• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Comunicati > Casinò italiani: dove sono, come funzionano e quali sono i più (...)

Casinò italiani: dove sono, come funzionano e quali sono i più belli

Già verso la fine del 1700 esistevano luoghi in cui la nobiltà si ritrovava per discutere d’affari politici e economici, giocare d’azzardo e “perdersi” in ozi vari. Successivamente nacquero i primi casinò, con il nome di “ridotti”, cioè piccole case: rivediamone la storia. 

L'Italia fa poker di casinò

Nonostante il concetto di casa da gioco o casinò sia nato in Italia, il numero di questi stabilimenti nel Belpaese è limitato; il settore è però in netta crescita grazie alla diffusione del gioco virtuale e digitale, resa possibile dall'applicazione delle più recenti tecnologie. Le possibilità del settore online sono davvero svariate, dalle semplici slot virtuali, ai tavoli di poker e di roulette, ma dobbiamo sottolineare l'avvento dello streaming anche in questo settore, che ha dato vita al fenomeno del casinò live con cui i giocatori possono interagire con croupier e avversarsi in carne ossa, servizio disponibile sul casino online con Betfair. Non per questo però, il tradizionale casinò viene abbandonato: al momento, sono quattro i casinò attivi sul territorio italiano, di cui uno in realtà è una sede distaccata di una sala da gioco principale. Il primo in assoluto, per importanza, prestigio e dimensioni, è il Casino de la Vallée. Anche se il nome può trarre in inganno, si tratta di un casinò italiano, situato in Val d’Aosta a Saint-Vincent, che è considerato il principale per dimensioni in Italia. Nacque come “semplice” roulette estiva, per poi diventare permanente dal 1947 in seguito ad un decreto dell’allora presidente della Valle d’Aosta Federico Chabod. L’altro casinò italiano per eccellenza è il Casinò Municipale di Sanremo, il più longevo e anche il più famoso. Inaugurato nel 1905, aveva come nome originario quello di Kursaal; edificio il stile liberty, è stato protagonista di numerose pellicole cinematografiche di produzione italiana e non. Il famoso casinò di Venezia resiste all’acqua alta e alla storia: in assoluto, quella di Venezia è considerata la casa da gioco più antica al mondo, fondata nel 1638 ma non era originariamente ospitata nella sede dell’attuale splendido palazzo Loredan Vendramin Calergi, abbreviato Ca’ Vendramin Calergi. Il casinò di Venezia consta anche di una sede distaccata creata in località Ca’ Noghera, sulla terraferma, in virtù della vicinanza all’aeroporto di Venezia-Tessera. 

 

I casinò italiani chiusi nel corso del tempo

Come dicevamo, il legame fra i casinò e l’Italia è di lunga data, basti pensare alla fondazione della già citata prima casa da gioco di Venezia, avvenuta nel 1638 e protagonista indiscussa del periodo illuminista dal 1700 in poi. Ma non tutti sanno che uno tra i primi casinò italiani nati con questa specifica destinazione d’uso fu quello di Bagni di Lucca, fondato nel lontano 1837 e attivo per diversi decenni in una località già rinomata in tutta Europa per le sue acque termali. Non a caso, il palazzo che prima ospitava questa sala da gioco è ora un museo dedicato al gioco d’azzardo. Ma furono tante le case da gioco attive sul territorio italiano a partire dai primi del ‘900: come non citare, ad esempio, il casinò di Campione, fondato nel 1917 e dichiarato fallito dal tribunale di Como nel 2018, che vantava l’onore di essere stata per oltre 80 anni la casa da gioco più grande d’Europa. Ancora, in Lombardia, potevamo annoverare il casinò di San Pellegrino Terme, casa da gioco fondata nel 1907 e attiva solo 10 anni fino al 1917, chiusa poi per l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Sempre in territorio lombardo, il casinò di Gardone Riviera fondato nel 1911 resistette invece alla Prima Guerra, per poi chiudere i battenti nel 1946. Scendendo lungo la penisola italiana, troviamo poi l’unico casinò del Sud di cui abbiamo traccia, precisamente quello di Taormina, in provincia di Siracusa, attivo soltanto fra il 1963 e il 1965 ma che fu capace di diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutti i divi degli anni ‘60, tanto da essere quasi una "succursale di Cinecittà": memorabile e indimenticabile la presenza dell’attrice e cantante statunitense di origine tedesca Marlene Dietrich. 

Il fascino del casinò è senza tempo: già a partire dalla prima metà del 1600 si hanno tracce di giochi di carte e d’azzardo che si tenevano fra le persone dei ceti più abbienti e attorno ai tavoli verdi dell’epoca si prendevano importanti decisioni sul futuro d’Europa. L’approccio a questo intrattenimento è profondamente mutato con la rivoluzione digitale 4.0 che porta tutti i giochi di casinò direttamente sul nostro divano di casa. 



Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità