito qualche tempo fa "goditi il problema" di Sebastiano Mauri, un autore che si fa apprezzare e che tratta - tra le pieghe di una narrazione autobiografica - argomenti legati ai diritti civili e ai gay rights, anche nel suo nuovo romanzo "il giorno più felice della mia vita", già prenotato. A proposito, la mia metà sta leggendo "Will ti presento Will" e io sul comodino ho in attesa un bel fantasy, si intitola "queste oscure materie" di Philip Pullman, ha attirato la mia attenzione perché fortemente boicottata dai gruppi di pressione cristiani e cattolici. Racconta di un universo parallelo in cui la gente ha accanto la propria anima sotto forma di animale, chiamata Daimon. A governare c’è la setta del Magisterium, che mira a separare il Daimon dal proprio umano attraverso un’operazione che stacchi quel feeling già da bambini, permettendo al potere costituito il pieno controllo sugli individui. A quanto pare la Chiesa ci si rivede talmente tanto da avere paura di perdere la maschera ed essere riconosciuta, eheh.

    Buona lettura e potere ai libri :)
  • Di (---.---.---.74) 4 aprile 2015 19:18

    Inciampo >


    Durante la Via Crucis, riferendosi alle feroci persecuzioni di cristiani nel mondo, Papa Francesco ha usato l’espressione “con il nostro silenzio complice”. Parole di cui nessun organo d’informazione riesce e può esplicitare la corretta valenza.


    Ecco il punto.

    Vista l’assoluta autorevolezza della fonte e al fine di evitare ogni possibile malinteso, più che opportuno appare un ulteriore intervento di Sua Santità a totale chiarimento del reale messaggio che ha inteso trasmettere.

    Nel merito.

    Se l’uso dell’aggettivo “nostro” ricalca il canonico Pontificio plurale maiestatis, la frase può suonare come “sofferta confessione” della mancata adozione di più convincenti iniziative atte a generare maggiore sensibilità e corresponsabilità da parte delle principali autorità internazionali.

    In alternativa, è naturale quanto lecito aspettarsi che sia il Papa a chiarire chi, quando e in che modo dovrebbe rompere tale silenzio “complice”.


    Senza una precisa risposta il cristiano, credente, potrebbe equivocare e “inciampare”, dando adito a interpretazioni perfino inquietanti.

    Non è facile seguire l’impronta di una vera Fede, senza miracoli

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