Carlo Vulpio
Carlo Vulpio è nato ad Altamura e si è laureato in Giurisprudenza a
Bari.
Nel 1986 ha fondato e
diretto il giornale locale “Piazza” e poi ha collaborato con varie
testate, tra le quali L’Espresso, Avvenimenti, l’Unità e Corriere della
Sera.
E’ approdato in via Solferino, a Milano, nel 1990 quando a dirigere il Corriere c’era Ugo Stille.
Per il Corriere della Sera si è occupato di grandi fatti di cronaca e
di inchieste in Italia e all’estero. Nel 1993, dopo la caduta del
regime di Enver Hoxha, è stato tra i primi a sbarcare in Albania e nel
1995 ha seguito la guerra nella ex Jugoslavia.
Sempre come inviato del Corriere della Sera, Carlo Vulpio si è
occupato dei casi di Luigi de Magistris e di Clementina Forleo. Fino a
quando, il 3 dicembre 2008, dopo l’uscita dell’articolo “Caso de
Magistris, toghe indagate – Illeciti per sfilargli le inchieste”, che
trattava sulle perquisizioni e i sequestri ordinati dalla procura di
Salerno nei confronti di otto magistrati calabresi e di altri politici
e imprenditori, il direttore Paolo Mieli lo ha sollevato dall’incarico.
Nel maggio del 2008 Vulpio scrive “Roba Nostra” (Il Saggiatore), a cui è stato assegnato il premio “Rosario Livatino 2009”. Nel maggio del 2009 pubblica “La città delle nuvole” (Edizioni Ambiente), viaggio nel territorio più inquinato d’Europa.